Sono molti e triviali i luoghi comuni sulle persone che lavorano nel mondo dell’arte, della produzione audiovisva e dello spettacolo. Uno di questi è che tutti costoro, specialmente quelli “arrivati”, siano persone ciniche, prive di emozioni e che ormai hanno traformato la loro passione di un tempo in una routine da gestire al meglio per evitare fastidi e sbalzi.
Allora oggi scrivo questo post solo per raccontarvi che non ho mai sentito Antonio Mauriello, regista RAI e docente di regia televisiva presso la scuola di cinema Pigrecoemme, così contento come quando mi ha raccontato di essere stato incluso tra i dodici finalisti del concorso letterario “Parole in Corsa” bandito da ANM.
Il suo racconto (che a mio parere sarebbe un bellissimo soggetto per un cortometraggio) è online qui.
E voi, che ne dite?