La palla a due punte ovvero come gli ex allievi di Pigrecoemme crescono… E Pigrecoemme li accompagna

Gaetano Massa, ex allievo del corso di regia ha realizzato un interessante documentario sulla scuola di rugby che un appassionato professore, Vittorio Mazzone, ha messo su ad Afragola. Uno sport che fa crescere, come lui ripetutamente dice nel video, prima degli uomini, dei cittadini e solo dopo degli sportivi. Gaetano ha completamente autoprodotto questo lavoro e noi di Pigrecoemme, apprezzando ed appoggiando il progetto, abbiamo pensato di collaborare alla produzione montandolo. Montarlo, per me è stato un tuffo nel recente passato in cui, quando il Terzo Settore a Napoli era una realtà possibile, facevo l’educatore di strada nel quartiere di San Giovani a Teduccio. La palla a due punte è un lavoro necessario di cui, magari, alla fine si disapprova una sola cosa: la breve durata. Trenta minuti e vorreste vederne di più.

La prima soddisfazione è giunta: La palla a due punte è stato selezionato per la IV edizione di Doc Under 30 organizzato dalla D.E-R, Associazione Documentaristi Emilia Romagna, in collaborazione con Videoteca dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna Dams, Università di Modena e Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia.

Verrà proiettato giovedì 14 ottobre nel gruppo 15-19. Sarà l’ultimo lavoro ad essere proiettato prima della premiazione. Chi, come noi, ha organizzato festival, sa che la collocazione nel programma la dice lunga sull’apprezzamento degli organizzatori. Gli ultimi sono veramente i primi. Bravo Gaetano e…in bocca al lupo!

Un regalo da Pigrecoemme, ovvero Tutto quello che un attore non può non sapere se lavora in un film.

L’ 8 ottobre 2010 (dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17) Angelo Serio (nella foto con Isa Danieli sul set dello spot per la Fondazione Affido), docente del corso di recitazione di Pigrecoemme, terrà un seminario gratuito per Attori professionisti.

Perché gratuito?

Perché no?

Nel corso del seminario saranno affrontati diversi argomenti tra cui: Il provino – Il regista – Capire la sceneggiatura – La preparazione –  Il pensiero chiave – Le prove e il fissaggio – Comportamento davanti alla MdP – La posizione della Mdp – Dal Master al Primo Piano e al Fuori campo – Obiettivi.

Insomma, un’occasione da non perdere oppure da perdere con grande rammarico.

Chiunque fosse interessato può inviare il suo curriculum a corsi@pigrecoemme.com specificando nell’oggetto seminario gratuito di recitazione. Ricodate di indicare nella mail nome, cognome e recapito telefonico.

Il corso di fotografia scoppia!

Anche quest’anno il corso di fotografia di ottobre non riesce ad accogliere tutti gli interessati.

💡 Per questo motivo abbiamo deciso di attivare una classe mattutina, le cui lezioni (per ora solo per i moduli A e B) si svolgeranno negli stessi giorni del calendario pubblicato, ma dalle ore 11.00 alle ore 14.00.

Speriamo così di accontentare le tante persone di Napoli e dintorni che chiamano e scrivono ogni giorno per chiedere informazioni o iscriversi al corso.

La politica culturale a Napoli e in Campania. Quali prospettive per la didattica e la piccola produzione?

Quella che segue è la lettera sulla politica culturale a Napoli e in Campania scritta dal presidente di Pigrecoemme, Corardo Morra e pubblicata sabato 11 settembre su La Repubblica di Napoli.

Lo scorso 5 settembre, su queste pagine, Antonella Di Nocera, direttrice dell’Arci Movie, ha ripreso la discussione sulle politiche e sul finanziamento della cultura in Campania. Tra le tante cose, si chiedeva perché nel nostro territorio non esista una scuola pubblica per il cinema e il teatro.

