Il corso online di fotografia riparte il 4 giugno (qui tutte le informazioni). Qui potete rivedere la presentazione del corso che abbiamo fatto in live streaming su Facebook. Purtroppo la piattaforma di Mark Zuckerberg ha fatto un po’ i capricci, e lo streaming si è interrotto, quindi la presentazione è spezzata in due video.
Dal 4 giugno il corso di fotografia online
Alla nostra proposta didattica online, che ha già visto riscuotere interesse e consensi con i corsi di critica cinematografica e montaggio con Adobe Premiere Pro, si aggiunge uno dei pezzi forti della nostra formazione tradizionale: il corso di fotografia condotto da Michele Salvezza, ripensato e rimodulato per essere svolto in video conferenza sulla nota piattaforma Zoom.
Anche in questo caso non proponiamo una serie di lezioni pre-registrate, ma una vera esperienza partecipativa, che tragga giovamento da una reale interazione col docente e tra i partecipanti.
COME E QUANDO SI TIENE IL CORSO?
Le lezioni saranno dieci e si terranno dalle 17:00 alle 19:00 a partire da giovedì 4 giugno, tre volte alla settimana, il martedì, il giovedì e il sabato secondo questo calendario (scarica pdf).
- CONOSCERSI FOTOGRAFICAMENTE (giovedì 4 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
La fotocamera, i suoi componenti di base e il loro utilizzo consapevole. Basi della fotografia, il sensore, l’otturatore, il diaframma e gli obiettivi. - LA LUCE (sabato 6 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19.00)
La luce, naturale ed artificiale, la sua dimensione, il colore, l’intensità. Imparare ad osservarla e ad aspettarla. La fotografia è luce. Cos’è un esposimetro e come funziona? Il contrasto. I principali schemi di luce. L’istogramma. - LA FOTOCAMERA DIGITALE (martedì 9 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
La fotocamera e gli obiettivi nel dettaglio, i diversi sensori, la lunghezza focale e l’angolo di visuale, le varie modalità di utilizzo, il Raw e il Jpeg, potenzialità e utilizzo consapevole. - LA COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA (giovedì 11 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
Origine, regole, tradizione e suo superamento. Le inquadrature, la simmetria e la sua rottura. Relazione tra sfondo e soggetto. - UNA BIOGRAFIA DEL COLORE (sabato 13 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
La sua natura, il suo utilizzo consapevole, il contrasto e l’abbinamento cromatico. Tinta, saturazione e brillantezza. Il mondo a colori dei grandi maestri. - FOTOGRAFARE IN B/N (martedì 16 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
La realtà è a colori ma il bianco e nero è più realistico. I filtri, il contrasto e il sistema zonale. Il bianco e nero, la pellicola e le possibilità di personalizzazione. - LA MACCHINA FOTOGRAFICA (giovedì 18 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
Le varie regolazioni, il file RAW, il flusso di lavoro, i profili colore, i filtri e tutto ciò che si può predisporre in fase di ripresa. - IL FORMATO RAW (sabato 20 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
Camera Raw e lo sviluppo del negativo digitale. Le modifiche e la loro applicazione ad un gruppo di foto. - WELCOME TO PHOTOSHOP (martedì 23 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
Le principali regolazioni di base, il taglio conservando le giuste proporzioni, i livelli, la correzione delle imperfezioni e dei difetti. Il filtro “Correzione lente” e quello “Luci ed ombre”. Gli strumenti essenziali per accordare una fotografia alla propria visione. - INCONTRO FINALE (giovedì 25 giugno 2020, dalle 17:00 alle 19:00)
revisione dei progetti personali.
Il corso si svolgerà online, tramite il noto programma Zoom (gratuito per gli utenti), che si può scaricare per computer desktop e device mobili da qui.
Anche il corso di sceneggiatura arriva in versione online!
