Pigrecoemme partner culturale del I Miglio D’Oro FilmFestival

17- 18- 19 dicembre 2010
Portici (NA), Teatro “E. De Filippo”,  C.so Umberto I

Ancora un’occasione per noi di Pigrecoemme di incoraggiare chi, giovane o meno, cerca di alimentare l’offerta culturale di una città e di una Provincia che ne hanno davvero bisogno: Il “Miglio D’oro Film Festival” è la prima rassegna di cinematografia indipendente e fotografia mai realizzata nella città di Portici. Il progetto si fonda su una collaborazione scaturita tra il “Forum dei Giovani” di Portici, organo che idea e crea in piena sinergia con l’Assessorato alle Politiche Giovanili , insieme a Davide Borrelli, responsabile del progetto in seno al Forum dei Giovani nonché direttore amministrativo del festival e Giovanni Mazzitelli, regista autoctono e curatore artistico della rassegna.

Ad animare l’iniziativa, il desiderio di offrire alla cittadinanza e all’intero pubblico di fruitori l’occasione per scoprire, coltivare ed approfondire la conoscenza di una delle forme di cinematografia più interessanti ma spesso meno esposte: il cortometraggio. Il bando è aperto a tutti i registi ed i fotografi che abbiano compiuto almeno 16 anni di età, ed è stato esteso a livello internazionale. I partecipanti concorrono con una massimo di 2 corti ciascuno.

Tra tutti i lavori pervenuti, verranno scelti circa venti cortometraggi, che saranno proiettati durante i tre appuntamenti serali e tra i quali saranno scelti i vincitori dei premi di categoria che una giuria mista, presieduta da Antonio Cola e costituita da esperti e dai rappresentanti del Forum, consegnerà nella serata di chiusura.

La stessa giuria, in sinergia col pubblico, valuterà le foto esposte in mostra durante la rassegna e in lizza per il premio “Occhio al Cinema”. Ad accompagnare la proiezione dei corti e il dibattito che ne seguirà ci saranno ospiti illustri come il critico cinematografico Valerio Caprara, il presidente dell’ANSA Mario Zaccaria e Pasquale Renza. Inoltre, proietteranno i loro lavori emblematici Antonio Cola, presidente della Giuria, e Marcello Sannino, regista porticese vincitore del “Torino Film Festival” 2009. La rassegna si concluderà domenica 19 dicembre con la proclamazione dei premi e la proiezione del “Miglior Cortometraggio”.

Il finissage avrà luogo intorno alle 22 al “Fabric Hostel” in Vico dei Nastri, dove registi, ospiti e pubblico avranno modo di interagire e continuare a dibattere in un’atmosfera più familiare. Ciò che anima il festival è l’assoluto desiderio di proporre, in un’ottica democratica e vicina agli spettatori, un’offerta cinematografica valida ma spesso poco nota perché oscurata dalle grandi produzioni e dalla poca dimestichezza del pubblico con il “formato breve” su celluloide.

Proprio perché “giovane” e alla sua prima edizione, il MDFF ha cercato il consenso e la presenza di guide d’eccellenza, facendosi affiancare dall’ autorità del “Giffoni Film Festival” e dell’ “Acque Dolci Film festival”, partner culturali della rassegna. PORTICI, CITTA’ D’ARTE.

Portici è da secoli una cittadina di cultura e d’arte: residenza estiva dei Borbone sin dal ‘600, capolinea a Pietrarsa della prima tratta ferroviaria in partenza da Napoli , sede della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” e del Centro di Ricerca per le Energie Alternative ENEA, Portici lega il suo nome ormai da anni ad una nota manifestazione musicale e teatrale quale il “Mozart Box”, oltre che al progetto di Cineforum realizzato presso il “Cinema Teatro Roma” e curato da Ciccio Capozzi e Paola Acampa.

