L’INFINITO VIAGGIARE APRE IL 13 MAGGIO CON LA MOSTRA DI FOTOGRAFIA DEGLI EX ALLIEVI DELLA PIGRECOEMME

Il festival L’Infinito Viaggiare, alla sua seconda edizione, vuole proporsi come “un suggestivo viaggio artistico e culturale alla scoperta del potere dei luoghi” e vuole farlo attraverso il cinema e la fotografia, articolandosi in tre differenti segmenti: una mostra fotografica, una rassegna cinematografica e una serie di dialoghi con ospiti prestigiosi.

La mostra fotografica, intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, sarà allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16) dal 13 al 26 maggio (aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 18, esclusa la domenica): si compone di 74 fotografie ed è il risultato del laboratorio “Dentro la città storica”, realizzato presso la Scuola di cinema e fotografia di Napoli Pigrecoemme.

Saranno esposte, dunque, le fotografie realizzate dagli allievi del laboratorio, ma anche quelle di ex allievi dei corsi di cinema e di fotografi “esterni”, tutti orientati a una riflessione visiva sul “potere dei luoghi di culto”, che vanno a costituire, nei 74 scatti, altrettanti capitoli di una simbolica Odissea nella città, lungo un itinerario per “frammenti visivi” composto dai molteplici percorsi cittadini possibili che si snodano attorno ai luoghi del potere (politico, religioso, culturale, storico, scientifico, misterico e mitologico).

Da queste suggestioni visive scaturirà una vera e propria “mappa della città storica”, che sarà in distribuzione nei prossimi giorni presso tutti gli infopoint dell’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli e consentirà ai turisti di costruire autonomamente i propri personalissimi itinerari eccentrici partenopei. L’inaugurazione della mostra è prevista per giovedì 13 alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, dove la storica dell’arte Francesca Amirante guiderà i visitatori lungo questo viaggio visivo oscillante, appunto, “tra sacro e profano”.

L’evento è ovviamente su Facebook, qui.

Anche la rassegna cinematografica Così lontano, così vicino si concentra sulla rappresentazione del potere dei luoghi nelle sue molteplici sfumature reali e simboliche. La rassegna proporrà 20 film, divisi in tre sezioni. Quella principale s’intitola Napoli nel cinema ed è in programma al cinema Ambasciatori dal 13 al 26 maggio; al suo interno vi sarà spazio per la potenza, la magia, il potere evocativo e la suggestione dei luoghi della città, visti e raccontati da cineasti italiani del passato e del presente nei seguenti titoli: Carosello napoletano di Ettore Giannini, Pensavo fosse amore, invece era un calesse di Massimo Troisi, L’amore molesto di Mario Martone, Libera di Pappi Corsicato, Non è giusto di Antonietta De Lillo, La guerra di Mario di Antonio Capuano, Il verificatore di Stefano Incerti, Incantesimo napoletano di Paolo Genovese e Luca Miniero, Vento di terra di Vincenzo Marra.

La seconda sezione cinematografica, I luoghi del cinema europeo, si svolgerà, invece, lunedì 17 e martedì 18 maggio al multicinema Modernissimo, dove si alterneranno la Svezia di Ingmar Bergman (Come in uno specchio), la Germania di Wim Wenders (Così lontano, così vicino), la Bosnia di Emir Kusturica (Papà è in viaggio d’affari), la Francia di François Truffaut (L’uomo che amava le donne), la Spagna di Pedro Almodóvar (Che ho fatto io per meritare questo?) e il Regno Unito di Ken Loach (Family Life), per sei visioni d’autore capaci di trasformare luoghi intimi e personali in elementi condivisi dell’immaginario collettivo contemporaneo.

Terzo e ultimo segmento filmico è quello intitolato I luoghi oscuri, in programma mercoledì 19 maggio al Happy Maxicinema di Afragola: si tratta di un viaggio nella produzione horror contemporanea, attraverso quattro “cult movies” come Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, Le colline hanno gli occhi di Wes Craven, The Others di Alejandro Amenabar e Idi Mikael Håfstörm.

