Corso di fotografia: open day il 9 settembre!

open day corso di fotografia

Il mondo della fotografia è cambiato radicalmente con l’avvento dei social network. I mezzi moderni troppo facilmente producono migliaia di immagini prêt-à-porter – presto dimenticate in archivi digitali – e convincono troppo spesso il novello fotoamatore di essere l’erede di Ansel Adams. Tutto questo, ovviamente, ricade sul mercato professionale, già ampiamente dequalificato nell’era del digitale. È necessario quindi riappropriarsi dello sguardo, che, prima di ogni mezzo fotografico, può servire al fine richiesto.


Venerdì 9 settembre alle ore 16:30 presso la sede della Pigrecoemme (Piazza Portanova 11, Napoli) si presenteranno i due corsi dedicati sia a chi si avvicina alla fotografia per la prima volta, sia a chi della fotografia vuole fare un mestiere. Il docente sarà presente e pronto a rispondere a qualsiasi domanda e curiosità e guiderà i partecipanti in shooting professionali. Verranno realizzati dei ritratti e degli scatti di fotografia commerciale in due setup luci differenti.

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13 aprile: mostra fotografica Santa Fede Rivelata

mostra fotografica a napoli
Durante il corso di fotografia alla Pigrecoemme, abbiamo deciso di trasformare le canoniche uscite con la fotocamera in un vero e proprio piccolo progetto fotografico, tornando più volte nello stesso luogo per esplorarlo attraverso la fotografia. Il luogo prescelto è l’Oratorio di Santa Maria della Fede che originariamente fu pensato come ritiro penitenziale femminile, poi divenne un ospedale, un conservatorio e, infine, dal 2015 un luogo destinato all’arte contemporanea, uno spazio di condivisione e inclusione mutando il nome in Santa Fede liberata.
 
A fronte delle tante immagini che ritraggono il posto pullulante di persone, abbiamo deciso di esplorarlo nei momenti di quiete apparente, allorquando la vita si manifesta al piano inferiore, mentre i piani superiori appaiono popolati di presenze/assenze capaci di far rumore. In quei momenti ci è parso di sentire maggiormente il rapporto tra Santa Fede e gli edifici circostanti, l’energia residuale nelle stanze vuote e la magia delle opere d’arte e dei manufatti che lasciano all’immaginazione il compito di completare il quadro, immaginando volti, fatti, eventi e popolando a piacimento gli spazi liberati. Come diceva Jean Baudrillard: “Qualunque sia stata la violenza, la velocità o il rumore che lo abbiano circondano, la fotografia restituisce l’oggetto all’immobilità e al silenzio.”
 
Il piano inferiore ci ha invece regalato la vitalità di chi abita quotidianamente Santa Fede, al di là degli eventi, dei laboratori, delle feste e delle performance. Un gruppo di irriducibili, accoglienti e ben disposti verso i nostri sguardi indagatori.
Un ritratto riesce solo se chi si fa ritrarre è pronto a donarsi con slancio a chi lo ritrae. Per i ragazzi, allievi del corso di fotografia della Pigrecoemme, è stato molto formativo tornare più volte a Santa Fede, per stringere prima un rapporto umano con le persone e solo successivamente per immortalarle.
 
Il nostro intento era quello di rivelare Santa Fede, nel quotidiano, in ciò che lascia vedere di sé a chi casualmente fa capolino dal portone che apre sul cortile. Abbiamo scelto il bianco e nero per sottolineare i volumi, le luci e le ombre di Santa Fede quando non è invasa dai colori festosi e dall’energia vitale di chi la popola durante gli eventi e le attività.
 
Espongono:
Elena Assante
Fanny Arcamone
Irene De Mizio
Valerio Muto
Matteo Giardiello
 
Apertura: Sabato 13 Aprile 2019 alle 17.00.
Presso: Santa Fede Liberata, Via San Giovanni Maggiore Pingatelli, Napoli.

Open day alla Pigrecoemme il 20 settembre: presentazione del corso di fotografia

La ricerca in ambito fotografico è fondamentale, a maggior ragione quando si ha bisogno costante di nuovi stimoli da riportare nell’attività didattica.

NON SOLO UNA PRESENTAZIONE DEL CORSO, MA ANCHE UN’ESPERIENZA FOTOGRAFICA.

L’evento a cui abbiamo pensato, a margine della presentazione del corso di fotografia 2018/2019 targato Pigrecoemme e condotto da Michele Salvezza, va proprio in questa direzione. Parleremo della natura e dell’identità dei corsi che abbiamo in mente e il docente si presenterà e resterà a disposizione per rispondere a domande e curiosità.
Ma oltre a questo abbiamo deciso di offrire ai presenti una vera esperienza fotografica dal vivo: utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione e dalla fotografia analogica arriveremo fino a quella social di Instagram, senza alcuna discriminazione, alla ricerca di immagini nuove.  Come diceva qualcuno, il mondo non ha bisogno di dogmi ma di libera ricerca.

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Incontro fotografico con Salvatore di Vilio alla Pigrecoemme.

Salvatore Di Vilio

Sabato 17 marzo 2018 alle ore 16:00 Luca Sorbo, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli e coordinatore dei nostri corsi di fotografia, incontrerà alla Pigrecoemme, uno dei fotografi più interessanti del panorama campano e nazionale.
Sarà questa un’occasione per ripercorrere la sua vicenda professionale e artistica, impreziosita da collaborazioni con scrittori del calibro di Giuseppe Montesano e Franco Arminio.
Sarà anche l’occasione per parlare del suo ultimo libro: Ex moneta.

