Servizio RAI su ‘O Curt

Oggi, alle ore 15.00 la trasmissione Ne@polis di RAI 3, uno dei rari spazi del palinsesto nazionale in chiaro ad occuparsi di nuove tecnologie, di linguaggi e di comunicazione, ha dedicato un servizio a ‘O Curt, il festival del cortometraggio organizzato da Pigrecoemme per il Comune di Napoli. Potete vederlo cliccando qui. Il servizio su ‘O Curt inizia a 6’ e 29″. Ne@polis ha anche un blog. Il post su ‘O Curt è qui.

Grande successo al Grenoble ieri per ‘O CURT

Ok, ok, il titolo può sembrare autocelebrativo e sensazionalistico, ma cosa si può dire quando si attira tanto pubblico da non poterlo quasi ospitare in sala? Ieri sera, dalle 18.00 in poi sono state almeno cinquanta le persone che, pur di seguire il finale del festival, sono rimaste in piedi o accovacciate negli angoli della sala di proiezione del Grenoble (una vera e propria sala cinematografica d’altri tempi, per dimensioni ed atmosfera). E’ tornato Oreste Scalzone che, dopo l’improvvisata fatta venerdì per commentare Framm e Parole, il breve documentario su di lui diretto dal videomaker napoletano Raffaele Cascone. Hanno spopolato Massimo Andrei ed il cast del suo Cerasella che hanno intrattenuto il pubblico per quasi un’ora dopo la proiezione del film. e si è dibattuto sul tema sempre e sempre tristemente attuale delle morti sul lavoro con Maurizio Gibertini ed il suo ‘A Flobert.

Il concorso ha presentato, nel corso della kermesse opere di ottimo livello. Il mio cuore rimarrà per qualche giorno e per qualche anno con il piccolo capolavoro A bras le corp (menzione speciale) della bravissima e bellissima Katell Quillévéré, ma ricorderò anche il “malickiano” Homo Homini Lupus di Matteo Rovere con Filippo Timi, lo straniante e commovente Save The World (menzione speciale e premio assegnato dagli studenti della scuola di cinema Pigrecoemme e dei corsi della mediateca S. Sofia) di David Casals-Roma, ed il sagace La course nue di Benoit Forgeard.

Il primo premio è stato assegnato a Meridionali senza filtro di Michele Bia, un corto che mentre sembra voler celebrare il funerale degli stereotipi dell’italianità e della meridionalità ne fa i suoi ingredienti principali. Il premio a cura della CGIL Camera del lavoro metropolitana di Napoli ed assegnato dalla Mediateca S. Sofia al miglior film sul tema del lavoro è andato, invece,  a Il lavoro di Lorenzo De Nicola, che non ho potuto vedere per intero, ma che sembrava divertente.

Da parte mia posso solo augurarmi che il festival, così amato dai napoletani, possa crescere grazie a chi potrebbe farlo crescere. La nostra struttura organizzativa è ancora una volta riuscita ad ottenere il meglio che si potesse in termini di affluenza di pubblico e di attenzione mediatica, ma il settore del cortometraggio è ormai mutato rispetto a quando, più di dieci anni fa nacque ‘O Curt, ed ora si rende obbligatorio, a mio giudizio, rinnovare la formula, puntando su qualcosa di diverso da una lunga maratona di piccoli film.

Chiudo questo post poco aziendale e forse troppo personale salutando prima in ordine alfabetico Alessia Apicella e Brunella Bianchi che hanno lavorato con noi all’organizzazione del festival rendendosi indispensabili, poi la simpatica signora del Grenoble di cui ricorderò per sempre le squisite e divertentissime disquisizioni su “Come si organizza un bouffet” e su “Come ci si rapporta al proprio barman” ed infine tutti quegli autori che “…Questi non sono i miei colori” e che “… Questo non è il suono come l’ho mixato io” alcuni, ma solo alcuni, dei quali avevano ragione (capita).

P.S. Grandissimo, ma era “carta conosciuta” Ugo Gregoretti.
P.P.S. Ciao, Kaminakamo! Ciao Andrea!

‘O Curt – X edizione del festival del cortometraggio

Dal 6 al 9 febbraio a Napoli si rinnova l’appuntamento con ’O CURT Festival del cortometraggio, che quest’anno giunge al prestigioso traguardo della decima edizione.
La rassegna, a cura della Mediateca S. Sofia dell’Assessorato alle Politiche giovanili – Servizio Giovani in collaborazione con La Scuola di Cinema e Televisione Pigrecoemme di Napoli, si terrà come di consueto presso l’Institut Français de Naples Le Grenoble di Via Crispi e presso il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli di Via dei Mille. Ad entrambe le sedi l’ingresso è libero.

Ricco di eventi il programma che vede la presenza di numerosi artisti internazionali: presso la sede del Grenoble saranno 25 i titoli tra italiani e stranieri a contendersi il premio assegnato dalla giuria composta, per quest’edizione, dal regista e attore Massimo Andrei, dal critico e giornalista Alberto Castellano e dall’attrice Cristina Donadio.

Corposa la sezione Vetrina che presenta 39 titoli tutti di grande interesse.
Seguono la rassegna di cortometraggi prodotti dalle Scuole di cinema, una breve ma significativa rassegna di cortometraggi presentati dall’Associazione Dongfang e l’inedita sezione dedicataai documentari:Docurt.

