Un corso gratuito sul cinema di Bergman

bergman

Parte lunedì 14 settembre 2015, un percorso di studi, dedicato a Ingmar Bergman, dal titolo Il cinema dell’istante.
Organizzato da Pigrecoemme in collaborazione con la FICC – Federazione italiana dei circoli del cinema, il corso è completamente gratuito e prevede otto lezioni, a cura di Vincenzo Esposito, tra i maggiori esperti di cinema scandinavo in Italia e direttore dell’Italienska Filmfestivalen di Stoccolma, con un intervento, sull’eredità cinematografica e culturale lasciata dal maestro svedese, a cura di Corrado Morra.
I posti a disposizione sono 30 e, per partecipare, è necessario iscriversi presso la sede della Scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli (piazza Portanova, 11). C’è tempo fino al 31 lugliodal 1° settembre fino a esaurimento dei posti, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 17:30.

Il calendario

Le lezioni si terranno nella saletta proiezioni della Pigrecoemme, dalle ore 15:00 alle 18:00, col seguente calendario:

Lunedì 14 settembre
Mercoledì 16 settembre
Lunedì 21 settembre
Mercoledì 23 settembre
Lunedì 5 ottobre
Mercoledì 7 ottobre
Lunedì 12 ottobre
Mercoledì 14 ottobre

Ogni appuntamento sarà incentrato sull’analisi di un singolo film e la lista completa dei titoli sarà comunicata ai corsisti durante la prima lezione.

I temi, le suggestioni

«Ingmar Bergman è il cineasta dell’istante», diceva Jean-Luc Godard Godard, «Un suo film è, per così dire, un ventiquattresimo di secondo che si dilata per un’ora e mezza». Ma è anche, aggiungiamo noi, un istante cinematografico che diventa eternità. Bergman non è soltanto uno dei più grandi registi cinematografici di tutti i tempi, ma anche un “concetto”, un’idea di cinema che riflette l’assenza della realtà mentre “traffica” con le sue immagini, scorgendo (e rappresentando), in ultima analisi, «la paura dell’uomo di fronte al proprio nulla» (Gilles Deleuze). Un’ideale (addirittura!) di cinema, il suo, che ha fatto proseliti, ha influenzato generazioni di registi di ogni nazionalità, ma di cui spesso s’ignorano le radici, profondamente radicate nella sua terra d’origine: la Svezia.
La cultura, la natura, le tradizioni artistiche di «un paese alla periferia dell’Europa» (la definizione è di August Strindberg) che nell’istante bergmaniano diventano centrali.
Questo corso intende indagare proprio su questo rapporto “invisibile” eppure proficuo e profondo tra Ingmar Bergman e le sue radici, tra il suo istante cinematografico e l’eternità della tradizione culturale che lo ha prodotto rendendolo “universale” (Vincenzo Esposito).

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