In sala c’è Saw Legacy. Non se ne sentiva il bisogno, ma il fatto che si raschi il fondo del barile della saga creata da James Wan e Leigh Wannell dimostra quanto Jigsaw/John Kramer sia entrato nell’immaginario collettivo. Che, come dimostra il successo di Mindhunter su Netflix e l’annuncio del prossimo film di Tarantino su Charles Manson, è popolato, da molto tempo, dai nuovi baubau che sono i serial killer. Ma non tutti hanno la fortuna di radicarsi nella memoria collettiva. Ce ne sono alcuni, poveretti, protagonisti di film che nessuno ricorda. Soprattutto per colpa loro. Eccone 10.
1 – Mr. Brooks di Bruce A.Evans
“Volevo essere Patrick Bateman“. In fondo, Earl Brooks questo è. Da Bruce A. Evans, sceneggiatore di Stand By Me e Starman, ci si poteva aspettare di più, ma come regista ci aveva regalato prima di questo solo il rinunciabile Poliziotto in Blue Jeans. Che Costner e Hurt partecipino a simili abomini non meraviglia più nessuno.
2 – Il cartaio di Dario Argento
Il vero serial killer qui è Dario Argento che, con precisione chirurgica, sta uccidendo man mano il credito accumulato e la recitazione. Le vittime di Il cartaio sono Liam Cunningham, Stefania Rocca e Adalberto Maria Merli. Segnaliamo anche Non ho sonno e Giallo, il colpo di grazia.
3 – Dead SIlence di James Wan
Forti del successo di Saw, Wan e Whannell dovettero sentirsi forti al punto da sfidare due capidopera quali Magic e l’episodio con Michael Redgrave di Incubi notturni. Non arrivarono neanche al più brutto dei sequel di La bambola assassina.
4 – Vacancy di Nimród Antal
Ci si aspettava di più dall’esordio americano del regista ungherese di Kontroll, ma non si aspetta altro che arrivi Samuel L. Jackson da Pulp Fiction ad uccidere anche qui Frank Whaley. Poi magari anche Luke Wilson.
5 – Captivity di Roland Joffe
Sì avete letto bene, quello di Urla del silenzio e Mission. Qui ci regala uno dei serial killer più demenziali della storia. Ma soprattutto, come campa?
6 – Boxing Helena di Jennifer Lynch
Personalmente la Palma la do a Nick Kavanaugh, personaggio protagonista di questo debutto dietro la mdp della figlia di David. Il più insulso che si sia mai visto sul grande schermo. La Lynch ci ha poi riprovato, quasi riuscendoci, ad abbassare il livello con Surveillance e Chained (quest’ultimo riuscitole meglio).
7 – Tulpa di Federico Zampaglione
Aveva fatto così bene con Shadow, poi il leader dei Tiromancino ha voluto realizzare il suo personale giallo con serial killer e la sua carriera da regista è stata troncata. Per non spoilerare la trama non vi diciamo chi sia il colpevole anche se ci arriverete dopo dieci minuti. Il film è il trionfo del “non so che fare”.
8 – Nascosto nel buio di John Polson
Charlie esiste? Esiste, esiste e anche qui non vi spoilero. Tenete presente che, però, è un film con Robert De Niro della prima decade del 2000 e quindi non può essere nulla di buono.
9 – The Girl in the Photographs di Nick Simon
Scritto dal figlio di Anthony Perkins, Oz, l’ultimo film prodotto da Wes Craven conferma l’appannamento del creatore di Freddy Krueger non solo dietro la mdp. Il film è girato con una certa perizia, ma tutto è terribilmente già visto e i due killer (non è spoiler) decisamente anonimi.
10 – D-Tox di Jim Gillespie
Qualcuno pensava che Jim Gillespie, dopo So cosa hai fatto, fosse un nuovo talento dello slasher. D-Tox ha fatto ricredere anche chi aveva questa insana convinzione. I tentativi di Stallone, nei primi anni 2000, di trovare nuovi successi (Driven, Avenging Angelo, Shade – Carta vincente) facevano tenerezza. Poi ha capito e nel 2005 ha diretto un capolavoro: Rocky Balboa.