Il
cinema, sebbene nato come fenomeno circense, ha presto cominciato
ad assolvere alla funzione di raccontare i nostri miti collettivi;
di individuare l'habitat comune del pubblico occidentale. Tale
responsabilità si è però sempre più diluita,
passando, a mano a mano, dal racconto delle grandi storie a
quello di eventi minimali, se non al racconto di se stesso.
Il cinema, insomma, seguendo il tracciato della epistemologia
moderna, si è fatto "pensiero debole", ovvero
postmoderno.
Ma basta la constatazione dell'abbandono della trincea mitopoietica per recitare
l'ennesimo e svalutato de profundis per il cinema?
E' giustificabile, in altre parole, l'accostamento tra postmodern e postmortem (del "mito,
del "racconto" )? O, piuttosto, la riluttanza a raccontare le
grandi storie deriva dalla fine della Grande Storia? Eppure, usando
una sintassi fin troppo abusata, dopo l'11 settembre è tutto cambiato,
e la Storia sembra riaffacciarsi con forza dagli scoloriti Tv a colori.
Si aprono,
allora, spazi nuovi per un cinema inteso come potente forgiatore di miti collettivi?
Il cinema postmortem, dunque, può essere inteso anche come quell'unico
cinema possibile dopo l'esperienza della morte di massa, dopo la guerra ed a
ridosso di una nuova Storia che, appena nata, sembra già vecchia.
Gli incontri critici organizzati da Pigrecoemme proveranno a fare il punto
su questa situazione, ad indagare per il cinema nuovi possibili spazi di racconto
collettivo.
Dal 17 al 22
dicembre 2001 sono stati chiamati a discutere, sul tema
prescelto, alcuni dei più autorevoli nomi della critica
cinematografica italiana.
Articolazione
degli eventi e dei seminari
18 dicembre h 18.30:
Presso lo Spazio della libreria La Feltrinelli di piazza
dei Martiri è stata proiettata una selezione dei cortometraggi
prodotti dal Centro giovanile di S. Sofia in collaborazione
con Pigrecoemme, tra cui il mediometraggio P@rete presentato
alla X Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del
Mediterraneo a Sarajevo.
Sono interevenuti i critici Fernaldo Di Giammatteo, Valerio Caprara e Giuseppe
Cozzolino ed il regista Antonio Capuano.
Gli incontri seminariali
si sono tenuti presso gli spazi del Centro giovanile S.
Sofia (via S. Sofia n°7) col seguente calendario:
17
dicembre h 17.00:
Fernaldo Di Giammatteo (storico e critico del cinema. Autore del Dizionario
del cinema Editori Riuniti) Dopo
il 2001 quale Odissea? Quali miti per Il cinema
che verrà ?
19 dicembre
h 17.00:
Valerio Caprara
(Istituto Universitario Orientale) Gli ultimi vent'anni del secolo americano
20 dicembre
h 17.00:
Alberto Castellano
(storico e critico del cinema) Modelli hollywoodiani
21 dicembre
h 17.00: Gino Frezza
(Università La Sapienza - Roma. Editor) Il cinema nel sistema dei media
22 dicembre
h 11.30:
Sergio Brancato (Università di
Salerno. Sceneggiatore televisivo) Lo spirito del tempo.
Morte e rinascita
La manifestazione
precede e battezza una pubblicazione dal titolo Cinema
2001. E dopo l'odissea?a cura
del Centro
S. Sofia e Pigrecoemme,
in cui verranno raccolti gli interventi dei partecipanti ai
lavori, arricchita da saggi di varia natura. Una sorta di cahier avente
come oggetto critico lo stato della settima arte al giro di
boa del post-postmoderno. Suddetti quaderni costituiranno uno
strumento di studio e di approfondimento sul cinema a disposizione
di studiosi ed appassionati, nonché una
memoria storica dell'evento organizzato.