Incontro con Enrico Iannaccone – Mercoledì 4 maggio 2016

la buona usicita

Mercoledì 4 maggio alle ore 18:00 alla Pigrecoemme il regista Enrico Iannaccone, David di Donatello 2013 per il cortometraggio L’esecuzione, presenterà il suo primo lungometraggio: La buona uscita.

L’incontro è a ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) ed è aperto a tutti.

Alle ore 21:00 al Multicinema Modernissimo, prima del film!

Informazioni allo 0815635188 o all’email info@pigrecoemme.com.

Il regista

Tra il 2012 e il 2014 Enrico Iannaccone scrive, dirige e produce cinque cortometraggi che partecipano a numerosi festival nazionali ed internazionali. Il primo, L’esecuzione, ha ottenuto il David di Donatello 2013 per il miglior cortometraggio. Parallelamente all’attività musicale svolta con lo pseudonimo di Gianni Banni, nel 2015 Iannaccone realizza il suo primo lungometraggio, La Buona Uscita, co-prodotto con la Mad Entertainment di Luciano Stella.

Precedenti lavori cinematografici
– L’esecuzione (Cortometraggio, 2012)
– Peristalsi (Cortometraggio, 2013)
– La Ciofeca (Cortometraggio, 2013)
– Aniconismo (Cortometraggio, 2014)
– Gli Amori (Cortometraggio, 2014)
– La Buona Uscita (Lungometraggio, 2015)

Teatro
– Per Gentile Intercessione (2014)

Il poliziotto è marcio

polziotto è marcio

Servi e proteggi. Ma chi? A volte, il motto della polizia assume, semanticamente, il senso di un imperativo di autoconservazione. Servire sé stessi, approfittando del potere che la legge dà e dei contatti con malavitosi dal guadagno facile. C’è poi la questione, delicata, degli infiltrati che, spesso, subiscono il fascino delle persone che devono, per dovere, tradire. Il cinema ha chiaramente raccontato frequentemente il lato oscuro dei servitori della legge perché, è inutile dirlo, narrativamente, il dilemma tra bene e male in un solo individuo, è l’uovo di Colombo. Nella playlist che segue, come da tradizione, troverete indicati dieci film, quelli che riteniamo più rappresentativi, ma nell’introduzione vogliamo perlomeno citare due lavori di natura diversa: il televisivo The Shield, serie creata da Shawn Ryan, e che, forse, per prima ha dipinto un distretto come un focolaio di psicopatici (non solo il protagonista, Vic Mackey, un vero e proprio criminale in divisa fin dall’inizio, ma anche il mite ed onesto Holland che, in chiusura di un episodio, cede al suo lato oscuro uccidendo un indifeso gatto, sulla soglia della sua casa) ed un documentario, tutto italiano, È stato morto un ragazzo (visibile per intero nel link sottostante) di Filippo Vendemmiati che ricostruisce la brutta vicenda della morte di Federico Aldovrandi, un fatto di cronaca in cui, al di là di ogni finzione, la polizia (anche negli sviluppi processuali) non esce bene.

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10 remake d’autore

 

remake d'autore

Siamo sinceri: quante volte avete tremato di fronte all’annuncio del remake di un film da voi amato? Pur senza arrivare agli eccessi di Asia Argento (che non le ha certo mandate a dire a Luca Guadagnino, annunciato regista del rifacimento di Suspiria), in molti casi tremiamo all’idea che venga toccato qualcosa per noi sacro. Ma quando a dirigere sono degli autori conclamati? Che, per di più, noi apprezziamo? Sono davvero una garanzia? Dei 10 remake d’autore che vi proponiamo, 8 possono essere considerati a tutti gli effetti dei capolavori, indipendentemente dal titolo rifatto, due sono dei passi falsi nella carriera dei rispettivi registi. Buona lettura.

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27 aprile: Passeggiata fotografica ai Quartieri Spagnoli

Grazie a Lidia de Campora per l'immagine.
Grazie a Lidia de Campora per l’immagine.

Esplorare fotograficamente i Quartieri Spagnoli è una della esperienze più avvincenti con cui si possa misurare un fotografo, sia principiante, sia esperto.
L’antico luogo in cui erano alloggiate le truppe spagnole nel 1500 ha un fascino unico. Oggi è uno dei luoghi in cui confrontarsi con l’anima popolare di Napoli, un luogo in cui muoversi nello spazio significa anche muoversi nel tempo.
Accanto alla modernissima metropolitana ci sono ancora persone che vivono le atmosfere rese eterne da Viviani e De Filippo. I bassi, abitati spesso da immigrati, sono ancora luoghi densi di umanità. Tutto questo cercheremo di vedere e di raccontare in una bella giornata di fotografia.

Il gruppo sarà condotto da Luca Sorbo, docente dei corsi di fotografia della Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme, che darà consigli su come affrontare fotograficamente un luogo così complesso sia da un punto di vista espressivo, sia da un punto di vista tecnico.

