Gli Incontri fotografici della Pigrecoemme approdano all’Itaca di Renato Orsini

Mercoledì 30 aprile, dalle ore 17,00 alle 19,00, nell’ambito della rassegna Incontri fotografici della Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli, Renato Orsini presenta ITACA, il suo ultimo progetto fotografico, un viaggio emozionante in bianco e nero che, attraverso forti contrasti e una capacità sbalorditiva di scovare particolari epifanici, racconta quattro città-mondo dai profondi connotati simbolici e poetici: Napoli, Milano, Phnom Penh e Sarajevo.

L’Itaca di Orsini non è la storia di un ritorno a casa, quella di un approdo, ma quella di un percorso. Di un’ipotesi. Perché quello a cui ci invita Orsini è semplicemente di seguirlo. In quattro viaggi, attraverso quattro città, per quattro spazi emotivi, dove calare il nostro sguardo e, dove, abbandonandoci a quelle emozioni, perdersi.

L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito e sarà presentato da Luca Sorbo, curatore dei corsi di Fotografia e di Fotogiornalismo della Pigrecoemme. Prenotazioni e info al numero 081 5635188.

L’autore
Napoletano, classe 1956, Renato Orsini, dopo una lunga esperienza in fotografia analogica approda all’uso di tecnologie digitali sviluppando il suo interesse nel genere street e nel reportage fotografico, prevalentemente su temi sociali e rigorosamente in bianco e nero.

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Viaggio in un’umanità senza fine, il nuovo progetto fotografico di Luigi Sorrentino

Sabato 25 gennaio, dalle ore 16,00 alle 18,00, il fotografo Luigi Sorrentino ritorna alla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli, per presentare il suo ultimo progetto, Viaggio in un’umanità senza fine, un racconto di grande potenza espressiva che, tra fotoreportage e video, si fa commovente testimonianza delle contraddizioni, del dolore, delle gioie e delle infinite epifanie di cui è capace il mondo.

Algeria, Burkina Faso, Egitto, Mali… Attraverso un lungo percorso in giro per il mondo, anche questa volta Sorrentino, con l’empatica capacità del suo sguardo, trova – ora nei volti di bambini, ora in particolari rivelatori, ora in spiazzanti scorci geografici –, il segreto più profondo di ogni soggetto, portando fuori la fragile tenerezza della condizione umana e tutta la poesia di cui essa è sempre capace.

Anche quest’appuntamento rappresenta un’interessante un’occasione per gli appassionati di fotografia e di fotogiornalismo per conoscere più da vicino il lavoro di Sorrentino, autore di una delle ricerche fotografiche più intelligenti e sensibili del panorama contemporaneo, nella quale, nella costante perlustrazione di un nuovo Umanesimo, l’interesse sociologico si combina sempre a un’eleganza formale di rara bellezza.

Come partecipare
L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito e sarà presentato da Luca Sorbo, curatore del Corsi di FotografiaFotogiornalismo della Pigrecoemme. Informazioni e prenotazioni al numero 081 5635188.

L’autore
Luigi Sorrentino (Gigi per gli amici) è un insegnante e fotografo italiano, nato in Francia nel 1960, che ha vissuto per molto tempo all’estero (Marocco, Gran Bretagna, Francia, Argentina, Irlanda) dove ha lavorato, viaggiato e soprattutto fotografato. Attualmente vive e lavora a Tunisi.

Nel 1995, in Marocco, ha vinto il concorso fotografico “Casablanca in bianco e nero”; nel 2007 si è aggiudicato il premio Città di Lille in Francia, nel 2009 il premio Peña fotografica Mar del Plata e nel 2010 il Premio Ciudad de Málaga per la paz. Ha esposto in varie città in Italia e all’estero.
Un suo profilo fotografico è visionabile qui: www.flickr.com/photos/giginapoli/

Galleria

Primi scatti. Studenti di Fotografia in mostra

Primi scatti, è questo il titolo della prima di una serie di mostre che periodicamente esploreranno gli esordi e i primi approdi di ricerca di alcuni giovani fotografi campani.
L’esposizione si terrà negli spazi di Pigrecoemme, a Napoli in Piazza Portanova 11, dal 13 gennaio al 7 febbraio 2014 24 gennaio 2014. L’inaugurazione è per lunedì 13 gennaio alle ore 17,00. Nei giorni successivi la mostra sarà visitabile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11,00 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 17,30.

