Prosegue il coinvolgimento dei nostri allievi nella stesura di playlist. Ce ne facciamo un vanto perché oltre a formare lavoratori del set, registi e sceneggiatori, abbiamo sempre ritenuto importante formare anche nella critica. Torna Giovanni Masturzo e stavolta ci parla di un luogo iconico come pochi.
I 10 luoghi più comuni del cinema horror
Siamo davvero orgogliosi del fatto che, da un po’ di tempo, questo spazio del nostro blog sia animato dagli interventi degli allievi. Dopo Stefano Sessa e Mariantonietta Losanno è ora la volta di Giovanni Masturzo. Giovanni, nel 2009, ha pubblicato una divertente Guida ai luoghi comuni del cinema horror e gli abbiamo chiesto di scegliere i 10 più comuni. Ne è venuta fuori una playlist divertente e piacevole da leggere.
Il cinema nobilita – 10 film sul lavoro
Il corso di Analisi e Critica di Pigrecoemme è uno di quelli cui, forse, teniamo in modo particolare. Questo perché pensiamo serva non solo a chi voglia intraprendere il lavoro di critico, analista o storico del cinema, ma anche a chi voglia essere uno spettatore più attento e consapevole. È motivo di grande soddisfazione per noi, quindi, ospitare una playlist di un’allieva del corso, così come abbiamo fatto poco tempo fa pubblicando la recensione di C’eravamo tanto amati di un altro allievo, Stefano Sessa. La sfida era di quelle difficili per una ventenne, ma Mariantonietta Losanno ha messo in pratica quanto noi docenti diciamo durante il corso, animata dalla curiosità e dalla voglia di approfondire che un critico deve avere. Probabilmente vi sorprenderete, data l’età dell’autrice, trovando nella playlist film come Omicron di Ugo Gregoretti oppure I compagni di Mario Monicelli, ma è esattamente quello che noi ci riproponiamo nel nostro corso: far scoprire (e, a volte, riscoprire) film, opere, autori. Buona lettura.
8 maggio: lezione gratuita sulla fotografia in Bianco e Nero
Lunedì 8 maggio 2017 dalle ore 16,30 alle 18,30, Luca Sorbo – docente del nostro corso di fotografia e curatore degli eventi legati alla fotografia organizzati alla Pigrecoemme – terrà una lezione gratuita sul bianco e nero, riproponendo una la formula che già ha avuto molto successo in precedenti occasioni.
Esempi di elaborazione fotografica in bianco e nero
Dal dagherrotipo a Photoshop
Perché raccontare il mondo in scala di grigi? Qual è il modo più efficace per farlo? Attraverso la visione di originali come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, albumine, ptatinotipi, stampe al carbone, alla gomma bicromatata, oleotipie e stampe digitali, il workshop rifletterà su come la scala di grigio e il monocromatico è stato utilizzato in fotografia, e analizzerà, anche praticamente, quali sono i mezzi più efficaci per ottenere un b\n da un file digitale con Adobe Photoshop.
Modalità di partecipazione
L’incontro, fino a esaurimento posti, è a ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria.
Prenotazioni e info al numero 081 5635188.
La parrucchiera – Una drammedia di Stefano Incerti
Questo post non è una vera e propria recensione. Perché La parrucchiera, l’ultima regia di Stefano Incerti, è un’opera alla quale siamo legati per diversi motivi: per il numero di amici (Gennaro Fasolino, Cesare Accetta) e docenti della Pigrecoemme coinvolti (da Renato Lori alla scenografia ad Annalisa Ciaramella ai costumi senza dimenticare il regista stesso e la MAD di Luciano Stella con cui collaboriamo da qualche anno e che impreziosisce la nostra formazione con un breve seminario sulla produzione tenuto da Stella stesso e da Paola Tortora) e perché il set ha permesso ad alcuni nostri allievi, anche a corso finito da poco, di fare un’esperienza di lavoro importante, sia nella crew (Brigida Giovinazzi, Wanda Luongo, Pedro Fiascunari, Giuseppe D’Orsi), sia nel cast (Elvis Esposito, Antonio Castaldi). Una recensione no, ma un’analisi che consenta di leggere l’opera nel modo giusto, quella possiamo scriverla.
Un po’ come il personaggio di Patrizia, interpretato da Cristina Donadio, La parrucchiera, nell’ultima parte, toglie la sua parrucca dai mille colori, generi e temi (l’amore interrazziale e intersessuale, l’immagine di Napoli veicolata dai media, i danni causati dalla fama precoce) per rivelare di non essere una pausa, un divertissement, ma una variazione su un tema caro al regista: la solitudine. Solitudine che era di Crescenzio (il protagonista del film d’esordio di Incerti, Il verificatore, impersonato da uno strepitoso Antonino Iuorio) come di Gorbaciof (col volto iperrealista di Toni Servillo). Solitudine che resta tale nel noir perché così vuole il genere, mentre in una commedia può anche risolversi in un lieto fine. Anche se, poi, a pensarci bene, la solitudine (di Carla, di Patrizia, di Kevin) resta.
La parrucchiera è nei cinema.
Mostra fotografica di Marco Menduni: “Namibia, viaggio nella memoria primordiale”
I corsi di fotografia della Pigrecoemme sono per molti un ottimo primo passo verso una carriera professionale e artistica nel settore. Da sempre, tra l’altro, coinvolgiamo i nostri ex allievi in iniziative interessanti o, come in questo caso, siamo lieti di promuoverne il lavoro.
Non potevamo non segnalarvi quindi l’evento che vede protagonista uno dei più talentuosi fotografi che hanno mosso i primi passi nella nostra “aula nera” e che abbiamo già avuto il piacere di ospitare, come autore, presso la nostra sede.
La mostra
Sabato 1 aprile 2017, alle ore 17:00, si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica di Marco Menduni dal titolo “Namibia, viaggio nella memoria primordiale” presso la sala Loft del PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, in via de Mille 60, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.
Luca Sorbo, docente di Storia e Archiviazione fotografica all’Accademia di belle Arti di Napoli, nonché presso la Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme, è il curatore della personale.
Gli scatti di Menduni raccontano con approccio antropologico uno dei Paesi africani più interessanti dal punto di vista naturalistico, faunistico ed etnologico, grazie alle numerose ed interessanti popolazioni autoctone: la Namibia.
La mostra, che sarà visitabile fino al 19 aprile 2017, gode del patrocinio morale dell’AMREF (African Medical and Research Foundation), la più grande organizzazione sanitaria no profit presente attualmente in Africa.