Salvatore Di Vilio

Salvatore Di Vilio è nato a Succivo, in quella che poi è diventata famosa come la Terra dei Fuochi. Dal 1980 ha testimoniato, con la sua attività di fotografo, sia il degrado del territorio sia la presenza di scampoli di bellezza e di tradizioni popolari, patrimonio spesso dimenticato.

Protagonista delle attività artistiche e culturali del casertano, ha compiuto frequenti incursioni in vari settori di ricerca iconografica: dal 1979 documenta il mondo della canapa, all’epoca morente e ora oggetto di una decisa rinascita produttiva e culturale.

Alcune sue partecipazioni a mostre e eventi fotografici:
– 2006, Napoli, Sala Esposizioni Istituto Cervantes. Diaproezione: Nel cuore del Barocco. Uno studio sul Mausoleo di Don Pedro de Toledo. Napoli 1560 – 2006;
– 2007, Orvieto, Palazzo dei Setti, Prima del Ballo;
– 2007, Lishui, Cina, 13° Festival Internazionale di Fotografia, Il turista incantato;
– 2008 -2009, Montecchio Emilia (RE), Castello di Montecchio – 26° Foto Festival – Opere Ricerche Fotografiche;
– 2003, Napoli, Gran Caffè Gambrinus, “Attraversamenti ciclabili negli ingranaggi della memoria”
– 2013, Torino, Il turista incantato e “Attraversamenti ciclabili negli ingranaggi della memoria”,Voyelles & Visions.

Come partecipare all’incontro

L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito.
È gradita la prenotazione al  numero 081 5635188.

Lezione gratuita di fotografia: il formato RAW

lezione gratuita sul RAW

Sabato 13 gennaio 2018, alle ore 16:00, alla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli, si terrà una lezione gratuita sulle potenzialità del formato Raw  a cura di Luca Sorbo, docente dell’Accademia di belle Arti di Napoli e dei corsi di Fotografia della Pigrecoemme.

Modalità di partecipazione

L’incontro è gratuito e la prenotazione, fino a esaurimento posti, è obbligatoria.
Prenotazioni e informazioni al numero 081 5635188.

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Autonomia visiva del photo book – incontro con Antonello Scotti.

antonello scotti

Sabato 20 gennaio 2018 alle ore 16:00 alla Pigrecoemme, in piazza Portanova 11 a Napoli, si svolgerà un incontro con Antonello Scotti, a cura di Luca Sorbo, docente all’Accademia di Belle Arti e curatore dei nostri corsi di fotografia. Tema dell’appuntamento: L’autonomia visiva del photo book.

Da diversi anni Antonello Scotti, artista visivo e docente di progettazione di arti figurative al liceo ‘Filippo Palizzi’ di Napoli, si occupa della produzione d’immagini e della loro collocazione, ambientale ed editoriale.

L’incontro si articolerà in due momenti: la presentazione di parte della recente produzione artistica di Scotti, in prevalenza fotografica e una discussione sul come, secondo lui, redigere un libro fotografico. Scotti mostrerà alcuni esempi di prodotti editoriali da lui realizzati in veste di book designer.

Di seguito un estratto, da un testo del 2013, stilato da Antonello Scotti in occasione della progettazione del libro “_08_08 Operating Theater”, del fotografo Pino Musi, cui ha curato il concept editoriale.

“Per non fare un photo book è necessario rendere irriconoscibile il percorso narrativo, irriconoscibile nel senso che una configurazione quanto più è frammentaria tanto più il significato, esplicito o remoto, è non riconoscibile. Ovvero alterare quegli assiomi di certezza presenti di sovente in quella tipologia di libro: la struttura consequenziale data per assonanze di forme, per contiguità cromatica, per contrappunti di pieni e vuoti, etc. In un non photo book, queste norme, sono scientemente non applicate. In un non photo book, l’inizio, la fine e l’intermezzo non hanno un peso determinante. Il percorso tra le immagini, e tra i testi e le immagini, seguono un itinerario cosiddetto antinomico: i testi non accompagnano le immagini, le foto non si accompagnano; tutto si contra-dice (la traduzione che scelgo, della parola latina ‘contra’, è nell’accezione di in cambio, in risposta). Quindi il testo cerca un cambio, una risposta dall’immagine e viceversa. Cosa si scambiano testo e immagine? Si scambiano una posizione di non quiete. Dico di ‘non quiete’ e non di non forma. Quest’ultima, da un punto di vista grafico, è un mero pleonasmo: rappresentare il caos in forma grafica, in un campo definito, diventa un esercizio di stile. Comunque, il testo e la foto si configurano in un ordine di opposizione apparente: quest’ordine visivo, lo definirei, traendo una definizione oppositiva direttamente dalla fisica, traente – spingente. Potremmo così sostenere che un non photo book ha carattere doppio. Opera da una parte un’azione di coinvolgimento verso chi lo guarda, nel contempo opera un respingimento verso un altrove. Questo altrove resta, comunque, tra i testi e le immagini”.

 

Come partecipare all’incontro

L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito.
È gradita la prenotazione al  numero 081 5635188.