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Il risolutore

(Usa 2003) di F.Gary Gray con Vin Diesel, Larenz Tate, Timothy Oliphant, Geno Silva

Tifo per Vin Diesel da quando l’ho visto in Pitch Black, dopo di che l’ho ricordato anche in Salvate il soldato Ryan. Poi l’ho seguito in 1 km da Wall Street, Fast and Furious, Compagnie pericolose e XxX. Le sue performances in film altrimenti inguardabili sono state sempre salvate dalla sua evidente autoironia. Ora, con Il risolutore (casualmente distribuito lo stesso giorno di The Italian Job dello stesso F.Gary Gray), ha preso una china pericolosa. Una seriosità da far spavento unita ad una pressocché totale assenza di supence (c’è un colpo di scena, ma…è ben poca cosa) candidano la pellicola a bufala regina della stagione. Tornando al regista: ci vuole un’abilità tremenda a giocarsi in un giorno (con due lavori, però) il credito acquisito grazie a Set It Off ed a Il negoziatore. Ma tant’è…

(Rosario Gallone)

 

 

 

 

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