Al via il Faito Doc Festival, con un pizzico di follia (e di Pigrecoemme…)

Ritorna il Faito Doc Festival, l’interessante rassegna estiva dedicata al documentario e al cinema d’autore, giunta ora alla quinta edizione. Tema di quest’anno la Follia.
Dal 22 al 26 agosto 2012, nei meravigliosi scenari del Monte Faito e, da questa edizione, nella suggestiva Reggia di Quisisana, dimora storica nella zona collinare di Castellammare di Stabia, restaurata e riaperta al pubblico nel 2009, si susseguiranno ventisei documentari in concorso da tutto il mondo e una serie di eventi (mostre e workshop, tra cui vi segnalo quello del belga Michel Baudour, sulla direzione della fotografia), che fanno di questa edizione un appuntamento imperdibile per chi voglia vivere un’esperienza culturale intensa a contatto con un ambiente naturale di grande fascino.
Curiosa anche la sezione speciale dedicata ai cortometraggi “made in Naples” di Terry Gilliam e di Valeria Golino, ospite della manifestazione.
Il concorso parte il 22 agosto sera con la proiezione del film (R)esistenza di Alberto Cavaliere, emozionante cronaca della quotidianità nel quartiere di Napoli Scampia. Con il regista saranno presenti alcuni membri del gruppo rap A67.
Dal 23 agosto le proiezioni mattutine, pomeridiane e serali si sposteranno presso la Sala dei Fiori del Monte Faito. Un servizio navetta collegherà la Funivia da Castellammare di Stabia alle proiezioni.
Anche quest’anno tra i partner del Festival c’è Pigrecoemme e, proprio in tal senso, vi segnalo alcune proiezioni, che tutti coloro che sono interessati alle nostre iniziative non possono lasciarsi sfuggire.
La prima è Camillo Catelli, tra tormento e innocenza di Antonio Longo, collaboratore di Pigrecoemme e vincitore, come miglior autoproduzione, dell’ultimo Napoli Film Festival con Midnight Bingo, accolto lo scorso agosto anche dal pubblico del Faito Doc Festival con grande partecipazione e interesse.
Il breve documentario di Longo è dedicato a Camillo Catelli, pittore napoletano del ’900, che l’autore racconta attraverso i ricordi di chi l’ha vissuto e accompagnato nel suo lungo e mutevole percorso artistico. La voce di Mariano Rigillo legge un brano che lo scrittore Luigi Compagnone dedicò all’artista poco dopo averlo conosciuto.
Di Longo, il Faito Doc Festival presenta anche un estratto da Ero un re, nuovo lavoro di prossima uscita, ancora una volta co-prodotto con Pigrecoemme.
Il pretesto narrativo di Ero un re è la vita di Gaetano Autiero, oggi venditore ambulante, ma che da bambino partecipò come attore a film mitici, tra cui, nel ruolo di Titino, Pane, amore e… di Dino Risi e Tempo d’estate di David Lean, accanto a Katharine Hepburn.
L’anteprima presenta un intenso brano musicale, Tu bella,  di Vito Ranucci, musicista e compositore noto tra l’altro per aver partecipato alla colonna sonora de Le rose del deserto di Mario Monicelli.
Vi segnalo, infine, la proiezione di “Canc”, duro reportage di trentotto minuti, che fa parte di un film in quattri parti, dedicato alla follia e ai drammi del sistema capitalista e finanziario contemporaneo, letteralmente imploso nell’innocente e inerme Grecia dei nsotri giorni.
Autrici l’antropologa e videomaker Pamela Garberini e Anna Coluccino, drammaturga, sceneggiatrice e docente del Corso di Scrittura per la televisione della Scuola Pigrecoemme.
Per i giorni e gli orari di proiezione, al momento non ancora pubblicati, vi consiglio di tenere sotto’cchio il sito ufficiale: www.faitodocfestival.it

Come è andato “Un consiglio a Dio” a Pesaro? Bene! Ora ci si rivede a Roma!

