La Stanza Del Figlio (Italia 2001) Di Nanni Moretti. Con Nanni Moretti, Laura Morante, Silvio Orlando, Stefano Accorsi.

Ancora una volta il cinema di Nanni Moretti partedall'autobiografia, dalla riflessione sul proprio dasein. Questa volta, però, Moretti prende l'abbrivio da un' ipotesi, da un'idea di futuro, ed invece di chiedersi: "Come sarebbe stato se..." o "Cosa avrei fatto quella volta se..." si chiede: "Cosa farei se un giorno...".

Proiettata nel futuro, quindi, questa sua riflessione sul senso della morte (ciò per cui siamo, il nostro futuro inevitabile) assume una tale pregnanza semantica da portare obbligatoriamente alla compartecipazione dello spettatore e, quasi ineluttabilmente, al pianto.

Nella sua ultima pellicola Moretti ci propone, senza mai eccedere in pedanterie pedagogiche, una serie di modelli ideali: Una famiglia nella quale il dialogo tra i componenti è la chiave per l'armonia; un modo, quello del suo personaggio, di affrontare la professione, il lavoro; un rapporto coniugale basato sul rispetto e sulla parità.

Questi modelli esplodono nel dolore e nella crescente entropia immediatamente dopo l'evento tragico.

Ma Moretti non cede, si sforza e riesce, districandosi tra le lame di un dolore che è certamente il suo, a presentarci, dopo aver riflettuto con la calma del filosofo, un'altro modello da seguire.

La famiglia, ancora unita, che è lì, nella canzone di Brian Eno, accanto al fiume, ha ancora amore, l'arma migliore per affrontare il prosieguo della vita.

(G.F.)

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