Accanto alla mostra fotografica e alla rassegna cinematografica, completa il denso programma de L’Infinito Viaggiare la sezione dei Dialoghi, prevista come evento di chiusura del festival per mercoledì 26 maggio, alle 20.30, quando al cinema Ambasciatori avrà luogo l’incontro a più voci intitolato I Vesuviani tra passato, presente e futuro: un dialogo sul cinema partenopeo, al quale prenderanno parte, per la prima volta tutti assieme da tredici anni a questa parte, i registi del film collettivo che tante polemiche e discussioni suscitò alla Mostra di Venezia del 1997: così, saranno presenti in sala Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti e Mario Martone; e con loro ci saranno anche le attrici Cristina Donadio e Teresa Saponangelo e il produttore Giorgio Magliulo. L’incontro offrirà una ghiotta occasione per fare il punto della situazione e per tracciare le prospettive future di quella che, all’epoca, fu definita – anche ben oltre le intenzioni dei singoli autori – “scuola napoletana”. A seguire, naturalmente, la proiezione de I Vesuviani chiuderà l’edizione 2010 de L’Infinito Viaggiare.

Su Film TV, la recensione di Rock Around the Screen

Nel numero in edicola del benemerito Film TV, unico settimanale di cinema in Italia, potrete leggere la recensione, firmata da Mauro Gervasini, del libro Rock Around The Screen, volume a cura di Vincenzo Esposito e Diego Del Pozzo che, come probabilmente saprete, indaga i rapporti tra cinema e musica pop. La collettanea, che comprende tre saggi di docenti della scuola di cinema Pigrecoemme (quello di Rosario Gallone sul mockumentary, quello di Giacomo Fabbrocino sulla Rock Opera e quello di chi scrive su Bowie e il corpo della rock star nel cinema), è accolta, sulle pagine del prestigioso settimanale, senza mezzi termini con entusiasmo. La cosa, va da sé, non può che farci un immenso piacere e, ancor più, in quanto, parole di lode particolare, insieme ad Arcagni, Maiello e Castellano (a proposito, imperdibile la recensione di quest’ultimo su Film TV dell’aborto cinematografico del secolo, ovvero del post-trash “Un camorrista perbene” di Enzo Acri), Gervasini le riserva al lavoro del nostro Gallone. Lodi a cui aggiungo le mie, convinto come sono che il saggio di Rosario colmi un vuoto nella letteratura sull’argomento: trascuratissima, fino ad ora, era infatti l’analisi della parodia nel mondo, invero sovente seriosissimo, del rock. Cosa a cui, via Rutles e Spinal Tap, Gallone pone rimedio. E, inevitabilmente, in maniera spassosissima.

Alla Feltrinelli la presentazione di “Rock Around the Screen”

Martedì 2 marzo, alle ore 18, presso il megastore La Feltrinelli – Libri e Musica di piazza dei Martiri a Napoli, è in programma la presentazione del volume Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, a cura di Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito (Liguori Editore).
Interviene lo storico del cinema Valerio Caprara; coordina la giornalista Teresa Mancini. Saranno presenti i due curatori, gli autori dei vari saggi e il direttore della collana Cinema e Storia Pasquale Iaccio. E’ prevista la proiezione di un video realizzato in collaborazione con la Scuola di Cinema e Fotografia di Napoli Pigrecoemme.
A metà anni Cinquanta, il rock – spiegano i curatori Del Pozzo ed Esposito – determina una svolta epocale nel rapporto tra cinema e popular music. Il nostro libro esplora proprio questo affascinante intreccio attraverso saggi e interviste esclusive a registi rock come Julien Temple e Carlo Verdone e a musicisti come Gaetano Curreri e Fabio Liberatori“.
Le interviste sono realizzate da Fabio Maiello, mentre i saggi sono, oltre che dei due curatori, di Simone Arcagni, Alberto Castellano, Giandomenico Curi, Bruno Di Marino, Giacomo Fabbrocino, Rosario Gallone, Michelangelo Iossa, Corrado Morra e Antonio Tricomi.
Ovviamente, chi fosse a Napoli si faccia vedere, perché più siamo e meglio è…

Cinema e Rock: è disponibile Rock Around The Screen

Anche se la sua uscita ufficiale è il primo di febbraio, il volume Rock around the screen è già disponibile in alcune librerie del centro storico di Napoli e sul sito dell’editore Liguori, sul quale è acquistabile anche in formato elettronico.