Il protagonista di "Un Consiglio a Dio" Vinicio Marchioni, il direttore del festival del cinema di Pesaro Giovanni Spagnoletti, il regista Sandro Dionisio e il produttore Gianluca Arcopinto parlano del film dopo la proiezione
Il protagonista di "Un Consiglio a Dio" Vinicio Marchioni, il direttore del festival del cinema di Pesaro Giovanni Spagnoletti, il regista Sandro Dionisio e il produttore Gianluca Arcopinto parlano del film dopo la proiezione

Beh, Un Consiglio a Dio non ha vinto (la vittoria è andata a Djeca, che tra l’altro aveva già ottenuto il premio speciale della giuria nella sezione “Un Certain Regard” a Cannes 2012), ma è piaciuto molto. Lo si è percepito durante e dopo la proiezione che ha stimolato, sia in sala, sia in successive recensioni, riflessioni non banali sulla realtà dei migranti, sull’animo umano e sul linguaggio cinematografico. Leggere, ad esempio, recensioni come quella pubblicata da Indie Eye è una cosa che ci riempe di soddisfazione! Per qualcuno “Un consiglio a Dio” era addirittura il miglior film in concorso e, nell’ambito di un festival tradizionalmente colto e frequentato dalla migliore critica cinematografica, queste sono parole preziosissime, così come evidente è stata la reazione della sala che il film ha portato in alcuni momenti alle risa, in altri alla commozione.

A seguito della proiezione, dicevamo, molti i commenti tra i quali, oltre a quelli appassionati del pubblico (“andrebbe proiettato nelle scuole…”), anche quelli agguerriti del produttore Gianluca Arcopinto (il produttore indipendente italiano per eccellenza), che ha difeso questo piccolo film come esempio lampante di cinema “importante” a bassissimo costo e quelli amorevoli di Vinicio Marchioni, che ha affermato di essersi allenato al dialetto napoletano ascoltando molto Troisi ed Eduardo. Dionisio, dal canto suo, ha parlato del film in termini articolati, ma in questo post trovate i link ad un paio di esaurienti interviste.

Una piccola clip audio del film è stata mandata in onda dalla seguitissima trasmissione cinefila di Radio Rai 3, Hollywood Party (ascoltala).

Alla grande attenzione data dalla stampa al film diretto da Sandro Dionisio, tratto da un Monologo di Davide Morganti e montato dal nostro Giacomo Fabbrocino seguirà, comunque, un’altra proiezione: domenica 8 luglio, alle ore 21,00 a Roma presso l’arena Notti di Cinema a Piazza Vittorio (vedi programma).

In attesa di vederci a Piazza Vittorio, allora, vi lasciamo con qualcosa da leggere:

Ora non ci resta che sperare in una distribuzione del film che, secondo Gianluca Arcopinto, potrebbe avvenire anche tramite canali con convenzionali.
Camilla Bernacchioni su Left del 30 giugno
Camilla Bernacchioni su Left del 30 giugno
Articolo di Diego Del Pozzo sul Mattino del 25 giugno 2012
Articolo di Diego Del Pozzo sul Mattino del 25 giugno 2012

Il 16 luglio parte il corso intensivo di Regia

Giorni intensi alla Scuola di cinema Pigrecoemme. Iniziate le riprese del cortometraggio finale del corso Master (a proposito, vi ricordo che, per il prossimo anno scolastico, che partirà il 25 ottobre 2012, se ci si iscrive entro il 28 luglio, avrete diritto a uno sconto di 200 euro sulla retta complessiva), è tutto pronto per il nuovo corso di Regia, che partirà il prossimo 16 luglio.
Come ogni estate, il laboratorio intensivo concentra l’intero percorso didattico di 24 ore in sei giorni, tra il 16 e il 25 luglio, in cui gli studenti impareranno tutti gli elementi teorici e pratici fondamentali per capire il complesso lavoro del regista.
Un modo sicuro e avvincente, insomma, per affrontare – come la foto del grande Steven Spielberg sul set dello Squalo, qui pubblicata, è pronta a testimoniare – uno dei lavori più affascinanti, ma anche più… pericolosi del mondo!

Prorogata fino al 2 luglio l’installazione di Leperino nella Sala del Toro Farnese

Visto il grande successo di pubblico, è stata prorogata fino a lunedì 2 luglio l’installazione di Christian Leperino nella Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
L’intervento – un paesaggio urbano di grandi dimensioni e di straordinario impatto visivo posizionato alle spalle del celeberrimo gruppo scultoreo – fa parte della personale di Leperino Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria a cura di Silvia Evangelisti, che prevede una seconda installazione nello Spazio mostre del Servizio educativo del Museo Archeologico, che si potrà vedere fino al 21 luglio 2012.
L’evento continuerà poi ad ottobre con la presentazione del catalogo della mostra, per i tipi della Paparo, che conterrà anche un testo critico di Corrado Morra, docente di Sceneggiatura di Pigrecoemme e, ancor più, con la proiezione di un documentario sull’intera operazione artistica di Leperino, prodotto da Pigrecoemme e diretto dal nostro Giacomo Fabbrocino.

