Il futuro della fotografia tra analogico e digitale

fotografia digitaleSiete tutti invitati all’incontro curato da Luca Sorbo che si terrà mercoledì 9 gennaio 2008 dalle 17,00 alle 19,00 presso la Scuola di Cinema Pigrecoemme – Piazza Portanova 11, Napoli.
Luca Sorbo, analizzando l’evoluzione storica e tecnica della fotografia, cercherà di esplicitare le problematiche che la rivoluzione digitale pone, evidenziandone le potenzialità ed i limiti.
Si analizzeranno le funzioni di Adobe Photoshop per comprendere quali siano compatibili con il linguaggio fotografico e quali possano stravolgerne l’essenza e si cercherà anche di comprendere quale sarà il futuro della fotografia chimica.

Alla fine dell’incontro sarà possibile far visionare i propri portfolio sia per discuterne, sia per poter organizzare un’eventuale mostra.

Luca Sorbo conduce il corso di fotografia di Pigrecoemme.

Vi ricordo che l’incontro è aperto a tutti, non solo agli iscritti ai corsi.

Info: 081 5635188; info@pigrecoemme.com

Salvatore Piscicelli: incontro al PAN il prossimo 30 ottobre

Invito incontro PiscicelliSulla scia del successo del recente ciclo d’incontri I film della mia vita, continuano gli appuntamenti sul cinema e sui suoi protagonisti della Mediateca S. Sofia: il prossimo martedì 30 ottobre sarà, infatti, Salvatore Piscicelli l’ospite di un interessante incontro al Pan in cui il regista napoletano, accompagnato dal critico cinematografico Alberto Castellano e dal responsabile della Mediateca Francesco Napolitano, racconterà il suo cinema ed i suoi progetti. Un cinema che ha tanto ancora da raccontare e “insegnare” fatto com’è di materia attualissima e vitale (Napoli, il suo degrado morale, la forza del sogno, la necessità della dignità e dell’etica) sempre in equilibrio tra introspezione psicologica ed impegno sociale, e retto ora dal rigore cinefilo ora dall’alea magica ed imperscrutabile del genio.
L’occasione per fare il punto su tutto questo è data dalla presentazione in DVD dell’esordio al cinema di Piscicelli, quell’Immacolata e Concetta – L’altra gelosia che, sul finire dei convulsi anni Settanta, fece gridare allo scandalo mezza Italia, e che, ancor oggi, segna una delle più intense interpretazioni di Ida Di Benedetto.
L’appuntamento, allora, è al Pan – Palazzo delle arti di Napoli, Via dei Mille 60, martedì 30 ottobre alle ore 18, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
L’evento è a cura della Mediateca S. Sofia, Assessorato alle Politiche Giovanili – Servizio Giovani del Comune di Napoli, in collaborazione con la Scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli.

Immacolata e Concetta – L’altra Gelosia. Il DVD, in uscita dalla RHV, presenta, con interessanti contenuti extra, il coraggiosissimo film d’esordio di Piscicelli (1980). “Immacolata e Concetta”, infatti, in un contesto narrativo che cita esplicitamente gli umori torvi e sanguigni e le figure convenzionali della sceneggiata napoletana, scandaglia la storia d’amore tra due donne che, conosciutesi in carcere, a dispetto della gente e di un contesto sociale violento e degradato, portano avanti con coraggio eroico la passione e la dignità del loro sentimento.

Espresso corto: laboratorio di regia alla Fnac

Quello che potete vedere qualche linea pixel più in basso è il cortometraggio realizzato ieri pomeriggio durante il laboratorio di regia che io e Rosario abbiamo tenuto secondo la nostra formula “Espresso Corto” alla Fnac di Napoli. In tre ore, dalle 15.00 alle 18.00 abbiamo, nell’ordine:

  • Parlato della Scuola di Cinema Pigrecoemme (beh, ci siamo presentati)
  • Fatto rapidamente conoscenza con i ragazzi intervenuti (tutti molto simpatici!), tra i quali una nostra ex allieva ed un’attrice del cast di Videopolis
  • Delineato a grandi linee il soggetto
  • Sghignazzato compitamente
  • Girato con un buon senso dell’improvvisazione un bel po’ di inquadrature, spiegando, mentre giravamo, come cercare di ottenere materiale buono per il montaggio (eh, le famose basi grammaticali)
  • Divertito gli avventori del negozio di Via Luca Giordano ed approfittato della gentilezza e della disponibiltà dello staff di Fnac
  • Sogghignato di gusto
  • Montato in diretta il tutto, mentre spiegavamo come allestire un minimo, ma funzionale banco di montaggio e come si usa un programma di editing non lineare, con l’ausilio di un laptop, un videoproiettore ed il fido Adobe Premiere Pro
  • Visionato il tutto
  • Riso sguaiatamente 🙂