Curato da Vincenzo Esposito (docente di Storia del Cinema  all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, docente di critica cinematografica presso Pigrecoemme e direttore dell’Italian Film Festival di Stoccolma) e da Diego Del Pozzo (giornalista e critico, autore di Ai confini della realtà – Cinquant’anni di telefilm americani) Rock around the screen racconta ed approfindisce mezzo secolo di interazione e reciproca influenza tra cinema e rock, due arti giovani che hanno influenzato come null’altro l’immaginario collettivo postmoderno e comprende anche tre saggi di tre dei fondatori di Pigrecoemme: Rosario Gallone, Giacomo Fabbrocino e Corrado Morra.

Questo l’indice del libro:

Suoni nel buio: un’introduzione
di Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito

Prima parte: Storia e storie

Teen-rock movies: la rivoluzione di Elvis e del rock ‘n’ roll
di Diego Del Pozzo

Dalla Terra alla Luna. Cinema, musica e controcultura: i documentari sui megaraduni pop, da Monterey all’isola di Wight
di Vincenzo Esposito

Seconda parte: Temi e generi
Rockumentary: uno sguardo sul genere
di Simone Arcagni

Rock & Mock: quando il duro si fa gioco. L’immagine comica del rock su grande e piccolo schermo
di Rosario Gallone

Sguardi sul palco: il rockumentary d’autore
di Alberto Castellano

Appunti sull’Opera-rock cinematografica
di Giacomo Fabbrocino

Tutto il cinema in un clip. Forme e modi della citazione filmica nel video musicale
di Bruno Di Marino

Terza parte: Sguardi e corpi d’autore

Dylan, Alias, Judas e la canzone-film
di Antonio Tricomi

Campi di celluloide per sempre: il cinema dei Beatles
di Michelangelo Iossa

I Pink Floyd: la musica, il palco, la vita, il cinema, il muro
di Giandomenico Curi

The Men Who Fell to Earth. Ascesa e caduta del corpo della rockstar
di Corrado Morra

Quarta parte: Testimonianze

Intervista a Julien Temple
a cura di Fabio Maiello

Intervista a Carlo Verdone
a cura di Fabio Maiello

Intervista a Gaetano Curreri (Stadio)
a cura di Fabio Maiello

Intervista a Fabio Liberatori
a cura di Fabio Maiello

Ancora aperti i colloqui per accedere al nuovo Corso di recitazione cinematografica

Lucio Allocca con alcuni allievi del corso
Lucio Allocca con alcuni allievi del corso

È di nuovo possibile sostenere i colloqui per accedere al corso di Recitazione cinematografica di Pigrecoemme, condotto da Lucio Allocca, Angelo Serio e, da quest’anno, Cristina Florio, che comincerà martedì I dicembre.
Chiamando allo 0815635188 si potrà prendere un appuntamento per un colloquio conoscitivo da sostenersi nella sede della Scuola di cinema Pigrecoemme (a Napoli, nei pressi dell’Università Federico II al Corso Umberto I). È altresì semplicemente possibile scrivere a corsi@pigrecoemme.com indicando il proprio recapito telefonico per essere in seguito richiamati.

Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia, del Comune di Napoli e della Film Commission Regione Campania.

Lucio Allocca, Angelo Serio, Cristina Florio. Tre grandi professionisti, tre percorsi artistici pieni di esperienze e suggestioni ora a disposizione degli studenti di Pigrecoemme, con un originale percorso formativo. Obiettivo? Condurre i partecipanti lungo un itinerario che, partendo dalle basi del lavoro attoriale e dall’analisi del testo, giunga al confronto con il personaggio e alla sua rappresentazione sul palcoscenico o di fronte ad un macchina da presa. Il corso, infatti, analizzerà tutte le fasi della creazione del personaggio – dalla dizione alla consapevolezza del proprio corpo, – e illustrerà le tecniche sviluppate dal grande regista russo Konstantin Stanislavskij e perfezionate, poi, da Lee Strasberg con lo sviluppo del famosissimo «Metodo».
Durante i sette mesi del corso di recitazione, gli allievi avranno inoltre la possibilità di partecipare, come attori, sia ai corti delle esercitazione degli studenti di cinema di Pigrecoemme, sia al film finale della scuola, produzione con cui, ogni anno, si chiude il Master in cinema.