E’ in continuità con un’identità così ricca e variegata, e in dialogo con un passato fervido e aureo, che i giovani odierni propongono il “MDFF”, fiduciosi che il pubblico accoglierà ed amerà il primo esperimento in materia di cinema indipendente, che si spera inauguri un’abitudine.
www.migliodorofilmfestival.it

FANTASTICO NAPOLETANO. AL GRENOBLE, UNA MOSTRA FOTOGRAFICA DI PIGRECOEMME

Si inaugura lunedì 6 dicembre 2010 alle ore 18, nelle sale dell’Institut Français de Naples Le Grenoble (a Napoli, in Via Crispi, 86), l’esposizione fotografica Fantastico napoletano.

La mostra, a cura della Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme, presenta quaranta scatti di sedici autori – allievi dei corsi di Fotografia di Pigrecoemme e alcuni tra i più interessanti giovani fotografi napoletani – impegnati in un’affascinante indagine sulle tracce del genere fantastico a Napoli.
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile fino al 22 dicembre (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18,30).

Una mostra sul fantastico a Napoli, oggi. Come dire?, munacielli vs. munnezza
Una mostra sulle presenze a Napoli del fantastico – genere, per definizione, diviso tra reale e irreale, che, nelle parole del critico cinematografico francese René Prédal, è sempre ciò che “turba e sovente inquieta” – è una sorta di tautologia. Perché Napoli – proverbialmente chimerica e multiforme, sospesa eternamente  tra il nero lugubre della pietra lavica e la luce porosa del tufo, in bilico costante sulla soglia sottile tra il sogno e il tonfo – è probabilmente il posto perfetto attraverso cui narrare le incertezze della percezione, le figurazioni misteriose della fantasia, l’ombra dell’onirico, lo scorcio umbratile dell’altrove… E quale luogo meglio di Napoli (città pur sempre fondata da una sirena, no?), potrebbe metaforicamente dirci di quanto la dissolvenza tra certo e incerto, tra reale e immaginario, parli infondo, e senza neppure dover scomodare Freud, sempre di ognuno di noi? In tal senso, il fantastico si rivelerebbe come un tratto identitario di sconcertante chiarezza.
Eppure, sarà poi possibile, dopo la pecora Dolly e le mirabilie attuali e prossime venture dell’ingegneria genetica, parlare di fantastico?
Romolo Runcini, uno dei maggiori studiosi del genere, ci insegna come il fantastico sia un’esperienza che, paradossalmente, eluda ogni altra memoria esperienziale, sia, cioè, un atto sempre nuovo e perturbante, che, in questa unicità ontologica, sarebbe “pericolosamente vicina al Sacro”.
Se così fosse significherebbe che il fantastico (e l’esperienza del Sacro) non avrebbe mai valenza etogenetica (e se fosse così, la dottrina salvifica dell’Exemplum che fine mai farebbe?), avendo i crismi, ogni volta, della rivelazione. E le chimere, i mostri, le ombre, i fantasmi, le belle ‘mbriane, le janare, i munacielli, tutti i miti, insomma, e le leggende (di cui evidentemente Napoli è pur pregna), sarebbero, prima che dato antropologico e genii loci, figure dello sconcerto e della meraviglia (cioè del Sublime), anfratti e pieghe del reale, sì, ma dove ognuno di noi si svelerebbe, come bambini, nascondendosi. In uno sguardo sempre vergine e stupito. Ovvero in un’eterna “prima volta”. Ma non è forse vero che, alfine, ogni rivelazione ha in sé una rivoluzione?

Rivoluzione? Certo, annosa e mai risolta è la questione se il ricorso al fantastico sia fuga dalla realtà oppure sguardo alternativo sul mondo: gesto di rinuncia o estremo affondo politico nella ricerca di uno spazio sociale ideale?
Mai come ora un tale discorso si fa urgente, e basti riflettere sul fatto che pure questa semplice mostra sul fantastico cade in un momento in cui Napoli è colta, ancora una volta – stravolta dall’ormai mitica monnezza (anzi mitologica, a questo punto, visto che è una vera e propria idra inespugnabile e immortale), in un frangente di ingiustificabile e mortificante agonia (e taciamo dei crolli pompeiani).
Com’è possibile, ci potremmo chiedere tutti, concentrarsi sugli incerti confini del sogno e delle chimere dell’altromondo quando, intorno a noi, sembra tanto prossimo il collasso di questo mondo?

