L’importanza di Roger Corman in 10 film

<<Mentre a Hollywood è tradizione che nessuno guadagni facendo cinema, comunque vadano le cose al botteghino, io sono riuscito a ricavare un profitto in circa duecentottanta casi di quei trecento […] In virtù della mia reputazione di fuorilegge, una nuova generazione di registi, nata dalla controcultura degli anni ’60, ha riconosciuto in me un artista-impresario non compromesso, capace di realizzare i suoi film al di fuori del sistema>>.
Roger Corman
 ha compiuto 90 anni. Ha significato per il cinema molto più di quanto oggi si sappia e gli si riconosca. E a quei nostalgici che pensano “altri tempi” diciamo non è così. La lezione di Corman non è facile da replicare, ma uno come Jason Blum lo sta facendo alla grande e mentre macina incassi con l’horror (oltretutto rigenerandolo) fa esordire Damien Chazelle e sforna la trilogia distopico-politica più importante degli anni ’10: The Purge. Signori, vi presentiamo, direttamente raccontata dalla sua voce e da quella di chi ha fatto esordire o quasi, l’importanza di Roger Corman
(Tutti i virgolettati sono tratti da Come ho fatto cento film a Hollywood senza mai perdere un dollaroR. Corman con Jim Jerome, Lindau edizione 1998)

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I 10 migliori film del 2017

La lista dei 10 migliori film dell’anno trascorso sono buoni tutti a farla. Ma la lista dei 10 migliori film dell’anno appena iniziato? Diciamo che il nostro è un gioco, una scommessa. Poi a fine anno si vedrà quanti di quelli indicati corrisponderanno a quelli realmente inseriti.

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I 10 migliori film del 2016

Parlare dei 10 migliori film di un anno comincia ad essere un esercizio complicato. occorre precisare che ci riferiamo all’anno solare perché le stagioni cinematografiche abbracciano un periodo corrispondente a quello delle scuole e, nonostante questo, quali si possono considerare film dell’anno? Quelli distribuiti in sala? E quelli visti nei festival e non distribuiti? E quelli disponibili direttamente sulle piattaforme on line? Senza contare che una lista del genere vivrà della parzialità delle visioni del suo estensore che non potrà mai aver visto tutto, per collocazione geografica e tempo. Toccherà prima o poi cambiare nome alla playlist, titolarla “Le 10 migliori visioni del …“. Magari già dal 2017. Detto questo, ecco la playlist del 2016 la quale, ve ne accorgerete da soli, presenta una prevalenza di storie non “al”, ma “sul” femminino. Ci sembra un buon segno.

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I 10 film più insignificanti del 2016

i 10 film piu insignificanti del 2016
i 10 film piu insignificanti del 2016

Fine anno: tempo di classifiche. I 10 film migliori. I 10 film peggiori. Nessuno che pensi a quei film che non hanno neanche la dignità dell’essere brutti. Semplicemente non servono, sono inutili e non si capisce perché siano stati fatti.

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10 Logo Variant per 10 incipit cinematografici

logovariant

Che cosa si intende per Logo Variant? Comunemente, le varianti del logo di un’azienda a seconda del prodotto cui si riferisce o l’adeguamento periodico a scopo di rebranding. Nell’ambito cinematografico, a volte (e non così poche), il Logo Variant si ha quando il video paratestuale che presenta la società di produzione si fa testuale fondendosi con la storia che il film, di lì a poco, racconterà. Eccovene dieci esempi.

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L’horror a episodi in 10 imperdibili film

horror a episodi

<<La formula a episodi o “omnibus” è antica quanto la nascita stessa del cinema horror e accompagna poi l’intero percorso evolutivo del genere…>>. Così recitava l’occhiello introduttivo ad un Nocturno Dossier (il numero 40, quando ancora veniva pubblicato in un fascicolo separato dalla rivista) curato da Roberto Curti. Aggiungeremmo che è antica quanto lo storytelling. I racconti intorno al fuoco, le leggende diffuse oralmente, hanno quasi sempre a che fare con atmosfere horror. Il racconto breve facilita la presa sull’ascoltatore, lettore, spettatore, può fare a meno di approfondimenti psicologici e concentrarsi sull’azione e puntare tutto, nel caso di racconto horror o “giallo”, sul twist. Un’antologia di racconti garantisce l’effetto Shahrazād inchiodando alla poltrona (di casa o di un cinema) lo Shahrīyār di turno. Giustamente, nel saggio sopra citato si individuano già nell’espressionismo (ovvero il primo cinema horror degno di questo nome) alcuni omnibus horror: Destino di Fritz LangIl gabinetto delle figure di cera di Paul Leni. Dagli inizi del secolo scorso, tuttavia, si passa direttamente al 1945 dell’inglese Dead of Night. Ed è da lì che ha inizio la nostra playlist. Buona lettura.

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