Anche il corso di sceneggiatura tenuto da Massimiliano Virgilio, che ha da poco pubblicato per Rizzoli il bellissimo e struggente romanzo le Creature, arriva in versione online, proposto a un prezzo super vantaggioso, ma integro nella sua qualità.
Come e quando si tiene il corso?
Le lezioni si terranno il 18, il 21, il 25, e il 28 maggio e il 1° e il 4 giugno 2020, dalle 18:00 alle 20:00.
Il corso si svolgerà online, tramite il noto programma Zoom (gratuito per gli utenti), che si può scaricare per computer desktop e device mobili da qui.
Non si tratta di un corso pre-registrato, ma di un’esperienza reale di classe, con una stimolante interazione, sebbene a distanza, con un docente esperto e coinvolgente.
I ciclo di lezioni, ad un’impostazione teorica, affianca momenti di esercitazione sulla scrittura creativa che favoriranno, per ogni allievo, la stesura individuale di sceneggiature.
Durante le lezioni di sceneggiatura, per spiegare, approfondire o semplicemente per divertirsi, ci si avvarrà di diversi esempi presi dalla storia del cinema: film, ma anche sceneggiature scritte.
Per chi è pensato questo corso di sceneggiatura?
Il nostro corso di sceneggiatura si rivolge a tutti coloro che, pur privi di una formazione sul linguaggio del cinema o sulle tecniche di scrittura, vogliano far propri i meccanismi della narrazione e la loro applicazione in ambiti audiovisivo / cinematografico.
Il corso è altresì adatto a chi già scrive, magari anche per professione, ma non è padrone delle tecniche di scrittura per lo schermo e della forma “sceneggiatura”, la cui struttura tecnica soggiace a regole specifiche.
Il metodo didattico
Ogni lezione sarà accompagnata dalla visione di scene tratte da film e serie relative ai tremi trattati.
I film di cui si analizzano le scene fanno parte del tessuto didattico del corso e sono presupposto per lavorare al meglio durante gli incontri. La visione dei film è lasciata alla cura dei partecipanti.
Tra i film consigliati prima dell’inizio del corso: Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La donna che visse due volte, Io e Annie, Provaci ancora Sam, Un pesce di nome Wanda, Still life, Tootsie.
Tra le serie: Breaking Bad, Mad Men e Six Feet Under.
5 è il numero perfetto di Igort – La recensione
Peppino Lo Cicero (interpretato da un irriconoscibile Toni Servillo) è un sicario di seconda classe della camorra ormai in pensione; dopo l’omicidio di suo figlio, è costretto a tornare in azione. Questo avvenimento scatena una vera e propria guerra: a combattere, al fianco di Peppino, ci sono il suo più caro amico e l’amante di sempre.
Tornano i corsi online di montaggio e critica cinematografica
Tornano il corsi online di montaggio con Adobe Premiere Pro (dal 28 aprile) e di critica cinematografica (dal 15 maggio).
Dopo aver ricevuto un ottimo riscontro con il nostro primo ciclo di corsi online, che abbiamo organizzato anche e soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria in corso, abbiamo deciso di riproporre a un prezzo vantaggiosissimo (solo € 100) le lezioni in videoconferenza – tramite l’ormai diffusissimo programma Zoom – di montaggio e critica.
A differenza dei soliti corsi online quelli che stiamo proponendo non consistono in una serie di tutorial pre-registrati, ma in vere e proprie classi virtuali in cui il rapporto diretto tra allievi e docenti, e tra allievi e allievi, aggiunge all’esperienza qualcosa di prezioso, e fa tesoro dei 20 anni di esperienza didattica della nostra scuola.
Sabato 2 maggio lezione dimostrativa di critica cinematografica
Appuntamento su Facebook
Sabato 2 maggio, alle ore 12:00, non su Zoom, ma su in diretta dalla nostra pagina Facebook, Rosario Gallone terrà una lezione su Billy Wilder, il regista di capolavori come Giorni perduti, Viale del Tramonto e A qualcuno piace caldo, al quale è dedicata la parte monografica del corso di critica.