La mostra espone 28 fotografie, di 14 giovani fotografi, tutti studenti di Fotografia alla Pigrecoemme, che presentano le loro prime ricerche fotografiche, alcune delle quali non mancheranno di certo di articolare, in breve tempo,  sviluppi interessanti.

Giuseppe Barretta lavora sul controluce come espediente di piccole rivelazioni e i suoi sono scatti carichi di un senso di attesa insieme giocosa e drammatica. E drammatico è il bianco e nero di Lucia Coppola, che si muove tra le rivelazioni dell’autoritratto e la ricerca sul paesaggio. Dalila D’Alessandro, invece, lavora con lunghe esposizioni e, tra dissolvenze e sovrimpressioni, rivelano il sottile gioco sul Doppio e sulla natura fittizia della messinscena fotografica. Quello di Michela Silvia D’Alessandro è un taglio fotografico drammatico e sensuale, in cui il gioco dei particolari scopre un corpo che sovente si finge Natura, in un processo linguistico dove l’identità si mostra celandosi. In Gianluca Della Rossa, invece, la foto è soprattutto passione che racconta passioni: in tal senso vanno lette le festose raffigurazioni di cani da lui proposte. Nicola Di Meo è invece attratto dalla potenza espressiva del paesaggio. E mentre Ilaria Errico ha un occhio ora attento alle curiosità folcloristiche, ora a un più doloroso impianto esistenziale, nelle foto di Chiara Giordano l’attenzione antropologica si rivela apertamente in una serie di dettagli sull’architettura funeraria, tramite campi medi su cimiteri zeppi di croci e marmi. In Raffaela Naldi Rossano la fotografia è l’espressione dei sentimenti, dove la tenerezza è la costante del suo discorso, mentre per Teresa Malacario la fotografia è curiosità e partecipazione, tra racconto di viaggio e capacità empatica. Vincenzo Nocerino, invece, ci restituisce una cupa metafisica dello spazio, in cui il paesaggio scopre ora la traccia antropica, ora il disegno naturale, ma sempre insistendo su una malinconica nota di solitudine di fondo. Anche Serena Scagliarini è abitata da istanze di lettura antropologica del reale, cui non è aliena una qual poetica inquietudine sul destino umano. Gli scatti di Luigi Spera sono sospesi tra il momento del reportage e l’approfondimento della foto d’arte, con esiti estetici interessanti. Infine, Gabriella Valente propone un chiaro discorso sull’assenza, con tracce volatili di presenze umane, forse appena scomparse oppure mai esistite.

Incontri fotografici: Pasquale Autiero alla Pigrecoemme

 

Lunedì 21 ottobre, dalle ore 17,00 alle 19,00, Pigrecoemme incontra uno dei fotografi napoletani più interessanti di questi ultimi anni, Pasquale Autiero.
L’incontro sarà introdotto da Luca Sorbo, curatore dei corsi di Fotografia alla Pigrecoemme, e da Corrado Morra e, con la partecipazione dell’autore, presenterà due grandi foto a parete e la proiezione di Asylum, il lavoro più recente di Autiero, un suggestivo reportage di circa quaranta foto scattate in giro per l’Europa, alla ricerca di un’idea poetica della marginalità e dei suoi “eroi”, che trova in un rugoso e sensibilissimo bianco e nero una sua potente chiave visiva. Sembra, quella di Autiero, una galleria di personaggi alla Tom Waits, che, consumati dal silenzio e dalle ipocrisie in cui la cosiddetta società civile li ha ficcati, incontrano, in un ultimo anelito alla dignità, la disperazione e le miserie del Vecchio continente; piccoli e vecchi eroi del suburbio dell’esistenza, avatar della condizione umana, ma sempre ritratti con profonda empatia, perché nello sguardo di Autiero non c’è mai giudizio, quanto soltanto la necessità di trovare nel gesto estremo e folle, in un fugace sguardo in macchina, in un riflesso improvviso, il segno di un’epifania che ci salvi tutti.

