L’orgoglio nazionale spesso fa sì che i media diano risalto alla notizia della partecipazione di nostri attori a film stranieri, anche se, poi, spesso quella partecipazione è ridotta a pochi secondi ed i film in questione non sono neanche questi capolavori (vedi il caso degli abominevoli The Tourist e di Sotto il sole della Toscana). La maggior parte delle volte, certo, i nostri attori finiscono coll’incarnare i cattivi, ma non si è sempre detto che sono quelli i personaggi memorabili di una pellicola?
1 – Adolfo Celi in Agente 007 – Operazione Tuono
Emilio Largo, uno dei luogotenenti della Spectre (il numero 2 nel film, ma uno nel libro da cui è tratto il Bond 4) più crudeli e spietati di sempre. La casistica dei cattivi italiani nei film di 007 contempla anche Claudio Santamaria, killer di ghiaccio in Casino Royale, Maria Grazia Cucinotta nella sequenza pre-titoli di 007 – Il mondo non basta e Peppe Lanzetta, bodyguard di Blofeld nell’ultimo Spectre.
2 – Vittorio Gassman in Pelle di sbirro
E dire che Gassman, anche in Italia, aveva cominciati la sua carriera di attore cinematografico con ruoli principalmente di cattivo (in Riso amaro di Giuseppe De Sanctis, ad esempio) per poi diventare, grazie all’intuizione di Mario Monicelli, uno dei “mostri” della commedia all’italiana, da I soliti ignoti in poi. In questa terza regia di Burt Reynolds, tutt’altro che memorabile, è un italoamericano, Victor Scorelli, decisamente poco irreprensibile: ma guarda un po’!
3 – Franco Nero in 58 minuti per morire
Appare pochi minuti, Franco Nero, nei panni del dittatore Ramon Esperanza, ma è il motore di tutta la cospirazione alla base del sequel di Trappola di cristallo, diretto da uno scoppiettante (allora) Renny Harlin.
4 – Alessandro Gassman in Transporter Extreme
Il franchise più longevo dell’Europa Corp di Luc Besson (altri due sequel e una serie tv), reclutò, per il secondo capitolo, Gassman jr. nei panni di tale Gianni Chellini, superato, però, dalla sua assistente Lola.
5 – Francesca Neri in Danni collaterali
L’inclusione di Francesca Neri in questa lista, per il ruolo di Selena Perrini, equivale ad uno spoiler. Ma il film di Andrew Davis è così brutto che, nel caso non l’avete visto, dovreste ringraziarci per i 108′ minuti di vita che vi abbiamo regalato.
6 – Angelo Infanti in Nido di vespe
Una task-force di poliziotti francesi e italiani (di cui fa parte anche Valerio Mastandrea) scorta il pericolo mafioso albanese Abedin Nexhep, il cui volto, rimasto segreto per quasi tutto il film di Florent-Emilio Siri (che guarda abbastanza evidentemente a Distretto 13 – Le brigate della morte), si scoprirà essere quello di Angelo Infanti. proprio lui, il Manuel Fantoni di Borotalco.
7 – Riccardo Scamarcio in Gibraltar – The Informant
La notizia che sta rimbalzando in questi giorni è che Scamarcio sarà al fianco di Keanu Reeves in John Wick 2. In che ruolo, non è dato saperlo, così come non sappiamo perché questo film del 2013, diretto dal Julien Leclerq dell’ottimo L’assaut, scritto dall’Abdel Raouf Dafri autore anche del dittico Nemico pubblico n.1 con Vincent Cassel e di Il profeta di Jacques Audiard, ed interpretato da Scamarcio, nei panni di uno spietato assassino, al fianco del Gilles Lelouche di French Connection e del Tahar Rahim di Il profeta, non sia stato distribuito in Italia. Il neopolar non ispira fiducia, anche quando è interpretato da Italiani.
8 – Edoardo Costa in Die Hard – Vivere o morire
Cattivo nella vita (una condanna nel 2012 a tre anni di reclusione per una truffa, denunciata da Striscia la Notizia, consistente in raccolte fondi per beneficenze mai fatte), Edoardo Costa, dalla soap Vivere, finì inopinatamente nel cast del quarto capitolo della saga di John McLeane. Poi ha lavorato anche col compianto James Gandolfini ed è molto attivo all’estero. Chissà perché preferisce non rientrare nel suo paese.
9 – Sergio Castellitto in Le cronache di Narnia – Il principe Caspian
Esperienza nuova, e mai più ripetuta, per Sergio Castellitto che, all’epoca dell’uscita, si lanciò in sperticate lodi al regista Andrew Adamson attento, a suo dire, alla psicologia dei personaggi, e quindi anche a quella dello spietato Lord Miraz da lui interpretato, oltre che all’azione. Sull’azione ci siamo, questa attenzione alle psicologie ci sembra un po’ un alibi. Pecunia non olet.
10 – Virna Lisi in La regina Margot
In un cast stellare, da far tremare i polsi, a risaltare, in questo blockbuster in costume di Patrice Chéreau, fu la nostra Virna Lisi che, per l’interpretazione di Caterina De’ Medici, fu premiata anche al Festival di Cannes. Con un look che ricorda quello di Silvana Mangano nel ruolo della Rev. Madre Ramallo in Dune di David Lynch, Virna Lisi dimostrò di saper interpretare anche una spietata, fredda e calcolatrice stratega. Prima di optare per lei Chéreau aveva pensato a Giulietta Masina (dal viso troppo innocente) e Monica Vitti (che rifiutò perché impaurita all’idea di impersonare un personaggio così perfido).
https://www.youtube.com/watch?v=W3RA7xr53qI