Il nuovo film di Dionisio, coprodotto da Pigrecoemme, in corcorso al Festival del cinema di Pesaro

Un consiglio a Dio, il nuovo film di Sandro Dionisio, coprodotto da Pigrecoemme e montato da Giacomo Fabbrocino, nostro docente di montaggio, è in concorso alla 48a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, che si terrà dal 25 giugno al 2 luglio 2012.

L’organizzazione dell’evento, uno dei più prestigiosi festival europei dedicati al cinema e alla ricerca audiovisiva, quest’anno ha scelto solo sette film per il concorso e il film di Dionisio è l’unico titolo italiano selezionato.

Un consiglio a Dio è il racconto commovente e politicamente fortissimo su uno stralunato e parossistico “trovacadaveri” (dal titolo del monologo teatrale di Davide Morganti, da cui il film prende le mosse), sconvolgente figura cui dà corpo e voce uno straordinario Vinicio Marchioni (Romanzo Criminale  – la serie, 20 Sigarette, Scialla!, To Rome With Love), tra i più interessanti attori italiani dell’ultima generazione.  Aggrappato come un parassita al dolore infinito che la Storia produce ogni giorno, questa tragicomica figura sembra riproporre l’unica possibile reincarnazione degli eroi del popolo pasoliniano, ma con una nota di definitivo e dolente sconforto perché, ora, irrecuperabilmente soggiogati e umiliati dagli eventi.
L’ossatura di finzione è contrappuntata da una parte documentaristica, che dà conto di una variegata e poetica umanità, fatta di volti, corpi ed esperienze di extracomunitari, che a vario titolo abitano e operano, più o meno integrati, in Italia. L’architettura del film diventa, a questo punto, chiara: un’inchiesta sullo iato tra storie e mondi, spesso vicinissimi eppure tragicamente lontani. Ma la vera tragedia, che meriterebbe una ritrovata centralità della solidarietà e dell’amore reciproco, è la stessa condizione umana, che accomuna tutti nella caducità del nostro destino. Ed è a questo amaro epilogo che Dionisio, attraverso i suoi fantasmi, si appella, stabilendo un serrato e silente dialogo con un Dio, mai come ora lontano, assente…
La proiezione di Un consiglio a Dio avverrà venerdì 29 giugno alle ore16,45, alla presenza del regista, del protagonista Vinicio Marchioni, del produttore Gianluca Arcopinto, e di Giacomo Fabbrocino, docente di Montaggio e tra i fondatori di Pigrecoemme, che ha montato l’opera.

Nel video Giovanni Spagnoletti, direttore del Pesaro Film Festival, parla del documentario italiano durante la conferenza stampa di presentazione della rassegna tenutasi venerdì 15 giugno alla Casa del Cinema di Roma.

Christian Leperino – Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria

INAUGURAZIONE MOSTRA Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria
INAUGURAZIONE MOSTRA Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria

Giovedì 21 giugno alle ore 17.00, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, s’inaugura la mostra a cura di Silvia Evangelisti “Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria” dell’artista Christian Leperino, invitato dal Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei a proporre, all’interno di un ormai consolidato programma espositivo, un ulteriore incontro tra Antico e Contemporaneo.
La mostra è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
L’artista incontrerà la stampa e gli operatori del settore mercoledì 20 giugno alle ore 11.00 presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Interverranno il Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro, l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonella Di Nocera, la curatrice Silvia Evangelisti.
Ecco il link alla segnalazione sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il video:

Nel mese di ottobre 2012 sarà presentato al pubblico un video documentario, a cura di Pigrecoemme Scuola di Cinema, sulle diverse fasi del progetto artistico e sulla sua poetica. La regia del video è del nostro docente Giacomo Fabbrocino. La fotografia è di Fabio Farinaro. Qui sopra alcune immagini tratte dal video ancora in lavorazione

