Il 20 e 21 gennaio, workshop di Regia a cura di Stefano Incerti

Giovedì 20 e venerdì 21 gennaio (ore 11.00 – 18.00) il regista e sceneggiatore Stefano Incerti darà vita ad un intenso workshop di Regia cinematografica alla scuola di cinema Pigrecoemme.
È un ritorno, quello di Incerti alla Pigrecoemme, di cui siamo particolarmente contenti, convinti come siamo che nella ventennale esperienza cinematografica del regista napoletano risieda una delle ricerche espressive più interessanti della Settima arte italiana degli ultimi anni. E in questo convincimento, se ce ne fosse mai bisogno, siamo in ottima compagnia, se è vero che uno come Roberto Escobar – uno dei più intransigenti e raffinati critici italiani – dalle pagine del domenicale del Sole 24 ore, da tempo parla di Incerti come di un talento puro.
Basti pensare al recente Gorbaciof (con la maschera di un cupo Toni Servillo, quanto mai illuminato), che, in un sol colpo, tiene insieme un impianto narrativo lontano mille leghe da qualsiasi retorica sui luoghi oscuri di Napoli e delle sue tragicomiche figure (cosa che pure in giro abbonda), con un gusto della citazione cinéphile, lontana però da ogni ridondante tentazione postmodernista, che in tanto cinema italiano contemporaneo, orribilmente derivativo, è invece incensato da troppa critica.
A ben vedere, il progetto artistico di Incerti ha una sua evidente coerenza, sia estetica sia politica, sin dagli esordi, professando, già lì, un’idea di cinema prima di tutto come lavoro di indagine su uomini e donne di mondi – come dire? – perennemente marginali (i suoi eroi sono, in un certo senso, prima di tutto, estranei e straniati testimoni se non quando apertamente cronisti e spettatori della realtà o, in una parola, kafkiani verificatori!). Cinema come strumento etico che dà centralità al periferico, allora, lustro all’oscuro, voce e faccia a chi voce e faccia non può avere, ma non con gli ormai manieristici quindici minuti warholiani, bensì con la dignità e la complessità che il racconto delle ragioni dei vinti sempre merita.

Dopo alcune esperienze in super 8, Incerti dà il via a una serie di interessanti collaborazioni, tra cui quelle con Enzo De Caro, per il quale sarà aiuto regista in Io Peter Pan (1989) e Ladri di futuro, (1990), Pappi Corsicato, Francesco Calogero per Nessuno (1992), ma soprattutto con Mario Martone, per il quale sarà produttore esecutivo per Morte di un matematico napoletano (1992) e aiuto regista per uno dei punti di svolta dell’immaginario estetico tardo-novecentesco di Napoli, Rasoi (1993), nonché assistente nella messa in scena del Riccardo II di Shakespeare.
Del 1995 è l’esordio alla regia con il suo primo lungometraggio Il verificatore, storia dell’amore vano di Crescenzio, tragico controllore dei contatori per l’azienda locale del gas, che frutta ad Incerti un David di Donatello come miglior regista esordiente. Ed è un esordio di grande fascino, che ha il sapore delle migliori pagine di Ernesto Sabato (realismo e follia al servizio di personaggi che ti trapanano il cuore) e un primo tentativo, già riuscito, di dar corpo ad una Napoli personalissima, limitrofa e livida, bigia e sublime.
In seguito firma l’episodio Il diavolo in bottiglia nel film collettivo (e grande occasione mancata) I vesuviani (1997), cui segue Prima del tramonto (1999), vicenda shakespeariana di un immigrato maghrebino che, costretto a sposare la figlia del boss per il quale lavora, manda tutto a rotoli per l’amore di una sua conterranea. Il 2003 vede l’uscita di La vita come viene con Stefania Sandrelli. Interessante, ma forse soffocato da un impianto troppo altmaniano, il film intreccia volti, vicende e derive di diversi personaggi nell’arco di un fine settimana strano, come solo il destino sa esserlo. È poi la volta di Stessa rabbia, stessa primavera, interessante e appassionato documentario sul film Buongiorno notte (2003) di Marco Bellocchio (e quanto il rigore del cinema di Bellocchio abbia saputo informare quello di Incerti sarebbe più di un esercizio di stile tentare prima o poi di abbozzare). L’uomo di vetro (2007) – incrocio sapiente di temi sociali e storici con il tormento personale e interiore del protagonista, –  è la storia del dramma (in cui si specchia pirandellianamente, intero, il nostro Paese) di Leuccio Vitale, primo, tragico pentito di mafia. Segue un altro grande (e poco compreso) film: Complici del silenzio (2009), che racconta, con un intenso Alessio Boni, l’Argentina dei Mondiali di calcio del ’78 al giogo della dittatura militare. Infine, il recente Gorbaciof (2010), scritto con Diego De Silva. Presentato fuori concorso alla mostra del cinema di Venezia, e con grande successo a Montreal, il film ha partecipato poi, in concorso, al Festival del cinema di Madrid lo scorso dicembre riscuotendo grande attenzione. Gorbaciof è un livido e duro spaccato della “Chinatown napoletana” (gioco di scatole cinesi di mondi piccoli e limitrofi in mondi e cuori piccoli e limitrofi…) in cui Marino Pacileo (il Servillo più tragico e amaro mai apparso sullo schermo), cassiere del carcere di Poggioreale e abbrutito dalla dipendenza dal gioco, immagina, con l’amore negli occhi, di poter puntare tutto su un finale diverso del suo destino di sconfitto. Ma ancora una volta nel cinema di Incerti, – il destino è baro. E terribile.