All’appuntamento, presso la sede della Pigrecoemme in Piazza Portanova 11, è possibile partecipare gratuitamente, fino all’esaurimento dei posti.

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Lezione aperta con Raffaela Mariniello: la fotografia artistica

Alla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme riprendono gli incontri con i maestri della fotografia.

Il prossimo venerdì 27 settembre è di scena RAFFAELA MARINIELLO in una lezione aperta sulla fotografia artistica.

L’appuntamento

Riprende, in occasione della ripresa dei corsi di Fotografia di Pigrecoemme, con un incontro con Raffaela Mariniello, la serie di appuntamenti con i maestri della Fotografia italiana che, da diversi anni, Pigrecoemme organizza nella propria sede di Napoli, a Piazza Portanova 11.

L’evento è per venerdì 27 settembre, dalle ore 17,00 alle 19,00.

L’incontro, presentato dal docente dei corsi di Fotografia di Pigrecoemme Luca Sorbo e da Corrado Morra, è a ingresso libero, e affronterà, partendo dal racconto in prima persona del complesso universo artistico della Mariniello, l’affascinante rapporto tra il sistema delle arti visive e il mondo specifico della fotografia.

L’artista presenterà, in particolare, le sue ultime linee di ricerca che, muovendo dalla fotografia, sta sconfinando sempre più verso altri mezzi espressivi, quali il video e l’installazione.

 

I maestri della Fotografia alla Pigrecoemme

Il ciclo di incontri con i maestri della Fotografia alla Pigrecoemme è partito quattro anni fa proprio con Raffaela Mariniello ed è proseguito con numerosi appuntamenti con fotografi di grandissimo valore tra cui Aniello Barone, Antonio Biasiucci, Luciano Ferrara, Gianni Pinnizzotto e Maryam Raz, giovane fotografa e filmmaker iraniana, che da diverso tempo vive e lavora in Italia.

 

L’artista

Raffaela Mariniello vive e lavora tra Napoli e Milano. La sua è una fotografia da sempre tesa tra esigenze espressive e richiami sociali, particolarmente attenta alla trasformazione del paesaggio urbano e al rapporto tra l’uomo, gli oggetti del suo quotidiano e i luoghi che abita.

 

Galleria

Info: 081 5635188

info@pigrecoemme.com

Incontro con la fotografa e regista iraniana Maryam Raz

Continuano le iniziative dedicate al Fotogiornalismo dalla Pigrecoemme.
Dopo l’inaugurazione di “Storie in tre scatti”, la mostra al Portanova Cafè (Piazza Portanova 8), visitabile fino al 27 aprile, e  la lezione aperta a tutti di introduzione al Fotogiornalismo a cura di Luca Sorbo dello scorso 13 aprile, è ora la volta di un incontro con la fotografa e regista iraniana Maryam Raz.

L’appuntamento gratuito è per mercoledì 17 aprile, dalle ore 16,30 alle 19,00, alla sede di Pigrecoemme in Piazza Portanova 11.

L’incontro

Maryam Raz, una delle giovani artiste persiane più interessanti dell’ultima generazione, parlerà delle potenzialità del racconto fotografico, in relazione al linguaggio cinematografico e presenterà il suo più recente lavoro fotografico, realizzato in questi mesi a Teheran.

L’artista

Maryam Raz ha ottenuto un master in Cinema Studies dall’Università di Tehran ed è in procinto di seguire un MFA alla San Francisco State University. Attualmente vive e lavora a Napoli, dove ha studiato fotografia all’Accademia di Belle arti.

Regista di diversi corti con una forte connotazione sperimentale, tra cui “Paura e tremore” (2003) e “Solo” (2007), e di documentari – “Salvare ciò che è possibile dal passato” (2006); “Fare il pendolare (2009), Maryam Raz è poi approdata lo scorso anno, al lungometraggio con “Orchestrazione”, documentario sull’esperienza dell’orchestra di San Giovanni a Teduccio.

Dal punto di vista della ricerca teorica, Raz si occupa dei rapporti tra cinema e fotografia. Artisticamente è attualmente impegnata su due progetti: un fotoracconto tratto da “La mite” di Dostoevskij e un portfolio dedicato all’Iran, sua terra natale: “Lo sguardo distorto del testimone”.