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La ragazza delle balene

(Nuova Zelanda 2002) di Niki Caro con Keisha Castle-Hughes, Rawiri Paratene, Cliff Curtis

Forte di una messe di premi (il Bafta Children’s Award, vinto battendo Harry Potter e la camera dei segreti e Il Signore degli anelli - Le due torri, riconoscimenti al Sundance ed a Toronto) e prima che la piccola protagonista venisse candidata all’Oscar, La ragazza delle balene ha attraversato, come un fulmine, gli schermi italiani, ma è preventivabile un suo successo nei passaggi televisivi. Trattasi di un edificante romanzo di formazione (duplice, se pensiamo che qui a crescere saranno sia Paikea che il nonno Koro) tratto da un libro di Witi Ihimaera e per i cui diritti la pakeha (metà maori e metà europea) Niki Caro ha faticato non poco a convincere la tribù Ngati Konohi. La regia non brilla per particolare inventiva, ma la storia, basata su miti e leggende molto lontani da noi, è affascinante e coinvolgente. La spiaggia popolata di balene arenatesi resta un’immagine di grande fascino.

(Rosario Gallone)

 

 

 

 

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