Il seminario di Stefano Incerti è a numero chiuso. Per maggiori informazioni si può chiamare allo 081 5635188, oppure scrivere a: corsi@pigrecoemme.com

(Si ringrazia Raffaella Lanzuise per la collaborazione)

Riprende The Others su Gt Channel

Toni D'Angelo con il padre Nino sul set del suo primo film Una notte.

Dopo la messa in onda della puntata pilota con Gaetano Di Vaio e Fabio Gargano, torna The Others in Tv su Gt Channel. Mercoledì 12 gennaio alle ore 22,45 andrà in onda la seconda puntata con ospite in studio Toni D’Angelo di cui vedremo immagini tratte dai suoi lavori Una notte (primo lungometraggio da lui diretto), Poeti ed in chiusura il cortometraggio d’esordio Bukowski, Casoria. Se doveste perderla, potrete recuperarla in replica Venerdì 14 alle ore 23,50 circa e Domenica 16 alle 23 circa. Vi ricordiamo che ora Gt Channel è sul canale 667 del Digitale terrestre e lo trovate indicato nella lista canali come Ntv Music.

La Belle, la Bête e il vincitore del concorso…

Molti di voi lo sanno: Pigrecoemme, dal 6 al 10 dicembre scorso,  ha collaborato alla rassegna I maestri del cinema francese – un ciclo di film sul fantastico a cura dell’Institut Français de Naples Le Grenoble – che ha riscosso una grande successo.
Nell’occasione la nostra Scuola di cinema aveva promosso una competizione critica che metteva in palio un corso a scelta tra quelli, in partenza il 24 gennaio, di Regia, Sceneggiatura o Analisi e critica del film. Il gioco era semplice: recensire uno o più film a scelta tra quelli in rassegna e inviarci l’articolo.
La risposta del pubblico è stata decisamente interessante, con undici recensioni pervenuteci, tutte interessanti e piene di spunti, che abbiamo avuto il piacere di leggere e di analizzare. Molte si sono concetrate sul film di Jean Cocteau La Belle et la Bête. Ed è proprio una suggestiva analisi del capolavoro fantastico del ’46, che, a insindacabile giudizio dei docenti di Pigrecoemme, si è aggiudicata la vittoria finale. L’ha firmata Alessandro Stile e potete leggerla, sulle pagine online della nostra rivista di approfondimento cinematografico The Others, a questo link.
A questo punto non ci resta che salutare con affetto tutti coloro che hanno mostrato interesse per la nostra iniziativa, ai quali vanno i nostri più sinceri ringraziamenti.

Su Gt Channel l’omaggio di Pigrecoemme e The Others a Blake Edwards

4 gennaio ore 23,40: Midnight Movies, la costola del The Others televisivo, omaggerà lo scomparso Blake Edwards con la messa in onda di La pantera rosa. Niente di nuovo, direte voi. Lo ha fatto Sky, lo farà La7. Certo, ma loro non hanno Rosario Gallone (già immagino quelli tra di voi che commenteranno “buon per loro” e sappiate che ho appuntato i vostri nomi nel mio libro nero) che introdurrà il film e che coglierà l’occasione vieppiù per una breve riflessione sulla filmografia di Edwards e sul valore dirompente che ebbe nella commedia classica hollywoodiana. Già che ci siamo rendiamo noto anche che Gt Channel ha cambiato frequenza. Ora è sul canale 667 del Digitale Terrestre e nella lista canali lo trovate segnalato come NTV Music. L’omaggio a Edwards verrà replicato il 5 gennaio in prima serata. A gennaio, poi, comincerà la programmazione regolare di The Others. Già siamo in grado di annunciarvi una puntata in compagnia di Toni D’Angelo, figlio di Nino, e regista indipendente tra i più interessanti della nuova generazione (suo Una notte) ed un’altra che vedrà come ospite Rocco Marra, direttore della fotografia di Una Notte e di Focaccia Blues di Nico Cirasola. Vi aspettiamo.

