Dal 6 al 10 luglio 2011 si terrà la quarta edizione del Faito Doc Festival, festival internazionale e tematico del documentario che quest’anno sarà dedicato all’identità.
Il festival prevede il concorso cinematografico internazionale, che propone la proiezione di 11 documentari lungometraggi e 9 cortometraggi provenienti da Belgio, Francia, Estonia, Israele,
Polonia, Italia, Bangladesh, Spagna, Iran e Finlandia.
Ricca anche la sezione non competitiva Campania DOC: 6 opere che toccano tematiche proprie del territorio campano.
Due i premi: quello “del pubblico” e un quello “Premio Miglior Documentario” assegnato da una giuria di professionisti, tra cui registi vincitori delle passate edizioni e ospiti illustri: Altugy Ilmaz (TR, giornalista Agos), Maurizio Del Bufalo (direttore di Cinema e Diritti), Sabrina Varani (direttore della fotografia), Salvatore Fronio (regista) e Maria Grazia Caso ( Mediterraneo Video Festival).
L’evento avrà quest’anno una doppia location: il Monte Faito – parco naturale sulla cima di una montagna che abbraccia il mare, la penisola sorrentina, il golfo di Napoli, il Vesuvio, le isole e la costiera amalfitana – e la Sala Multimediale nel Chiostro S.S. Trinità di Vico Equense, luogo ormai da tempo deputato per i principali eventi culturali e artistici del Comune, grazie alla sua bellezza, alla sua centralità ed alla sua posizione strategica.
La partecipazione di Pigrecoemme
Tra i partner del Faito Doc Festival anche la Scuola di cinema, televisone e fotografia Pigrecoemme di Napoli ai cui ex allievi, ormai professionisti dell’audiovisivo, è riservato uno spazio domenica 10 luglio, dalle 16,00 alle 18,30.
I documentari proiettati (Piazzale Funivia del Monte Faito) saranno Midnight Bingo (28′) di Antonio Longo e due lavori di Emanuele Vernillo: La città immaginata (9’48”) e Un buio perfetto (9’24”).
Longo, dopo aver realizzato l’importante Una storia invisibile, si occupa di un fenomeno al contempo bizzarro e tragico: il bingo clandestino organizzato a Napoli per proteggersi dalle morse, forse ben più pericolose, del bingo legale.
Vernillo investiga, con uno sguardo sospeso tra poesia e documentazione, il quotidiano, i sogni, la voglia di raccontarsi e di conoscere e le mille suggestioni di alcuni immigrati a Napoli.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.faitodocfestival.it