Certo non è compito nostro rispondere al quesito e sciogliere così l’arcano, ma ci si permetta, indegnamente, di avanzare un contributo alla discussione alla maniera del John Cage delle sue mitiche conferenze degli anni sessanta, ovvero rispondendo alla domanda senza una risposta, ma con una domanda nuova di zecca: e se l’esplorazione dell’altromondo non fosse, invece, l’unico modo col quale scoprire davvero – come pur auspicato dal pensiero politico più radicale di certa nostra contemporaneità – che “un altro mondo è possibile”? Se, cioè, nell’altrove si potesse davvero scorgere l’altro, non in quanto nemico-diverso-da-me, ma l’ospite, che proprio in quanto diverso da me, come insegna Alcesti, mi dia identità? E, a questo punto, pure dietro al fantastico, potremmo essere certi di trovare, non più i clangori dispotici di un brave new world, ma un mondo veramente nuovo. O meglio, la luce, se non della rivoluzione, almeno di una rivoluzione. (Corrado Morra)

Un particolare rinrgraziamento va a Fabrice Morio, direttore di fresca nomina del Grenoble, per la sensibilità e l’attenzione con cui ha accolto il nostro progetto, e a cui vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro, e ai sedici fotografi in mostra che, in tempi strettissimi, e con contagiosoentusiasmo, hanno permesso che quest’esposizione fosse messa in piedi: Silvia Bellio, Silvia Cappiello, Sabrina Cirillo, Gabriele De Ruggero, Peppe Esposito, Luciana Gagliardi, Sabrina Iorio, Fabia Lonz, Serena Mastroserio, Alberto Mazzarino, Daniela Persico, Senny Rapoport, Daniele Rippa, Pepe Russo, Roberto Russo e Paolo Visone.

CINEMA FANTASTICO? FANTASTICO! E COL GRENOBLE, VINCI UN CORSO DI CINEMA ALLA PIGRECOEMME

Nell’ambito della rassegna I maestri del cinema francese – ciclo di film sul fantastico a cura dell’Institut Français de Naples Le Grenoble –, la Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli presenta la mostra fotografica Fantastico napoletano, quaranta sorprendenti scatti di allievi dei nostri corsi di Fotografia e di alcuni dei più interessanti fotografi napoletani.
L’inaugurazione, al Grenoble, a Napoli, in Via Crispi 86, è lunedì 6 dicembre alle 18 e sarà visitabile, dal lunedì al venerdì (dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18,30), fino a mercoledì 22 dicembre.

Ma la rassegna (al Grenoble nei giorni 6, 7, 9 e 10 dicembre, ad ingresso gratuito) è anche l’occasione per aggiudicarsi, attraverso un concorso aperto a tutti, un corso completamente gratuito a scelta tra quelli di Regia, Sceneggiatura o Analisi e critica del film della Scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli.
Partecipare è semplicissimo: basta andare ad una delle proiezioni della rassegna al Grenoble (in fondo, trovate il programma completo) e registrarsi al concorso lasciando, ad un addetto di Pigrecoemme, i propri dati. Quindi, una volta visto il film, non resterà altro che scrivere una recensione personale della pellicola (sono sufficienti poche righe, ma ben accette sono evidentemente anche analisi più articolate) e spedirle, entro mercoledì 22 dicembre, all’indirizzo di posta elettronica corsi@pigrecoemme.com
Si può partecipare inviando recensioni di uno o più film della rassegna. Tra tutte le recensioni pervenute, i docenti della Scuola Pigrecoemme ne sceglieranno una, che sarà pubblicata sulla rivista di critica cinematografica online The Others, a cui andrà un corso completo, a scelta del vincitore, tra quelli di Regia, Sceneggiatura e Analisi e critica del film, che si svolgeranno da lunedì 24 gennaio 2011.
Un’ultima cosa: visto il clima natalizio in cui cade l’iniziativa, abbiamo pensato bene di permettere al vincitore di poter eventualmente a sua volta regalare il corso che si è aggiudicato ad un’altra persona a sua scelta.