Non perdete “L’uomo di vetro”, stasera su Rai Tre

No, non perdetelo, perché L’uomo di vetro di  Stefano Incerti (che terrà un seminario presso la scuola di cinema Pigrecoemme ill 20 ed il 21 gennaio) è un film che concentra in sé il meglio del cinema Italiano degli ultimi anni. A recitare la parte di Leonardo Vitale, il primo “pentito di mafia”, un eccezionale David Coco accompagnato da un cast d’eccellenza: Tony Sperandeo, Ninni Bruschetta e Anna Bonaiuto. Alla sceneggiatura una delle più brillanti penne del cinema italiano, Heidrun Schleef. Alla fotografia Pasquale Mari, già responsabile della luministica di almeno tre dei capolavori italiani degli ultimi anni (Buongiorno, notteIl regista di matrimoniL’ora di religione). La scenografia è firmata da Renato Lori, anch’egli docente presso Pigrecoemme.

Non perdetelo, perché L’uomo di vetro (distribuito malissimo alla sua uscita nelle sale) è, a partire dal tema di cui tratta per arrivare al rigore della messa in scena, un film profondamente morale, onesto ed importante che indica una strada oggi più che necessaria per il nostro cinema: quella dell’impegno civile. Una strada che Stefano Incerti, poi, continuerà a percorrere col successivo e bellissimo Complici del silenzio.

L’uomo di vetro, venerdì 17 dicembre, ore 21.05, Rai Tre.

La mostra Fantastico napoletano, al Grenoble fino al 22 dicembre

Chiusa la rassegna sul cinema fantastico, vi ricordo che, al Grenoble – l’Istituto di studi francesi di Via Crispi 86 a Napoli –  la mostra fotografica “Fantastico napoletano” può essere visitata fino al prossimo 22 dicembre (dal lunedì al venerdì, 9-13,30 e 15-18,30).
Sarà pure poco elegante dirselo da soli, ma l’esposizione, che vedeva impegnati sedici fotografi – studenti dei corsi di Fotografia di Pigrecoemme e alcuni tra i più interessanti fotografi della nuova scena napoletana – è stata accolta con grande partecipazione dal pubblico e dalla stampa. In tal senso, vogliamo ringraziare in particolar modo Alessandro Chetta del Corriere del Mezzogiorno online, Ilaria Urbani di Repubblica e Paola De Ciuceis del Mattino (se volete leggere l’articolo sul quotidiano napoletano sul web, bisogna che vi registriate), per l’attenzione e le belle parole che hanno voluto riservare alla nostra iniziativa.
Inoltre, se avete voglia di approfondire un po’ di suggestioni e di spunti di riflessione sui film passati in rassegna e, va da sé, sulla mostra, vi segnalo che, sulle pagine di The Others Magazine, la rivista di approfondimento online di Pigrecoemme (ora anche in TV), potrete leggere un bell’articolo di Alessandro Cenni, giovane e interessante critico, che, tra l’altro, abbiamo avuto il piacere di avere come studente dei nostri corsi di Analisi del film e di Scrittura per la televisione (scusate la digressione, ma a proposito di quest’ultimo corso mi sembra utile informarvi che il 21 gennaio parte di nuovo, confermando la collaborazione con Fabrizio Cestaro, e allargando la squadra dei docenti ad altri importanti professionisti del settore, tra cui Benedetta Fabbri (producer Publispei) e Cristina Pittalis (broadcaster Mediaset). Insieme ai curatori dei corsi di Pigrecoemme, chiudono la squadra degli insegnanti: Anna Coluccino (sceneggiatrice e coordinatrice del corso), Claudio Grimaldi (sceneggiatore e casting director), il giornalista e critico Diego Del Pozzo, il direttore della Film Commission Regione Campania Maurizio Gemma e il regista RAI Antonio Mauriello).
Infine, ultimi, doverosi ringraziamenti a Senny Rapoport, uno dei fotografi in mostra, che, per Pigrecoemme, sta preparando un breve lavoro video sull’evento e, ultimo ma non ultimo, a Manuel Scholz, ex studente del nostro corso di Cinema, autore, in questo caso, della breve, “godardiana” 🙂 clip sul vernissage dello scorso 6 dicembre, che potete vedere qui sopra.