Sabato 14 gennaio: incontro fotografico con Cesare Accetta

Cesare Accetta

Sabato 14 gennaio 2017, dalle ore 16:30 alle ore 18:00, nell’ambito della rassegna Incontri fotografici, Cesare Accetta sarà ospite alla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli, per dar vita a un incontro in cui racconterà il suo entusiasmante percorso artistico e professionale come fotografo di scena, fotografo di ricerca, direttore della fotografia per il cinema e light designer per il teatro e per mostre d’arte. 

Come partecipare all’incontro

L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito e sarà presentato da Luca Sorbo, curatore dei corsi di Fotografia e di Fotogiornalismo della Pigrecoemme.
Prenotazioni e informazioni al numero 081 5635188.

Cesare Accetta

La carriera artistica di Cesare Accetta (classe 1954) è particolarmente interessante per chi oggi si occupa di fotografia. Radicata nella fotografia tradizionale, la ricerca di Accetta è infatti giunta, senza mai contraddirsi, in quegli obbligati territori contemporanei di sperimentazione in cui la distanza tra immagine fissa e immagine in movimento si è clamorosamente ridotta con il confluire in strumenti simili, se non nel medesimo strumento, della fotocamera e della cinepresa digitale.
Sono esemplari, in questo senso, la mostra “03-010” presentata a Capodimonte nel 2010 e l’opera in collezione permanente al Museo MADRE, “In Luce”: momenti in cui lo sguardo fotografico dell’artista rivela con veemenza il suo anelito al movimento e quindi alla necessità di rapportarsi al tempo, il quale, con la luce e lo spazio, è uno dei tre cardini attorno ai quali si muove l’investigazione dell’artista che, come è noto, non è solo fotografo, ma anche apprezzatissimo direttore della fotografia per il cinema.

Particolarmente degno di nota è il fatto che Accetta si inoltri con successo in questi territori armato solo di una formidabile padronanza del linguaggio espressivo della fotografia, senza fare affidamento sui prodigi tecnologici di cui si avvalgono – ottimamente – artisti come Bill Viola o Studio Azzurro e che però sono forse più passibili di inattesa obsolescenza.

Note Biografiche

Fin dagli anni Settanta Cesare Accetta (Napoli, 1954) applica la sua sperimentazione fotografica al teatro di ricerca, a Napoli e in Italia. E’ fotografo di scena per il Teatro Instabile di Napoli e collabora a lungo con i più importanti gruppi di avanguardia teatrale, tra cui Falso Movimento di Mario Martone, Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller, Teatro Studio di Caserta di Toni Servillo, Teatro di Laura Angiulli e Club Teatro di Remondi e Caporossi.


Dalla seconda metà degli anni Ottanta inizia a lavorare anche per il cinema. Ricordiamo nel 1992 per il film Morte di un matematico napoletano (1992) di Mario Martone, con cui lavora ancora nel 1995 per L’amore molesto. La sua ricerca lo conduce poi alla progettazione e realizzazione del disegno luci di spettacoli teatrali (a partire da L’uomo, la bestia e la virtù, diretto da Laura Angiulli, 1995) e alla direzione della fotografia in ambito cinematografico (I racconti di Vittoria, diretto da Antonietta De Lillo, 1995). Cura inoltre la fotografia delle riprese televisive degli spettacoli da lui seguiti come light designer. Tra questi Delirio amoroso (regia di Silvio Soldini) e Luparella (regia di Giuseppe Bertolucci).
La mostra personale al PAN | Palazzo delle Arti Napoli Dietro gli occhi, a cura di Maria Savarese – che prende il titolo dall’omonima performance da lui ideata con Alessandra D’Elia e Andrea Renzi, e musiche dei Bisca (Galleria Toledo, Napoli, 1992) – è un’appassionante racconto di vent’anni di teatro di ricerca a Napoli attraverso fotografie e video tratti dal suo archivio, dal 1976 al 1996.
Nel 2010 Accetta è al Museo di Capodimonte con la personale 03-010, titolo che si riferisce ai due anni, il 2003 e il 2010, in cui sono stati realizzati i tre lavori esposti.
Cura come lighting designer anche l’allestimento di mostre (Diego Velázquez al Museo di Capodimonte; Julian Schanbel alla Mostra d’Oltremare; Grande Opera Italiana a Castel Sant’Elmo; riallestimento alla Reggia di Caserta nel 2004 di Terrae Motus, oltre alle diverse mostre dedicate a Mimmo Paladino, con cui collabora anche in occasione del lungometraggio del 2006 Qujote e del cortometraggio del 2013 Labyrinthus), nonché di concerti e opere liriche (Royal Opera House di Londra, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Comunale di Modena, Teatro Ponchielli di Cremona, Festival Pucciniano).

Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti come direttore della fotografia per il cinema, fra cui la Grolla d’oro nel 2001, per Chimera (regia di Pappi Corsicato), l’Esposimetro d’oro nel 2002 per L’inverno (regia di Nina Di Majo), Ciak d’oro e Globo d’oro nel 2005 per Il resto di niente (regia di Antonietta De Lillo).
Nel 2014 vince il premio ANCT (Associazione nazionale critici teatrali) come lighting designer per il teatro.

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