Alla Scuola di cinema Pigrecoemme, la presentazione del volume “Effetti collaterali”, emozionante fotoreportage dalla Palestina

Martedì 26 gennaio alle ore 18,00, negli spazi della Scuola di cinema Pigrecoemme (a Napoli, in Piazza Portanova 11), lo storico della fotografia e docente dell’Accademia di Belle arti di Napoli Luca Sorbo, ed il critico d’arte Corrado Morra presentano il volume “Effetti collaterali”, lungo ed intenso fotoreportage dalla Palestina.
Il volume è curato dall’agenzia Graffiti Press di Roma, il cui direttore, Gianni Pinnizzotto, sarà presente alla serata.
L’appuntamento vedrà anche l’occasione per presentare il nuovo corso di Fotoreportage che Pigrecoemme organizza, dal 10 aprile 2010, proprio in collaborazione con la Graffiti Press.
L’incontro è gratuito e sarà possibile accedervi fino ad esaurimento posti.

Un viaggio lungo vent’anni nei martoriati territori palestinesi, attraverso centoventisei fotografie di grande impatto estetico ed emotivo ed una serie di interventi e di testimonianze di chi su quella terra martoriata – che con tragico paradosso chiamiamo Terra Santa -, vive ogni giorno: questo è “Effetti collaterali”. Un volume doloroso, eppure nesessario, che si preoccupa di restituirci la vita, gli umori, le cupe paure, le fragili speranze dei palestinesi, popolo di una terra mitica e tragica, vero snodo della nostra sofferta e irrisolta contemporaneità. È così che, in questo emozionante fotoreportage, scorrono come in un film drammatico le immagini di Gerusalemme est, Betlemme, Gerico, Ramallah, Hebron, Tulkarem, Nablus, fino a quelle di Gaza, luoghi e drammi descritti da dieci fotografi che, dal 1990, guidati da Gianni Pinnizzotto direttore di Graffiti, hanno documentato i terribili eventi che hanno segnato il destino di quella terra: la prima intifada, la costruzione del muro di separazione, la seconda intifada fino ai drammatici giorni dei bombardamenti su Gaza del dicembre 2008 e del gennaio 2009, cioè la fanigerata  operazione  “Piombo fuso” voluta da Israele, che ha prodotto enormi distruzioni e soprattutto circa 1400 morti di cui quasi 400 bambini. Sono questi quelli che l’asettico linguaggio militare chiama  “Effetti collaterali”, veri e propri abissi di dolore di un conflitto lungo più di mezzo secolo, che ormai ha segnato un solco così profondo tra le coscienze del popolo palestinese e quello israeliano, complice anche la comunità internazionale e la cattiva informazione, da rendere difficilissima una necessaria pacificazione e la legittima aspirazione alla costruzione dello Stato al quale aspirano da anni i palestinesi.

Graffiti Press è un’agenzia fotogiornalistica che si occupa da oltre 25 anni di problematiche sociali. Nel 2002 ha vinto il World Press Photo con un reportage nei campi nomadi a Roma.
“Effetti collaterali” è il terzo libro edito dalla Graffiti sulla Palestina. Il primo, “The Land of  Palestine”,  ha vinto il primo premio come miglior libro di reportage al festival internazionale Orvieto Fotografia nel 2006.

Commenta questo post

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.