Durante il 2020 si è tenuta la terza edizione di “Situazione Critica”, la rassegna di incontri dedicata alla critica cinematografica diretta dal nostro Rosario Gallone. Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, gli appuntamenti si sono svolti online e, sebbene ci sia mancato il contatto diretto col pubblico, che dal 2018 è sempre stato sorprendentemente partecipe e attento, possiamo essere soddisfatti sia dei contenuti, sia dell’attenzione che i temi e gli ospiti hanno saputo suscitare. L’iniziativa, realizzata grazie al sostegno della Regione Campania, ha raggiunto anche persone non residenti in Campania e si è pregiata della partecipazione di cinque autorevoli relatori che hanno affrontato argomenti molto diversi tra loro e che hanno quindi dato vita a un percorso ricco di contenuti, di indiscutibile valore culturale e “didattico”.
Ecco di seguito tutte le registrazioni delle “dirette”.
Abbiamo chiuso il 6 agosto con il seminario sul “cinema horror post 11 settembre” e riprendiamo il 14 settembre con un seminario online sul nuovo cinema cileno. Ci siamo presi qualche settimana di pausa, ma abbiamo voglia di tornare a parlare di cinema e di farlo a una platea che si è dimostrata molto interessata. A condurre il seminario, per la seconda volta con noi, Roberto Lasagna che già ci ha condotto lungo un bellissimo viaggio nel nuovo cinema greco.
Spronati dall’imprevedibile successo dei nostri corsi di critica online (poche cose ci hanno dato soddisfazione come i commenti al corso che hanno scritto su Facebook i nostri corsisti) abbiamo organizzato due nuovi seminari monografici brevi (quattro lezioni per ciascun seminario) studiati sia per chi ha già seguito il nostro corso “generale” di analisi e critica del film, sia per coloro che vogliano approfondire gli argomenti specificamente proposti nei due cicli di lezioni.
Made in Britain: il cinema britannico degli anni Ottanta
Il primo dei due seminari, in partenza il 17 luglio, sarà condotto da Vincenzo Esposito, e sarà dedicato al cinema britannico degli anni ’80, quello che, durante l’epoca Thatcher, costituì a detta di molti una vera e propria British Renaissance.
Potete leggere il programma completo del seminario “Made in Britain” qui.
La strategia del terrore: il cinema horror dopo l’11 settembre
Il secondo seminario, in partenza il 28 luglio e condotto da Rosario Gallone, si occuperà di come abbiano preso forma nel cinema horror, da sempre quello forse più in grado di analizzare allegoricamente i conflitti umani e sociali, le nuove angosce nate dopo i fatidici attentati dell’11 settembre 2001.
Potete leggere il programma completo del seminario “La strategia del terrore” qui.
Come si svolgono i seminari online?
I nostri corsi online si svolgono tramite il programma di videoconferenza Zoom, che è di facile utilizzo e consente un’ottima interazione tra i partecipanti alle lezioni. Non si tratta quindi di corsi preregistrati, ma di vere e proprie classi virtuali.
Come ci si iscrive?
La quota di partecipazione a ciascuno dei due seminari è di € 50, ma se ci si iscrive contemporaneamente a entrambi si ha diritto a uno sconto di € 25 sul totale. Iscrivendosi contemporaneamente ai due seminari, insomma, la quota di partecipazione è di soli € 75.
Per iscriversi si possono usare i tasti Paypal che consentono di pagare anche tramite carta di credito, oppure si possono chiedere i dati per effettuare un bonifico contattandoci.
Dopo aver effettuato l’iscrizione si riceveranno via email le istruzioni per collegarsi al seminario (un meeting ID e una password).
Colpiti a sorpresa, come tutti, dall’emergenza Covid-19, siamo rimasti inizialmente disorientati, ma in poco tempo siamo riusciti a organizzare due corsi di cinema online che già hanno raccolto un incoraggiante numero di adesioni.
Il corso online di montaggio parte il 7 aprile e il corso online di critica cinematografica il giorno dopo.
Dura stare a casa, eh? Beh, se siete appassionati di cinema (e forse lo siete, visto che state leggendo il nostro blog), potreste sciropparvi le millemila ore di registrazione video (e anche audio! Altrimenti non si capirebbe nulla, che diamine!) dei 5 appuntamenti di Situazione Critica organizzati nel 2019 dalla Pigrecoemme, con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.
L’undicesimo appuntamento di Situazione Critica – l’iniziativa della scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli cominciata a maggio 2018 – si terrà mercoledì 11 dicembre 2019 a partire dalle 11:00 e sarà l’occasione per presentare La dissolvenza del lavoro – Crisi e disoccupazione attraverso il cinema, pubblicato per i tipi della Ediesse. Ne parlerà, con Rosario Gallone, l’autore Emanuele Di Nicola.
La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema Copertina flessibile – di Emanuele Di Nicola
Il primo dei dieci film proiettati il 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi, fu La Sortie de l’usine Lumière. La storia del cinema, quindi, ha avuto inizio con la rappresentazione del lavoro. Anzi: con la mise en abîme del lavoro (la rappresentazione della fabbrica di proprietà degli inventori del cinema). La sortie apparteneva al catalogo delle tranches de vie e questa caratteristica ha sempre contraddistinto il cinema, i film che di lavoro si sono occupati. Da Fronte del porto di Elia Kazan a Tuta blu di Paul Schrader negli USA, passando attraverso I compagni di Mario Monicelli, il cinema che ha rappresentato il lavoro ha sempre mirato al realismo dell’approfondimento tematico, anche quando sceglieva vie formali diverse come il fantascientifico Omicron di Ugo Gregoretti o il surreale La classe operaia va in paradiso di Elio Petri. Oggi, però, il lavoro è altro: si è polverizzato in mille tipologie, quasi nessuna prevista a tutela del lavoratore, il quale soffre una condizione ormai paraschiavistica, di continuo ricatto. Con la fine del lavoro è tramontata anche la lotta di classe e ha lasciato il posto a una lotta intra/classe che fa vittime solo tra gli ultimi. Chi è riuscito a raccontare il lavoro nel passaggio tra queste diverse fasi è l’irriducibile Ken Loach, cui negli ultimi anni si sono affiancati i fratelli Dardenne dal Belgio e il francese Stephan Brizé, col suo disilluso dittico La legge del mercato e In guerra.
L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Campania.
Dalla introduzione al volume La dissolvenza del lavoro– Crisi e disoccupazione attraverso il cinema firmata da Renato Fontana, ordinario di Sistemi organizzativi complessi e sistemi socioeconomici presso il dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale all’università La Sapienza di Roma:
“Il valore sociale del cinema consiste soprattutto nel denunciare condizioni intollerabili rappresentate attraverso le immagini e i dialoghi; a volte con leggerezza, a volte con toni drammatici, altre volte con ironia. Mi sembra che la pura e semplice scelta del tema costituisca una dichiarazione di guerra nei confronti della riorganizzazione del sistema capitalistico, che ha reso i ricchi più ricchi e i poveri più poveri. Ciò ha condotto a determinare squilibri paurosi anche nell’Occidente industrializzato. Non sarebbe male se imprenditori e dirigenti irresponsabili andassero più spesso al cinema.”.