La partecipazione è gratuita ed è aperta ad un massimo di 40 persone.

E’ possibile partecipare anche solo con il cellulare o con la compatta.

Prenotazione obbligatoria allo 0815635188 o all’email info@pigrecoemme.com

Punto di incontro: stazione della Metropolitana di Montesanto, sabato ore 15:00

l'evento su facebook

30 aprile: lezione gratuita sulla fotografia in Bianco e Nero

lezione gratuita di fotografiaSabato 30 aprile 2016 dalle ore 16,00 alle 18,30, Luca Sorbo – curatore del nostro corso di fotografia – terrà una lezione gratuita sul bianco e nero, riproponendo una la formula che già ha avuto molto successo in due precedenti occasioni.

 Esempi di elaborazione fotografica in bianco e nero

Dal dagherrotipo a Photoshop

Perché raccontare il mondo in scala di grigi? Qual è il modo più efficace per farlo? Attraverso la visione di originali come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, albumine, ptatinotipi, stampe al carbone, alla gomma bicromatata, oleotipie e stampe digitali, il workshop rifletterà su come la scala di grigio e il monocromatico è stato utilizzato in fotografia, e analizzerà, anche praticamente, quali sono i mezzi più efficaci per ottenere un b\n da un file digitale con Adobe Photoshop.

Modalità di partecipazione

L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria.

Prenotazioni e info al numero 081 5635188.

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Atelier creativi nelle scuole: perché scegliere Pigrecoemme come partner

Premessa

Le scuole pubbliche del primo ciclo hanno tempo fino al 27 aprile 2016 per presentare un progetto di “Atelier Creativo” finanziabile con un contributo di 15.000 Euro  secondo il bando pubblicato dal MIUR relativo ai fondi nazionali previsti dalla legge della “Buona Scuola” relativi alla Scuola Digitale.

Al punto b dell’azione #7, pag 50 del PNSD, si indica l’alternativa Atelier ad alta specializzazione e bassa flessibilità che porrebbe i partecipanti nelle condizioni di sviluppare competenze chiave della società contemporanea tra le quali, citiamo a mero titolo di esempio, la creatività e lo spirito critico.

Mission

La nostra contemporaneità è a giusta ragione indicata come Società della comunicazione. Comunicare significa stabilire una forma di relazione, e di necessaria intermediazione, tra soggetti ed eventi, le cui dinamiche presuppongono una forte valenza simbolica rispetto al fenomeno sociale in cui agiscono, al punto da poter dire che la comunicazione, oltre che il mezzo per categorizzare ed esprimere un contesto sociale, è l’espressione concettuale più alta e politicamente rilevante di tutti i contesti sociali.

Ma la comunicazione è un insieme di azioni in continua evoluzione che investono, inevitabilmente, la conformazione e lo sviluppo stesso dei linguaggi, strumenti della costruzione del sé e del mondo.

Questo indica, innanzi tutto, la necessità, soprattutto per chi ha responsabilità culturali e formative, di un monitoraggio e di un confronto continuo con i linguaggi.

La specializzazione dei saperi (e delle prassi) tipica delle società contemporanee, ha creato, oggi, un evidente paradosso: i mezzi di comunicazione di massa, ad esempio, sono organizzati intorno a modelli di fruizione testuale, verbali e no, che relegano lo spettatore a un ruolo di mero ricevente. Tale aspetto, invece di rendere pienamente fruttuoso l’atto della comunicazione, rischia di favorire una sorta di preoccupante forma di autismo, una chiusura di se stessi rispetto al mondo circostante. Una risposta a questo è certo nascosta nelle dinamiche di comunicazione orizzontale dei nuovi media, l’internet, prima di tutto, e più precisamente il cosiddetto Web 2.0. Ma in questo caso il rischio è l’effetto letale dell’entropia.

Già da queste brevi osservazioni su un piano prettamente culturale si delinea la necessità di intraprendere progetti formativi con un forte carattere sociale, che abbiano come obiettivo la ricerca, la sperimentazione e la continua riflessione sull’esperienza della comunicazione, ovvero sui linguaggi. Perché noi tutti siamo linguaggio.

Pigrecoemme come partner

Tra gli elementi concorrenti al punteggio per l’approvazione del Progetto c’è anche la scelta di partner giusti come consulenti.
In questo senso, la scuola di cinema Pigrecoemme – attiva ormai da più di quindici anni – è a oggi considerata il punto di riferimento del centro sud per lo studio delle materie legate alla comunicazione audiovisiva.

L’esperienza dei docenti come educatori è comprovata, poi, dal loro coinvolgimento nei principali progetti educativi del Comune di Napoli (dalla Educativa territoriale al Progetto Arcobaleno, passando per Mario e Chiara a Marechiaro ed il Progetto Sole sulle disabilità), nonché in progetti sul cinema svolti in scuole di ogni ordine e grado.

Contatti

La Pigrecoemme è raggiungibile allo 0815635188
o all’indirizzo email info@pigrecoemme.com.
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