Ecco, nello specifico, i giorni e gli orari in cui, presso gli spazi del Grenoble (e prima della visione dei film gratuiti), ci si potrà registrare al concorso di Pigrecoemme.

Lunedì 6 dicembre: dalle ore 18 alle 21.
Martedì 7 dicembre: dalle ore 18 alle 19.
Giovedì 9 dicembre: dalle ore 18 alle 19.
Venerdì 10 dicembre: dalle ore 18 alle 21.

Di seguito, i dettagli della rassegna.

IL PROGRAMMA
(Gli eventi – le proiezioni dei film, la mostra fotografica, gli incontri – sono ad ingresso libero e si terranno, tutti, presso l’Institut Français de Naples Le Grenoble, a Napoli, in Via Crispi, 86)

Lunedì 6 dicembre
Ore 18: Inaugurazione della mostra fotografica Fantastico napoletano, a cura della Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme. Espongono: Silvia Bellio, Silvia Cappiello, Sabrina Cirillo, Gabriele De Ruggero, Peppe Esposito, Luciana Gagliardi, Sabrina Iorio, Fabia Lonz, Serena Mastroserio, Alberto Mazzarino, Daniela Persico, Senny Rapoport, Daniele Rippa, Pepe Russo, Roberto Russo, PaoloVisone.

Ore 19: Presentazione del libro L’invention d’un genre – le cinéma fantastique français di Frédéric Gimello-Mesplomb. Sarà presente l’autore.

Ore 21: Proiezione in pellicola del film di Alfred Machin, La manoir de la peur (1924, col.. Le didascalie in francese saranno tradotte in simultanea in italiano). Accompagnamento musicale dal vivo dell’orchestra del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.

Martedì 7 dicembre
Ore 19: Proiezione in pellicola del film di Jean Cocteau, La Belle et la Bête (1946, b/n).

Giovedì 9 dicembre
Ore 19: Proiezione in pellicola del film di Marcel L’Herbier, La Nuit fantastique (1942, b/n., in lingua originale con sottotitoli in inglese).

Venerdì 10 dicembre “Soirée cinéma!
Ore 19: Proiezione in pellicola del film di animazione di René Laloux, La Planete sauvage, sceneggiato con Roland Topor (1973, col., in lingua originale con sottotitoli in inglese).

Ore 20,15: Pausa culinaria fantastica! Serata speciale, tutta dedicata al cinema e al fantastico. In tal senso, il contributo degli spettatori consisterà nel portare un piatto – dolce o salato, è lo stesso – ispirato, per gusto, colore, forma, particolarità degli ingredienti, alla cultura fantastica. Il piatto, che sarà battezzato con il nome del suo inventore, sarà condiviso tra tutti gli spettatori, tra il primo e il secondo film della serata.

Ore 21,15: Proiezione in pellicola del film di Luc Besson, Le dernier combat (1983, col.).

Ore 23: Proiezione in pellicola del film di Robin Campillo, Les revenants (2003, col., in lingua originale con sottotitoli in inglese).

