Arrivederci amore, ciao (Italia 2006) di Michele Soavi con Alessio Boni, Michele Placido, Isabella Ferrari, Alina Nedelea Innanzi tutto, Michele Soavi è un regista. Ritrovarlo al cinema, a dodici anni da Dellamorte Dellamore, è una bella notizia. Quasi tre lustri di onorata carriera TV (impreziositi, comunque, dalla regia di una delle migliori fiction italiane di sempre:Uno bianca) non valgono, crediamo, il piacere di girare una pellicola per il grande schermo. Che era la destinazione naturale della trasposizione dell'omonimo romanzo di Massimo Carlotto (che riprende, nel titolo, la suggestione funebre con cui Insieme a te non ci sto più, scritta da Paolo Conte e cantata da Caterina Caselli, accompagnava La stanza del figlio di Nanni Moretti) , privo come è di una qualsiasi morale e della volontà di incoraggiare una diluita e stiracchiata versione catodica (si tratta di poco meno di duecento serratissime pagine). Stranamente il film è più lento del libro (un paio di personaggi in meno - e della vedova del malavitoso si avverte la mancanza - ed un inspiegabile ridimensionamento toccato al personaggio dell'avvocato Brianese che pure è interpretato da Carlo Cecchi), ma lo sforzo produttivo (4 milioni e mezzo di euro spesi soprattutto per i set: il Blue Sky è totalmente ricostruito in studio), l'indubbia capacità di Soavi di dirigere sequenze d'azione (la rapina al portavalori) e di montare la suspense (la lunga, ma non interminabile, agonia finale di Roberta) e la bravura degli interpreti (la Ferrari su tutti, ma anche Boni. Sì, pure lui!) vanno letti come un segno incoraggiante. (Rosario Gallone) |
Insieme a te non ci sto più ,
guardo le nuvole lassù
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