L’importanza di David Bowie in 10 scene cult

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Sul David Bowie attore speriamo si voglia soffermare più in là il nostro Corrado Morra, che di Bowie è quasi il biografo ufficioso. Questa playlist intende rendere conto della profonda influenza che la sua musica ha ricevuto e ridato al cinema. Buona lettura.

1 – C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée

Il bildungsroman che ha rivelato il talento di Jean-Marc Vallée (poi regista di Dallas Buyers Club). Il protagonista, Zac, è l’ultimo di cinque fratelli. Gli altri quattro hanno caratteri (anche cinematografici) molto ben definiti. Lui è in corso di definizione e questa ricerca si palesa attraverso il rock (una parete della sua stanza ha dipinta la copertina di The Dark Side of the Moon) che contrappone all’Aznavour amato dal padre. Ed è col volto dipinto come Ziggy Stardust, dopo aver messo su Space Oddity sul giradischi, che lo vediamo in questa scena.

2 – Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson

Tra gli innumerevoli rimandi musicali del film (il sottomarino è giallo e la barca si chiama Belafonte, mentre le tutine della squadra rimandano a quelle dei Devo da cui proviene l’autore della colonna sonora originale Mark Mothersbaugh) un peso enorme rivestono le rivisitazioni di Bowie in versione bossa nova, eseguite da Seu Jorge, anche attore nei panni dell’addetto alla sicurezza Pelè.

3 – I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller

Space Oddity segna il momento in cui Walter Mitty smette di sognare e comincia a vivere davvero le avventure di cui fantasticava, saltando su un elicottero in partenza. La scena comincia con il pezzo cantato (veramente) dal personaggio interpretato da Kristen Wiig per poi proseguire con la sovrapposizione della traccia originale fino a che, una volta sull’elicottero, la scena viene commentata solo dal brano di Bowie: l’extradiegetico reale a commentare la realtà diegetica. Film sottovalutato di Stiller che andrebbe visto e rivisto.

4 – Life on Mars creata da Matthew Graham, Tony Jordan e Ashley Pharoah

Life On Mars non è solo il titolo della serie (come invece lo è quello dello spin-off Ashes to Ashes ambientata nella decade successiva), ma la porta che trasferisce (forse) il protagonista da una dimensione all’altra, lo stargate musicale che permette all’ispettore capo Sam Tyler di attraversare l’universo quantistico, il multiverso e perpetuare la sua vita/sopravvivere in un’altra dimensione temporale.

5 – Noi siamo infinito di Stephen Chbosky

Un racconto di formazione, un romanzo, Ragazzo da parete, trasposto sul grande schermo dallo stesso autore. Una cronaca, forse, dell’ultima generazione che abbia sentito in modo non virtuale. E che, di fronte ad un brano, vuole provare l’ebbrezza di volare in un tunnel, quello dell’adolescenza, ed avere il piacere di uscirne indenni.

6 – Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Uli Edel

Bowieb nel bene e nel male. Look Back in Anger è il brano che la protagonista ascolta alla discoteca Sound. Al concerto di Bowie, che appare nei panni di sé stesso, Christiane sniffa per la prima volta eroina. Il Bowie del periodo tedesco commenta l’intero film, ma a regalare a Christiane la compilation Changesonebowie è Klaus, compagno della madre, che (lo racconta la voice over del finale) contribuirà a salvarla.

7 – Educazione siberiana di Gabriele Salvatores

Xenja non è mai stata su una giostra“. Logico che a commentare il debutto sia Absolute Beginners, che da diegetica diventa extradiegetica, in una scena meravigliosa di un film imperfetto, ma che dimostra come Salvatores sia uno dei pochi registi italiani a pensare sempre e comunque in forme cinematografiche.

8 – Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino

Come nel caso di Absolute Beginners anche qui abbiamo un brano scritto da Bowie, con Giorgio Moroder, per un altro film (Il bacio della pantera di Paul Schrader del 1982), che diventa mitopoietico in un’altra pellicola, grazie alla capacità, tutta tarantiniana, di riutilizzare vecchi brani e vecchie colonne sonore, mai in modo banale, ma sempre e comunque significante. In tal senso, la trasformazione della vittima Shoshanna in carnefice vendicatrice non poteva avere score migliore a commentarla.

9 – Rosso sangue di Leos Carax

Da Serge ReggianiBowie, da J’ai pas d’regrets Modern Love, in una scena cult, ironicamente citata da Noah Baumbach in Frances Ha.

10 – Io e te di Bernardo Bertolucci

Nel ritorno alla regia di Bertolucci, che adatta un romanzo di Niccolò Ammaniti, una delle scene fondamentali è quella in cui Olivia, interpretata da Tea Falco, canta Ragazzo solo, ragazza sola versione italiana di Space Oddity (testo tradotto da Mogol, per un 45 giri inciso dallo stesso Bowie nel 1969).

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