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Underworld

(Usa 2003) di Len Wiseman con Kate Beckinsale, Scott Speedman, Michael Sheen, Bill Nighy

Un regista esordiente e proveniente da spot e videoclip; un soggetto scritto, oltre che dal regista, da due attori/stunt (Kevin Grevioux, qui nei panni di Raze, e Danny McBride) e che, inizialmente, guardava a Romeo e Giulietta in salsa horror (senza l’anarchica trasgressione della Troma); un escamotage, quello del crossover (Dracula contro Frankenstein, Frankenstein contro l’uomo lupo, Zorro contro Maciste, Freddy vs Jason e, prossimamente, Alien vs Predator con il nostro Raoul Bova), che sa di raschiamento del fondo del barile. Una sola, insomma. No. Underworld, invece, è un dignitosissimo b-movie che, pur avendo abbandonato la fonte d’ispirazione iniziale (ma, in fondo, chi sono Lucian e la figlia di Viktor?), conserva qualcosa di shakespeariano e mostra un’attenzione ed una cura rare per il décor, per le location (una gotica Praga) ed i costumi. Sorprende la Beckinsale in un ruolo diverso da quelli finora toccatile (la romantica donna inglese) e con un look più vicino alla Aki Ross di Final Fantasy che a Trinity.

(Rosario Gallone)

 

 

 

 

 

 

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