I docenti

Lucio Allocca, com’è noto, è uno dei più popolari protagonisti, nei panni del garbato Otello, della serie RAI Un posto al sole, e, soprattutto, uno degli attori e registi italiani che meglio combina lavoro di ricerca drammaturgica ad una genuina e pur leggera vena creativa.

Angelo Serio, diplomato all’Accademia del Teatro Bellini e, con Allocca, tra i fondatori del Theatre de Poche, ha iniziato il suo percorso come attore con collaborazioni importanti (tra queste il Living Theatre) per poi approdare allo script e alla regia. Tra i suoi lavori, la docu-fiction Isa 9000, su e con Isa Danieli e Co’stell’azioni – Inside Enzo Moscato’s theatre con installazioni di Mimmo Paladino.

Cristina Florio ha studiato canto presso il conservatorio di Neuchatel con Rosemarie Maister e si è perfezionata nel repertorio barocco seguendo corsi presso l’ensemble “Pro cantione antiqua”di Londra. Ha svolto attività concertistica col gruppo vocale “Per soli e coro” e successivamente è entrata a far parte dell’Accademia napolitana degli otiosi. Dal 2002 ha iniziato un percorso di approfondimento del metodo Feldenkrais e di altre tecniche corporee.

Per le iscrizioni e le informazioni la nostra sede è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Telefono: 081 5635188

Ugo G. Caruso al PAN per I film della mia vita

Continua domani, giovedì 29 ottobre, con il critico cinematografico Ugo G. Caruso, la quarta edizione della rassegna I film della mia vita.
Alle 18,00 al pubblico del PAN di Napoli, Caruso presenterà un serrato montaggio di sequenze da oltre cinquanta film, un patrimonio straordinario ed eterogeneo di suggestioni che costituiscono il viatico fondamentale della sua onnivora formazione cinematografica: dai grandi classici, ai cartoni animati fino alle pellicole di genere avidamente consumate nelle sale affollate degli anni Sessanta, passando per le stagioni più engagées del cinema italiano. Poi l’incontro determinante con la New Hollywood ed il cinema dell’est europeo, in particolare quello ungherese di cui Caruso è uno dei massimi esperti italiani: è questa l'”educazione cinematografica” di Caruso ripercorsa attraverso capolavori quali “La dolce vita”, “Il posto delle fragole”, “Il terzo uomo”, “Apocalypse Now”, “Paris qui dort”, “Mr. Arkadin”, “Fuoco fatuo”, “Szindbad”, ma anche pellicole recentissime come “S.O.S. – Summer” of Sam di Spike Lee e un culto assoluto quale “V for Vendetta”.
L’ingresso, fino ad esaurimento posti, è gratuito.

Giunta al quarto ciclo, l’iniziativa della Mediateca S. Sofia Assessorato alle Politiche Giovanili – Servizio Giovani del Comune di Napoli, in collaborazione con Pigrecoemme Scuola di cinema e televisone di Napoli, anche quest’anno si svolge al Pan – Palazzo delle arti di Napoli di Via dei Mille 60.
Dopo gli incontri con Mario Franco e Stella Cervasio, l’evento si concluderà il 12 novembre con l’incontro con la scrittrice Antonella Cilento.

Storico dello spettacolo e studioso di cultura di massa, Ugo G. Caruso è nato a Cosenza nel 1956 e dalla metà degli anni Settanta vive a Roma dove si è laureato in Scienze Politiche. Critico cinematografico per oltre quindici anni, ha  lavorato a programmi radiofonici e televisivi ed è autore di numerosi saggi ed articoli.
Ha inoltre collaborato con le pagine culturali dell'”Unità”, intervenendo con taglio trasversale su fumetti, cinema, letteratura di genere, jazz, rock e sport.  È stato docente a contratto in vari atenei e ha curato diverse rassegne e cataloghi come consulente culturale di enti pubblici.
Ha fondato il “Movimento Telesaudadista”, un’associazione culturale che ha come fine lo studio e la riproposizione dell’immenso patrimonio televisivo classico.