Una formula, questa del corto in tre ore, che, se non permette di approfondire di certo le regole della regia o del montaggio, dà la possibilità di divertirsi un bel po’ mentre si fanno propri almeno alcuni meccanismi di base. Molto istruttivo, ad esempio, è osservare come Rosario, la cui velocità di pensiero è secondo me stupefacente in queste situazioni, riesca al montaggio a risolvere gli inevitabili problemi sui raccordi che ci si trova ad affrontare quando si gira senza storyboard. Notate ad esempio il raffinato ponte audio tra l’inquadratura con le tre ragazze al bar e quella, immediatamente successiva in ascensore (1′ 10”: Hai visto come ti guardava?…). Con quel trucchetto il buon Gallone è riuscito a non interrompere la fluidità del raccontino che sembrava, lì per lì, seriamente minacciata dall’assenza di buone inquadrature di raccordo. Ovviamente il video non è un capolavoro, ma non vuole esserlo. Quel che conta, durante un laboratorio “Espresso Corto” è la partecipazione attiva e l’intenso brain storming a cui è necessario sottoporsi per ottenere un découpage senza sbavature.

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Si conclude con Ugo Gregoretti “I film della mia vita”. Grande successo di pubblico

Giornata faticosa il 9 ottobre per Ugo Gregoretti. Ed anche per noi. Per me un po’ di più, essendo in piedi dalle 6,00 per motivi familiari (figlie piccole che si svegliano!), ma ho 40 anni in meno del maestro e di cosa mi lamento? Alle 13,00 consegna della targa a Palazzo S.Giacomo alla presenza del Sindaco, di 4 assessori, di numerosi ammiratori, amici ed ex compagni di lavoro di Gregoretti, nonché dei giornalisti e dei cameraman di 9 televisioni, tutti disposti a rinunciare alla conferenza stampa di presentazione del Prologo del Festival Teatro Italia, in programma alla stazione marittima, per rendere omaggio ad un maestro del cinema e soprattutto della televisone italiani.

Nel pomeriggio, dopo la proiezione del documentario di Luigi Barletta, Il favoloso mondo di G., ha avuto inizio l’ultimo appuntamento del secondo ciclo de I film della mia vita e ancora una volta una folla di appassionati ha occupato ogni centimetro della sala video del Palazzo delle arti di Napoli, restando anche in piedi pur di assistere alla serata.

Un bilancio estremamente positivo se si tiene conto che in quattro appuntamenti, l’inziativa della Mediateca S.Sofia del Comune di Napoli e della Scuola di Cinema e Televisione Pigrecoemme ha portato al PAN un numero di visitatori pari a quello che la struttura riesce ad attirare, con la sua normale programmazione, in due mesi.

Ugo Gregoretti si è confermato l’affabulatore di sempre ed ha letteralmente inchiodato alle poltrone il pubblico con i suoi aneddoti legati ai ricordi della sua prima volta al Lido di Venezia, per la proiezione in Arena de Il tesoro della Sierra Madre e della seconda, come giornalista Rai, per la proiezione di Ordet (con una gustosa appendice al cospetto di Ettore Bernabei, mogul della rete pubblica di allora, che gli mostrò la classifica degli indici di gradimento dove il suo televisivo Il circolo Picwick figurava al penultimo posto appena prima proprio di Ordet, sentendosi rispondere che forse l’aveva letto al contrario) fino alla visita sul set di Una giornata particolare del quale ha rivelato il trucco del lungo piano-sequenza iniziale che dal cortile di un condominio entra attraverso la finestra in casa della Loren proseguendo, senza stacchi, lungo le stanze.

Alla fine, da buon conduttore della serata, mi sono appropriato della chiusura rendendo omaggio al maestro mostrando alcuni estratti de Le uova fatali, sceneggiato Tv del ’77 da lui diretto, a confronto con il noto corto Steps di Zbig Rybczynski: in entrambi i personaggi interagiscono con scene tratte da capolvaori del formalismo russo, solo che Gregoretti ci aveva pensato dieci anni prima e lo aveva proposto in una produzione per la Tv di Stato. Un omaggio a lui ed alla mia infanzia di teledipendente, nell’eventualità che nessuno dovesse mai pensare di invitarmi ad un ciclo di I film della mia vita. Io, però, in silenzio, ci spero: mi divertirei davvero parecchio! 🙂

Domani, martedì 9 ottobre, giornata dedicata ad Ugo Gregoretti

In occasione dell’incontro conclusivo de I film della mia vita, iniziativa della Mediateca di S. Sofia in collaborazione con la Scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli, in programma al PAN alle ore 18,00, il Sindaco di Napoli e l’assessore alle Politiche sociali e giovanili Giulio Riccio conferiranno al Maestro Ugo Gregoretti una medaglia d’oro in segno di riconoscimento e di gratitudine della città.
La cerimonia avverrà domani, 9 ottobre ottobre 2007, nella Sala Giunta di Palazzo S. Giacomo alle ore 13,00.

