10 motivi per restare a casa a Pasquetta

pasquetta

Ce ne sarebbero tanti: 1) se non andate a scuola, il giorno dopo è lavorativo; 2) il traffico; 3) in qualsiasi posto andiate, troverete torme di vandali decise a sabotare il vostro desiderio di tranquillità con pallonate, musica ad alto volume e schiamazzi; 4) il traffico; 5) insozzare un’oasi con avanzi di cibo non è propriamente un comportamento ecosostenibile; 6) il traffico. Se non volete dar retta a noi, tenete conto almeno dei consigli di questi registi che, anche in tempi non sospetti, hanno già provato a mostrare le controindicazioni di dissennate gite fuori porta.

1 – Sam Raimi in La casa

Nella casa in cui vi recate potrebbe aprirsi una botola. Dovreste richiuderla e andare via, ma di sicuro andrete a curiosare. Troverete un libro e un nastro magnetico su cui è incisa la voce di uno studioso che legge formule del Naturon Demonto. A quel punto non potrete fare più niente, sarà troppo tardi e sarete voi a fare la fine degli agnelli. Per Fede Alvarez, regista del remake, succederebbe la stessa cosa anche se andaste per più nobili fini, tipo aiutare una sorella a disintossicarsi.

2 – Wes Craven in Le colline hanno gli occhi

Se proprio dovete perché mamma e papà vi costringono, cercate almeno di convincerli a non andare nel deserto del Nevada. Potrebbero esserci ex minatori trasformati in cannibali da una serie di esperimenti nucleari. E potreste anche scoprire che siete peggio di loro.

3 – Stefano Reali in Laggiù nella giungla

E se, nella tratta Roma – L’Aquila, il pullman su cui viaggiate forasse? E se vi allontanaste in 9 e ripartisse senza di voi? Potreste scoprire che proprio qui in Italia c’è una giungla e che, precipitatici dentro, la vostra voce, con inflessioni dialettali e difetti di pronuncia, è stata sostituita da quella di un affascinante doppiatore. Insomma, potreste essere finiti in un film d’avventura di quelli che il cinema bis produceva negli anni ’60. Del resto, vi ritrovereste in compagnia di Van Johnson.

https://youtu.be/1AAdzKPGvhc 

4 – John Boorman in Un tranquillo week-end di paura

Di sicuro non è consigliabile una gitarella tra uomini, si finisce col fare la gara a chi ce l’ha più lungo, più o meno metaforicamente. Il problema è se incrociate un altro gruppo di maschi intenti a fare la stessa gara, ma meno metaforica, ed a pagarne le conseguenze è il vostro amico più in carne. Se poi avete scelto come meta, uno di quei piccoli centri in cui sono tutti parenti, beh ne avrete di che popolare i vostri incubi vita natural durante.

5 – Peter Weir in Picnic ad Hanging Rock

Se andate in gita con le amiche, non allontanatevi mai dal gruppo. Neanche in compagnia di altre. Potreste andar via in quattro e tornare da sole. E le conseguenze psicologiche sarebbero ben più tragiche dello scomparire. Sia per voi sia per quanti si metteranno in cerca delle disperse.

6 – Eli Roth in Cabin Fever

Diffidate degli sconosciuti. Anche se vi offrono dell’erba in cambio dell’ospitalità. Se poi avete avuto una brutta esperienza in Islanda, dove avete contratto una malattia cutanea, traetene ispirazione e scriveteci un film. Infilateci Lynch in mezzo e potreste fare carriera.

7 – Drew Goddard in Quella casa nel bosco

Quando pensate che se ne sono viste di tutti i colori nei film e che non può capitarvi nulla di nuovo, potrebbe accadervi ogni cosa che avete visto in un film (dal libro maledetto agli zombi) e questo perché fate parte di un rituale messo in atto per placare divinità ctonie. Davvero vorreste scoprire di essere tipaz sacrificabili sull’altare metalinguistico del postmoderno?

8 – Mario Mattoli in Totò, Peppino e le fanatiche

Mettiamo pure che vi capiti la fortuna, mentre siete fuori con la famiglia, di beccare due autostoppiste tedesche che, a quanto pare, sono pure attratte da voi. Siete così sicuri che le pillole che vi hanno dato le vostre mogli fossero per il mal d’auto?

9 – Harold Ramis in National Lampoon’s Vacation

Se avete deciso di raggiungere con la famiglia un parco divertimenti, accertatevi che sia aperto. Al netto di tutto quello che può succedervi durante il viaggio (e può succedervi di tutto), potreste essere costretti ad imbracciare le armi pur di perseguire l’obiettivo della vostra gita.

10 – Luigi Comencini in L’ingorgo

L’incubo peggiore resta il traffico. Una coda interminabile di automobili. In queste trappole infernali, bloccate sull’autostrada, in questa situazione di stallo, l’uomo tira fuori il peggio di sé. Meglio lasciare l’auto in garage, non trovate?

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