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Fast and
Furious (Usa 2001) di Rob Cohen con
Paul Walker, Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster
Una carrellata all'indietro
scopre la merce caricata su di un camion, con il marchio (dello sponsor?)
in bella evidenza. Un uomo informa qualcuno al telefono e
stacco
su di un'adrenalinica sequenza di pirataggio in autostrada. A seguire,
una corsa (sempre in auto) con un pericoloso testacoda finale ed un "cazzo!"
di commento da parte del pilota.
Signore e signori, benvenuti nel B movie (l'exploitation
osa di più nella rappresentazione del sesso e della violenza)!
A volte capita di pescare, nella serie B, dei capolavori, ma, nella maggior
parte dei casi, si tratta di puro intrattenimento. Fast and Furious
(perché, in Italia, il titolo ha perso gli articoli?) appartiene
alla seconda categoria. Psicologie azzerate, (stereo)tipi (il buono con
la faccia da fesso; il cattivo carismatico; sua sorella che finisce col
buono; la pupa del gangster "bona" e con carattere; il timido
geniale; il bestione sospettoso), azione al cubo ed una certa immoralità
di fondo (quasi un marchio di fa(B)brica) Insomma, ci si può
divertire, purché si scenda a patti con l'inverosimiglianza sia
del plot (a me, la storia del protossido di azoto come additivo
del carburante, è parsa assurda. Ma non sono un esperto!) sia delle
singole scene (l'ultimo assalto ad un TIR). Rob Cohen (Dragonheart,
Daylight, The Skulls) sa il fatto suo e può
contare, in più, su due volti che bucano (anzi sfondano) lo schermo:
Vin Diesel (Pitch Black, 1 Km da Wall Street)
e Michelle Rodriguez (Girlfight). Il primo, in particolare,
lo fa, ancora per dieci secondi, dopo i titoli di coda.
(R.G.)
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