Oggetti. Siamo letteralmente circondati da oggetti: oggetti utili, oggetti inutili, cui a volte siamo indifferenti, e che altre volte amiamo fino a non riuscire a farne più a meno. Oggetti, che usiamo con disinvoltura e distacco, o che, letteralmente, ci condizionano la vita…
Provare a raccontare, questi oggetti, con la fotografia è la sfida di una mostra collettiva aperta agli allievi di Fotografia della Pigrecoemme, dal titolo L’oggetto che amo.
La mostra parte da una delle esercitazioni del modulo B del corso di Fotografia curato da Luca Sorbo, quella che chiede agli studenti di confrontarsi con l’oggetto che amano. Il presupposto, per un esercizio del genere, è la convinzione che, una volta acquisiti i rudimenti della tecnica e del linguaggio fotografico, provare a raccontare un oggetto importante della propria vita sia una prova di grande efficacia, perché la vera sfida di un aspirante autore è giusto quella di raccontare le proprie emozioni. E nel caso della fotografia, poi, le impronte di luce consentono di confrontarsi con l’oggetto del proprio interesse senza troppe mediazioni, cosa che fa sì che questa mostra si prefiguri come un’intrigante verifica, tecnica ed espressiva, per sondare lo stato dell’arte della nostra passione: la fotografia, appunto.
La mostra è aperta agli allievi e agli ex allievi dei corsi di Fotografia della Pigrecomme. Coloro che vorranno partecipare potranno farlo con un massimo di tre foto dello stesso oggetto, fotografato con un’uniformità di stile, nel formato massimo cm 40×50, stampate su carta fotografica e incollate su forex di 5 mm, con attaccaglie già pronte per appenderle alla parete.
Le foto dovranno pervenire alla sede di Napoli, alla Piazza Portanova 11 della Scuola di cinema Pigrecoemme e, in bassa risoluzione, all’indirizzo email: c.morra@pigrecoemme.com entro e non oltre mercoledì 16 settembre 2015, ma i partecipanti dovranno inviare la scheda di adesione almeno una settimana prima della scadenza, ossia entro e non oltre lunedì 7 settembre 2015.