Martedì 6 maggio, dalle ore 18,30 alle 20,30, nell’ambito della rassegna Incontri fotografici, Gianni Fiorito sarà alla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli per vita a un incontro aperto in cui racconterà il suo esemplare ed avvincente percorso artistico che scorre, grazie a una costante e fruttuosa contaminazione, tra fotoreportage, ricerca estetica e cinema.
Gianni Fiorito – fotogiornalista particolarmente attento alle valenze sociali oltre che narrative del mezzo – è anche uno dei principali fotografi di scena europei. Tra i suoi lavori, straordinario e di forte impatto emotivo è sicuramente quello per il regista Paolo Sorrentino, un sodalizio che dura da anni e che l’ha portato a raccontare fotograficamente i set de Il divo, This Must Be the Place e, soprattutto, quello de La grande bellezza, premio Oscar come miglior film straniero 2014, diventato, per l’editore Feltrinelli, anche un libro fotografico di successo: “La grande bellezza. Diario di un film”.
Il genio di Gianni Fiorito è quello di trovare, come solo i grandi fotografi sanno fare, in un evento sempre “il momento”, quel preciso istante in grado di riverberare la capacità narrativa di un’immagine, di una scena, costruendone, contemporaneamente, l’aura iconica.
L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito e sarà presentato da Luca Sorbo, curatore dei corsi di Fotografia e di Fotogiornalismo della Pigrecoemme.
Prenotazioni e info al numero 081 5635188.
L’autore
Gianni Fiorito vive e lavora a Napoli. Fotogiornalista da sempre impegnato in un’accorata narrazione della complessa realtà napoletana, dal 1999 si dedica con particolare attenzione all’attività di fotografo di scena lavorando su numerosi set, tra cui quelli dei film: Il divo (2008), This Must Be the Place (2011) e La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino; Fuoco su di me (2005) di Lamberto Lambertini con un eccezionale Omar Sharif; Gorbaciof (2010) di Stefano Incerti; Passione (2010) di John Turturro; il campione d’incassi Benvenuti al Sud (2010) di Luca Miniero e La kryptonite nella borsa (2011) di Ivan Cotroneo.