Alle tematiche sociali sarà rivolto ampio spazio con la sezione Educationala cura dell’Associazione Il Cerriglio, e con il Workshop Espresso Corto diretto dal regista Rosario Gallone della Scuola di cinema e televisione Pigrecoemme che coinvolgerà in una frenetica sessione di regia cinematografica gli allievi delle scuole superiori.

Cliciak, la più importante mostra Italiana sui fotografi di scena, sarà, anche quest’anno, uno degli eventi della kermesse: in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena, e a cura di Antonio Maraldi la mostra delle foto in concorso sarà accompagnata da una personale dedicata a Huguette Ronald, la prima, e per anni unica, fotografa di scena degli anni ’50 e ’60 in Italia.

Da segnalare, inoltre, la presenza, il 7 febbraio al Grenoble, di un grande maestro del cinema italiano, Ugo Gregoretti che presenterà, in anteprima assoluta, Cinque anni dopo, film-inchiesta del 1968 perso e ritrovato solo di recente, e la pioneristica docu-fiction Apollon: una fabbrica occupata. Il 9 febbraio, invece, sarà la volta di un’altra anteprima nazionale, Cerasella film-documento di Massimo Andrei sulla figura della femminella.

Infine, al PAN di Via dei Mille, il 6 e il 9 febbraio sarà possibile assistere alle proiezioni della sezione Videoclip, curata da Freak Out Magazine, con una selezione di video di alcune delle più interessanti band del panorama musicale italiano, e ad una serie di cortometraggi di produzione spagnola e tedesca, tra le più attente, nell’attuale cinematografia europea, alla ricerca formale.
Nella stessa sede, il 7 febbraio, l’Associazione Donne in nero interverrà ad un incontro sulla pace al quale parteciperà anche il regista Vincenzo Mistretta, di cui sarà presentato Women in Black.

Per il programma ed altre info: http://www.ocurt.it/

‘O Curt è anche su MySpace: http://www.myspace.com/ocurt

Enel digital contest. Un video del nostro ex allievo Paolo Letizia è in concorso. Votatelo!

Vi invito a guardare e a votare il video “Giulia Scopre il Vento”, diretto da Paolo Letizia, ex allievo della Scuola di Cinema Pigrecoemme, e a votarlo per il concorso Enel Digital Contest.
Il video è al link http://www.enel.it/digitalcontest/sicure/vedi.asp?id=EDC07109
La registrazione al sito del concorso è un po’ macchinosa, ma dà la possibilità di vedere e votare molti video ben realizzati, oltre a quella di partecipare all’estrazione di tre premi:

Primo estratto:
MAC mini combo + Monitor 19” LCD LgIntel Core 2 Duo a 1,83GHz
GB di memoria
Disco rigido da 80GB
Monitor mod: TFT L194WS-SF

Secondo estratto:
iPod Video 80 GB
disco da 80 Gb
visualizza foto digitali
risoluzione schermo 320×240 pixel
durata batteria: 20 ore, durata batteria (riproduzione video): 6.5 ore
dimensioni 6.1×10.4×1.4 cm, peso 156 g.

Dal terzo al sesto estratto:
iPod Shuffle 1 GB
Lettore MP3 Flash
1GB, clip, jack auricolari, No Display

Ricordate: il video di Paolo è il numero 109 🙂

Quasi terminato il cortometraggio degli allievi 2006/2007 della Scuola di Cinema Pigrecoemme

scuola-di-cinema.backstage-3Con un po’ di ritardo (ma noi siamo pazienti) i ragazzi del corso 2006/2007 stanno terminando la postproduzione del cortometraggio con cui si chiudono abitualmente i nostri corsi sul cinema.
Seguendo questo link verso Flickr potrete vedere una piccola galleria di foto di scena. La location della scena in questione è uno splendido chiostro fornitoci per l’occasione dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e per la quale ringraziamo particolarmente la professoressa Maria D’Ambrosio. Il cortometraggio di fine anno è, ogni volta, interamente realizzato dagli allievi: loro è il soggetto, loro la sceneggiatura, loro la regia, loro il montaggio. Ovviamente tutto nasce da attività laboratoriali e tutto viene svolto sotto la guida dei docenti della scuola che, mentre i ragazzi formano la troupe, svolge il ruolo della produzione. A differenza di quanto si possa pensare, il cortometraggio di fine anno non è un premio alla vanità artistica degli allievi, né un saggio finale, ma uno dei momenti, tutti ugualmente importanti, del percorso didattico lungo il quale si snoda il corso della Scuola di Cinema Pigrecoemme. I meccanismi secondo i quali funzionano una vera troupe ed una produzione vengono affrontati, in questo momento del corso, con la stessa cura con la quale si affrontano, durante le lezioni in aula, le basi teoriche della regia, del montaggio, della sceneggiatura e, in generale, del linguaggio dell’audiovisivo.

Ok, direte voi, ma di cosa parla questo cortometraggio? Per ora vi dico solo che si intitola “Come svanisce il fumo”, che racconta di un bambino un po’ spaventato e che dalle foto di scena ho appena ricavato il primo wallpaper “ufficiale” di Pigrecoemme 🙂 .