Il legame del regista con Napoli è forte. Ugo Gregoretti, infatti, ha vissuto in città fino all’età di 24 anni, approntando qui i suoi studi e la sua formazione.
Un rapporto profondo e ideale, cementatosi in seguito grazie ai suoi numerosi impegni negli studi RAI di Fuorigrotta, e testimoniato vieppiù da tutto il suo cinema e la sua televisione che ha sempre vissuto di un ulteriore tocco di leggera filosofia e di afflato umano che come il maestro ha più volte dichiarato è il debito più evidente e prezioso che egli ha contratto con Napoli e il suo straordinario ed inimitabile esprit.
la giornata continua con l’appunatmento al Pan, alle 18.00 per l’ultimo appuntamento della rassegna di incontri: I film della mia vita
Gregoretti racconterà al pubblico il proprio personale romanzo di formazione visivo, mostrando sequenze di film, inquadrature, raccontandone brani e sensazioni in grado di ripercorrere memorie, aneddoti e percorsi personali attraverso il cinema che ha amato e che l’ha formato come fine intellettuale e sottile uomo di spettacolo.

L’incontro. Dai cercatori d’oro de Il tesoro della Sierra Madre (John Huston 1948)ai tableaux vivants di Barry Lindon (Stanley Kubrick 1975); dal rigore ieratico e formale di Ordet (Carl Theodor Dreyer 1955) al neorealismo crepuscolare di Una giornata particolare (Ettore Scola 1977), Ugo Gregoretti ci svelerà il legame tra questi film, veri e propri capisaldi del cinema mondiale, e l’influenza sulla “sua vita” professionale ed interiore.

Ugo Gregoretti. Regista cinematografico, genio della TV, raffinato “metteur en scène” di melodrammi e opere buffe, Gregoretti è uno dei protagonisti dello spettacolo italiano del secondo Novecento. Nato nel 1930 a Roma, ha iniziato nel 1953 a lavorare in RAI come regista e autore televisivo, firmando trasmissioni come “Semaforo” e “Controfagotto”, documentari come “La Sicilia del Gattopardo” (1960, Premio Italia) e sceneggiati come “Il Circolo Pickwick” (1967). La sua filmografia comprende: “I nuovi angeli” (1961), “RO.GO.PA.G.” (1963, con Roberto Rossellini, Jean-Luc Godard e Pier Paolo Pasolini), “Omicron” (1963), “Le belle famiglie” (1964), “Vietnam, scene del dopoguerra” (1975), “Maggio musicale” (1990).

In sintesi, ecco il programma
Ore 13,00 – Sala Giunta di Palazzo S.Giacomo, Piazza Municipio – Premiazione
Ore 18.00 – Ciclo di incontri “I film della mia vita”, appuntamento con Ugo Gregoretti: al Pan – Palazzo delle arti di Napoli, Via dei Mille 60.

L’ingresso ad entrambi gli appuntamenti è libero e siete, naturalmente, tutti invitati 🙂

Successo per l’incontro con Angelo Curti al Pan

Angelo Curti e Francesco NapolitanoSi è tenuto ieri, Martedì 2 ottobre 2007 alle ore 18,00 il terzo incontro del secondo ciclo di I film della mia vita, un’iniziativa della Mediateca Santa Sofia del Comune di Napoli realizzata in collaborazione con la Scuola di Cinema e Televisione Pigrecoemme. Il produttore di Teatri Uniti, Angelo Curti, uno degli uomini chiave di quel che si suol definire “Il nuovo cinema napoletano” ha mostrato e dimostrato quali sono i film che lo hanno folgorato sulla strada di Damasco. Si è andati, nella più totale libertà (come è giusto che sia quando sono le passioni ad essere protagoniste), dal Bergman di Luci d’inverno al Wilder di Viale del tramonto fino a Così parlò Bellavista passando per Il mistero Picasso di Henri-Georges Clouzot.

Anche questo appuntamento, come i precedenti due con il critico Alberto Castellano e l’attore Renato Carpentieri, è stato un successo. Circa centoventi persone hanno affollato una sala della capienza di circa cinquanta e molte si sono mostrate disposte a rimanere in piedi pur di assistere all’incontro. C’è quindi fame di cultura a Napoli ed in particolare fame di cultura cinematografica. Un’affluenza tanto più incredibile in un momento in cui da più parti il Pan viene attaccato (vedi l’articolo di Vincenzo Trione su il Mattino del 25/9 scorso) perché in grado di attrarre una media di appena trenta visitatori al giorno. Forse non è un problema di struttura o di gestione della struttura quanto, come sostenuto dallo stesso Trione, di politica culturale. Sarebbe il caso, allora, di pensare a darLe (alla cultura cinematografica) una sede adatta: una casa, un appartamento, un albergo, un palazzo (magari proprio il Roccella)?

Ah, dite la vostra, e non dimenticate l’appuntamento con Ugo Gregoretti, martedì 9 ottobre 2007, sempre alle 18.00, sempre al Pan
🙂