Sala del Toro Farnese
All’origine dell’installazione – nata dalla riflessione sulla celebre affermazione di Sallustio, riferita ai miti greci, “Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre” – è l’idea di far rivivere il mito di Dirce e la tensione drammatica del gruppo marmoreo del Toro Farnese nello scenario di una periferia contemporanea, attraverso un grande dipinto rappresentante un paesaggio urbano, che ricopre l’intera parete alle spalle della “montagna di marmo”.
L’intento dell’artista è far dialogare archeologia classica e archeologia della metropoli, “sfondando” lo spazio chiuso della sala museale tramite la fuga prospettica dell’immagine dipinta.
Se il paesaggio urbano diventa così il luogo in cui il complesso scultoreo e la memoria del mito si caricano di una nuova e ambigua vitalità, di converso, il confronto con la scultura antica e il suo carico secolare di memorie stratificate rende evidente la natura autentica di quel desolato paesaggio contemporaneo e il suo essere innanzitutto un paesaggio della memoria.

Spazio Mostre Servizio Educativo
Anche il progetto per lo Spazio Mostre trae origine dalla riflessione sulla memoria, e in particolare dall’intreccio tra archeologia classica, archeologia industriale e “archeologia privata”.
Punto di partenza per l’artista è stato il fascino evocativo dei depositi del Museo, luogo deputato a custodire e trasmettere al futuro la memoria collettiva, con quegli ambienti sotterranei dall’organizzazione articolata e rigorosa: centinaia di scaffali e cassette con reperti ordinati e catalogati, tracce materiali della storia e della storia della produzione artistica dell’umanità.
Un altro luogo della memoria è per l’artista la periferia Est di Napoli, dove, nei pressi del porto di Vigliena, c’è una grande e storica centrale termoelettrica dismessa. All’interno di quest’affascinante architettura industriale, macchinari, mobilio e utensili vari, ai quali la polvere del tempo e il carico di memorie hanno conferito quasi un alone di sacralità, restano a testimoniare una trascorsa civiltà del lavoro. Un tempo luoghi e oggetti produttivi, oggi sospesi nel silenzio dell’abbandono, questi documenti di archeologia industriale vivono anch’essi come reperti.
Perciò l’artista ha deciso di portare al Museo Archeologico – grazie alla collaborazione della Tirreno Power – alcuni frammenti di quei luoghi, dei quali ha sentito forte il legame con la vita della città, con il suo recente passato, con la sua memoria collettiva, immaginando un’installazione artistica che fosse un possibile “interno” dei suoi dipinti di metropoli. E dentro alcuni degli arredi provenienti dalla centrale dismessa ha deciso di sigillare pezzi del suo archivio della memoria personale: oggetti che non ha mai mostrato, confronti con la materia e con le tecniche, tentativi ed esperimenti che sono serviti a tracciare una strada, a mettere a fuoco progressivamente e con fatica un linguaggio e una poetica. Appunti, schizzi, disegni, fotografie, fotocopie, filmati, audio: l’impalcatura della sua memoria e le fondamenta della sua identità.
Dentro, la memoria individuale, celata. Fuori, quella della città, esibita.

Biografia
Christian Leperino (Napoli 1979) nel suo percorso artistico dopo essersi dedicato alla ricerca sul corpo umano, da alcuni anni ha concentrato l’interesse sulla rappresentazione della metropoli, indagando il rapporto tra lo spazio della città e le vicende esistenziali dei suoi abitanti.
Il tema del paesaggio urbano, al quale s’intreccia la riflessione sul tempo e sulla memoria dei luoghi, ricorre nella sua produzione degli ultimi anni, come testimoniano le opere presentate in occasione di recenti esposizioni: Cityscape/12, alla 54a Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Tese di San Cristoforo, 2011; Human Escape, al MAC-Museu de Arte Contemporânea de Niterói, Rio de Janeiro, 2010; Cityscape, alla mostra Sistema Binario, presso la Stazione Ferroviaria di Mergellina, a Napoli, 2008 (l’opera, esposta all’interno di una grande lunetta dell’atrio, è diventata un’istallazione permanente).

Evento realizzato in collaborazione con:
Paparo Edizioni
Fonderia d’Arte 2000
MN Metropolitana di Napoli SpA
Tirreno Power
IPSCT Isabella d’Este
Pigrecoemme Scuola di Cinema, Televisione, Fotografia
Costantinopoli 104
Cantine Astroni
Al Paladino – Pasticceri dal 1969
Eduardo Tene Allestimenti
Mazzocca – Laboratorio d’innovazioni
Metronapoli S.p.A.