Insomma, ve ne sarete resi conto: curata da Fabrice Morio, direttore di fresca nomina del prestigioso Istituto francese, questa rassegna sul fantastico è decisamente interessante. Rivolta agli appassionati del genere, ai cinefili più ortodossi, ma anche ai semplici curiosi, l’iniziativa, infatti, mette insieme un piccolo ciclo di film – rigorosamente proiettati in 35 mm –, di fama proverbiale (bastino La Belle et la Bête, capolavoro assoluto, sospeso tra fantasia e melo, o l’animazione “politica” de La Planete sauvage co-sceneggiato dal grande Roland Topor), con titoli tutti da scoprire (o riscoprire), tra i quali l’angosciante muto di Alfred Machin, La manoir de la peur, il classico La Nuit fantastique e film interessantissimi, e poco visti in Italia, tra cui Le dernier combat (un Besson à la Saramago, in cui si immagina che gli uomini non abbiano più la parola) e Les revenants di Robin Campillo, che presenta un’inquietante scenario: l’inspiegabile ritorno in vita di migliaia di defunti! E tutto questo, ad ingresso gratuito, e mica è poco…

Sessione extra di colloqui di selezione per il corso di recitazione cinematografica

Aperta una nuova finestra per colloqui di ammissione al corso di recitazione:

Martedì 23 novembre alle 15 si terranno altri colloqui di selezione.

E’ possibile che si formi anche una seconda classe.

Se non siete riusciti a venire oggi o avete letto tardi di questo corso, prenotatevi scrivendo a corsi@pigrecoemme.com, oggetto: “prenotazione secondo colloquio di ammissione recitazione”, ed indicando nome cognome e recapito telefonico.

Corso di recitazione cinematografica: pochi giorni ancora per prenotarsi

Restano ancora pochissimi giorni per prenotarsi al colloquio di ammissione al corso di recitazione cinematografica condotto, presso la nostra scuola di cinema, da Angelo Serio, Lucio Allocca e Cristina Florio.

Il colloquio si terrà il 20 novembre e per accedervi bisogna scrivere all’indirizzo email: corsi@pigrecoemme.com, indicando un recapito telefonico cui essere richiamati.

Si può anche telefonare allo 081 5635188.

Al momento del colloquio bisognerà consegnare un curriculum vitae e due fotografie (una del primo piano ed una della figura intera).

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Il corso di recitazione cinematografica si propone di condurre i partecipanti lungo un itinerario formativo che, partendo dalle basi della formazione attoriale e dall’analisi del testo, giunga al confronto con il personaggio e alla sua rappresentazione sul palcoscenico o di fronte ad un macchina da presa.
Scopo del corso di recitazione di Pigrecoemme è anche permettere agli allievi di cominciare a confrontarsi con le proprie capacità, a misurare le proprie attitudini e a muovere i primi passi nell’apprendimento della pratica attoriale.
Dopo una prima fase dedicata al training dell’attore attraverso lo studio della dizione, della voce, della respirazione e della consapevolezza corporea, si passerà ad affrontare le principali tecniche della recitazione cinematografica.
Durante i sette mesi del corso di recitazione (che terminerà a giugno) gli allievi saranno chiamati a partecipare, come attori, alle esercitazioni degli studenti del corso master in cinema
Al termine del corso di recitazione cinematografica alcuni allievi potrebbero, inoltre, essere scelti per recitare nel cortometraggio di fine anno della scuola di cinema Pigrecoemme.

Maggiori informazioni sul corso qui.

Radio Punto Nuovo intervista Corrado Morra

Pare che le emittenti radiofoniche campane ci abbiano preso gusto. Così, dopo Radio Club 91, anche Radio Punto Nuovo ha deciso di chiedere a Corrado Morra maggiori dettagli sulle prossime iniziative della Scuola di cinema Pigrecoemme. Così, nell’intervista che sarà trasmessa domani, martedì 16 novembre, alle ore 15,15 (le frequenze e molto altro ancora lo trovate qui: www.radiopuntonuovo.it), Corrado parlerà, tra le altre cose, del prossimo corso semestrale di cinema e dell’imminente corso di Recitazione cinematografica, condotto anche quest’anno da Lucio Allocca, Cristina Florio e Angelo Serio. A proposito, il corso parte il 30 novembre, ma è ancora  possibile prenotare un appuntamento per le selezioni, che si terranno sabato 20 novembre. Info e pronotazioni al numero 081 5635188.