Sono più di dieci anni che, senza aiuti pubblici, la Scuola di Cinema Pigrecoemme organizza corsi che raccolgono l’attenzione di centinaia di studenti dall’Italia e dall’estero, i quali hanno scelto la nostra scuola e la nostra città come punto di partenza per la loro formazione culturale e professionale nel cinema. Non è un caso, perché il – seppur controverso – “Rinascimento napoletano” si era fondato, oltre che sul rifiorire delle arti visive e del teatro, anche sul cinema. Così, stimolati dagli amministratori degli ultimi tre lustri, imprenditori culturali come noi hanno investito denaro e passione nella didattica e nella produzione audiovisiva indipendente, in attesa che il Pubblico desse solidità al settore tramite la realizzazione di progetti indicati come urgenti, ma non concretizzati.

Una Film commission efficiente non compensa la mancata nascita, prima data per imminente, dei cosiddetti studios di Bagnoli, una piccola Cinecittà il cui miraggio ha indotto molti a lavorare nella didattica e nella produzione audiovisiva, in delusa attesa di un indotto stabile.

Siamo d’accordo con l’assessore regionale alla Promozione culturale, Caterina Miraglia, quando dichiara che «La Regione non è solo una banca che eroga fondi. Ha un ruolo di programmazione e obiettivi da raggiungere». Eppure, in Italia, come all’estero, la migliore politica culturale si fonda su una fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato. In tal senso dovrebbe essere naturale che chi è sul mercato da anni con risultati importanti, possa ambire ad essere il naturale interlocutore degli Enti pubblici. Pena: costosissimi fallimenti come la Scuola del Documentario di Bagnoli. È questo principio che, ad esempio, ha portato Milano a rendere pubblici importanti centri di formazione privati, dando vita alle Scuole Civiche: una realtà di successo gestita dal Comune attraverso una fondazione.

Prima di ogni altra discussione, quindi, perché non immaginiamo noi operatori del settore della didattica e della promozione culturale di promuove un tavolo per la costituzione di un soggetto unico con cui interloquire con la Regione proprio sull’obiettivo comune di far nascere una scuola pubblica di cinema e teatro a Napoli?

Probabilmente il Forum delle Culture rischia di essere un’ultima possibilità. Se non cogliamo questa opportunità, parafrasando Einstein, ci pare di poter dire che, seppure non possiamo sapere con che cosa saranno mai redatti i prossimi programmi di intervento culturale della Regione, siamo certi di poter prevenire in che modo saranno vergati quelli appena più in là. Con la clava.

Corrado Morra
Scuola di cinema Pigrecoemme

Gli allievi di Pigrecoemme come i critici dei Cahiers du Cinema

Proprio mentre i Cahiers du cinéma dedicano la copertina a Mad Men e versano fiumi di inchiostro sulla nuova centralità delle serie americane nel sistema e nell’immaginario audiovisivo, la nostra ex allieva Emma Gabriele e l’esperta di marketing Adele Savarese pubblicano online un’anticipazione del loro lavoro editoriale dedicato al serial ideato da Matthew Weiner.
Per maggiori dettagli e per scaricare il paper andate a questa pagina.

Tornando ai Chaiers, ecco il link all’editoriale del numero di luglio/agosto 2010 nel quale Stéphane Delorme afferma, senza mezzi termini, che le serie sono l’equivalente contemporaneo dei grandi affreschi hollywoodiani di una volta, associando i nomi di Matthew Weiner e di David Simon (The Wire) a quelli di Coppola, Cimino e Leone.

Critica cinematografica. Un ex allievo che dà soddisfazioni.

Il nostro ex allievo Antonio Gammone, frequentante del corso di critica nel 2010, è tra i primi dieci classificati del premio di critica cinematografica “Tullio Kezich”, organizzato dalla Biennale di Venezia. Potete leggere il suo saggio a questo link.

Complimenti ad Antonio, allora. Uno dei tanti nostri ex allievi a darci grandi soddisfazioni!