Il corso di fotografia a Napoli: informazioni essenziali
A chi si rivolge questo corso di fotografia?
Il corso di fotografia della Pigrecoemme di Napoli si rivolge sia al fotoamatore che voglia far diventare la fotografia lo strumento per esprimere la propria capacità creativa, sia a chi voglia far diventare la fotografia la sua professione.
Struttura del Corso di Fotografia a Napoli
Il corso di fotografia della Pigrecoemme è articolato in quattro moduli, dedicati ad argomenti e specificità differenti. Si può scegliere se seguire uno o più moduli a seconda delle proprie esigenze:
- Il modulo "Ugo Mulas" fornirà le indispensabili conoscenze tecniche per l'uso della fotocamera.
- Il modulo "Luigi Ghirri" è un'esperienza per conoscere la propria identità visiva e per verificare le potenzialità espressive del linguaggio fotografico.
- Il modulo "Mario Giacomelli" è un'introduzione alla camera oscura che consentirà all'allievo di cominciare a sviluppare e stampare a casa le pellicole analogiche in bianco e nero.
- Il modulo "Roland Barthes" sarà l'occasione per conoscere molte delle potenzialità di Adobe Photoshop. Si imparerà a gestire i file Raw e a ottimizzare, interpretare ed elaborare al meglio le immagini digitali.
Lezione dimostrativa del corso di fotografia
Il docente del corso di fotografia
Michele salvezza
Fotografo e Filmmaker pluripremiato conduce una costante ricerca sulla fotografia analogica.
Tutto su Michele Salvezza
Filosofia del corso
Durante il corso di fotografia il docente punterà a far innamorare della fotografia e solo dopo della macchina fotografica. Michele è convinto che si debbano amare le immagini davanti l'obiettivo più di quanto si ami la propria dietro la macchina fotografica.
Come scriveva Ugo Mulas: “Oggi la fotografia con i suoi derivati, televisione e cinema, è dappertutto in ogni momento. Gli occhi, questo magico punto di incontro fra noi e il mondo, non si trovano più a fare i conti con questo mondo, con la realtà, con la natura: vediamo sempre più con gli occhi degli altri. Potrebbe anche essere un vantaggio; migliaia di occhi invece di due, ma non è così semplice. Di queste migliaia di occhi, pochi, pochissimi, seguono un’operazione mentale autonoma, una propria ricerca, una propria visione. Anche inconsapevolmente, le migliaia di occhi sono collegate a pochi cervelli, a precisi interessi, a un solo potere. Così, inconsapevolmente, anche i nostri occhi, anziché trasmetterci informazioni genuine, magari povere, scarne, ma autentiche, ci investono con infinite informazioni visive, doppiamente stordenti, perché spesso la loro falsità si cela sotto una sorta di splendore. Si finisce col rinunciare alla propria visione che ci pare così povera rispetto a quella elaborata da migliaia di specialisti della comunicazione visiva; e a poco a poco il mondo non è più cielo, terra, fuoco, acqua: è carta stampata, fantasmi evocati da macchine sempre più perfette e suadenti”.
Orari delle lezioni di fotografia
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