Il settimo lungometraggio diretto da Stefano Incerti sta avendo una vita difficile: snobbato dai festival di Venezia e Roma, rimandato dalla distribuzione un po’ più a lungo del necessario e penalizzato da una promozione insicura, Neve rischia di passare inosservato e di non raggiungere il suo pubblico. Perché sì, questo film ha un suo pubblico ideale che, però, potrebbe non sapere di esserlo: è il pubblico che ama Kaurismaki, il cinema coreano, il cinema francese e in generale il cinema d’autore. Il pubblico che ama confrontarsi e scontrarsi con i film, quello che dell’esperienza in sala vuole essere anche parte attiva.