Utilizzando Facebook dovremo necessariamente rinunciare all’interazione di gruppo offerta da Zoom, ma potremo essere raggiunti facilmente da tutti gli interessati
L’incontro sarà aperto a tutti
A chi è rivolto il corso di critica cinematografica?
Il corso di analisi e critica del film è adatto sia a chi voglia iniziare a scrivere di cinema con cognizione di causa, sia ai filmmaker che aspirino a controllare meglio il proprio stile e l’effetto dei propri lavori sugli spettatori.
L’Ozploitation in 10 film
Cosa significa il prefisso “oz”? Si tratta della forma contratta della pronuncia sonora australiana (o neozelandese) della parola aussie (ɒzi con la sonora /z/ al posto della sorda /s/) con la quale si indica il cittadino australiano per distinguerlo da quello inglese colonizzatore. La cultural cringe (sudditanza culturale) che per secoli ha caratterizzato gli Australiani ha fatto in modo che aussie fosse connotato e utilizzato spregiativamente. Spesso dagli stessi Australiani.
Ozploitation risulta quindi dalla fusione tra oz ed exploitation con cui si indica un tipo di film che punta ai bassi istinti dello spettatore schiacciando il pedale del sesso e della violenza senza lesinare in dettagli espliciti sia dell’uno che dell’altra. L’autore di questo neologismo parrebbe essere Mark Hartley, regista del documentario Not Quite Hollywood: The Wild, Untold Story of Ozploitation!, il quale avrebbe raccolto il suggerimento di Quentin Tarantino (abbondantemente chiamato in causa nel film in qualità di esperto) ovvero definire aussieploitation le innumerevoli pellicole di genere (dalla commedia ocker sul tipico aussie rozzo e con un problematico rapporto con le donne, di cui Mr Crocodile Dundee rappresenterà la versione edulcorata ed esportabile, all’horror passando per il thriller e la fantascienza distopica) girate in Australia tra i ’70 e gli ’80. Il motivo di questa proliferazione di cinema in un paese nel quale negli anni ’50 si erano girati solo tredici lungometraggi e nel triennio 1963-1966 neanche uno, è di matrice politica.
Dalla fondazione dell’Australian Council of the Arts a opera del primo ministro Harold Holt nel 1967 si arriverà, nel 1975, alla creazione dell’Australian Film Commission passando per l’inaugurazione dell’AFTS, la prima scuola di cinema australiana guidata da Jerzy Toepliz. Film d’autore e film di genere invadono le sale, vengono promossi all’estero (Patrick, un horror seminale di Richard Franklin sarà presente a Cannes nella Quinzaine des realisateurs) e favoriscono le carriere di registi e attori che emigreranno a Hollywood (Peter Weir, Bruce Beresford, Phillip Noyce, George Miller, Mel Gibson e più di recente Nicole Kidman, Russell Crowe, Hugo Weaving).
Ovviamente l’ozploitation si ritrova anche in pellicole più recenti (da Animal Kingdom e The Rover di David Michôd al dittico Wolf Creek di Greg McLean che trasforma in villain il protagonista dell’ocker movie con tanto di quiz alla Scream sulla cultura aussie nel secondo capitolo e questo senza tirare in ballo i remake: Patrick firmato, nel 2013 dal Mark Hartley che ha coniato il termine ozploitation; Long Weekend, Turkey Shoot), ma noi prenderemo in considerazione i primi due decenni, quelli in cui il filone si è sviluppato senza consapevolezza di esserlo. In Italia non c’è una pubblicistica sul tema (e molti dei film ozploitation non sono mai stati distribuiti), fatta esclusione per un dossier di quella riserva indiana che è Nocturno (numero 84). Pigrecoemme arriva seconda. Buona lettura.