10 film da non perdere con Frank Sinatra

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Per molti è The Voice e, sicuramente, la musica ed il canto hanno rivestito un ruolo importante nella vita professionale di Frank Sinatra, quasi quanto le (tante) donne e le amicizie più (la mafia) o meno (i sodali del Rat Pack) discusse. Ma Frank Sinatra fu anche un grande attore e non solo di musical. Ecco dieci film per ricordarlo in questa veste.

1 – Due marinai e una ragazza di George Sidney

Un soggettino esile, quasi da musicarello italiano, ma impreziosito dalle performance dei due protagonisti. Gene Kelly balla col topo Jerry (un duetto diventato ultracelebre) e canta con Frankie I Begged Here.

2 – Un giorno a New York di Stanley DonenGene Kelly

Fino ad allora il musical era sempre stato girato in interni ricreati nei teatri di posa, anche perché il mondo del musical era sempre stato un mondo a sé stante, una realtà artificiale, fittizia. Un giorno a New York rappresentò una rivoluzione in quanto primo musical ad essere girato in esterni, sebbene, a fronte della richiesta di Gene Kelly di girarlo interamente nella città del titolo, la MGM, produttrice del film, concesse solo una settimana di riprese in loco. Invecchiato benissimo, anzi per nulla invecchiato.

3 – Da qui all’eternità di Fred Zinneman

Tra tanti giganti (Burt LancasterMontgomery CliftErnest Borgnine), fu lui, Frankie, a vincere l’Oscar come miglior attore non protagonista per l’interpretazione del soldato Angelo Maggio, militare con un senso profondo dell’amicizia e della famiglia, per difendere l’onore della quale è disposto a fare a botte.

4 – Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz

Sebbene magari vi incuriosisca di più vedere un Marlon Brando commediante (e cantante), Bulli e pupe è uno tra i migliori musical di sempre, anche perché, nelle mani di Mankiewicz, finisce con l’essere la consueta parabola, cara all’autore di Gli insospettabiliMasqueradeEva contro Eva, sul mascheramento e la confusione tra essere ed apparire.

5 – L’uomo dal braccio d’oro di Otto Preminger

Per questo stupendo film di Otto PremingerFrankie fornì una performance attoriale ai limiti della mimesi (e senza alcun “metodo Stanislavskij” alle spalle), ma, probabilmente a causa del delicato tema della tossicodipendenza, nonostante la nomination, stavolta l’Oscar gli fu negato. Da ricordare la colonna sonora jazz di Elmer Bernstein ed i titoli di testa di Saul Bass.

https://www.youtube.com/watch?v=sS76whmt5Yc

6 – Alta società di Charles Walters

È risaputo che Frank Sinatra abbia cominciato a cantare, spinto dall’ammirazione emulativa per Bing Crosby che ascoltava alla radio. E pare che abbia accettato di apparire in questo film proprio perché gli avrebbe consentito di duettare col suo idolo (nel brano Well, Did You Evah!). Remake in forma di musical di Scandalo a Filadelfia di George Cukor, ricordato quasi più per motivi extrafilmici (è l’ultima pellicola interpretata da Grace Kelly prima di convolare a principesche nozze; la canzone Who Wants to Be a Millionaire? dette il titolo al più famoso gioco della televisione) che per qualità intrinseche.

7 – Qualcuno verrà di Vincente Minnelli

Signori, il mélo nella sua forma migliore. Vincente Minnelli è un regista ancora troppo poco considerato e basterebbe la fine di questo film, con Fischio/Dean Martin che toglie il suo inseparabile cappello in onore di Ginny, per capire di che pasta debba essere fatto un regista.

8 – Un uomo da vendere di Frank Capra

Praticamente tutti ricordano l’ultimo film diretto da Frank Capra, quell’Angeli con la pistola autoremake di Signora per un giorno, ma quasi nessuno ha memoria della sua penultima regia, giunta nel 1959 dopo circa otto anni di televisione. Eppure, Un uomo da vendere è una commedia amara che potrebbe apparire anomala nella filmografia capriana mentre è perfettamente coerente col suo sguardo tutt’altro che ottimistico, nonostante il luogo comune critico.

9 – Va’ e uccidi di John Frankenheimer

Il film che, fantapoliticamente, anticipò l’attentato a Kennedy, di cui Sinatra era molto amico e, forse, il migliore della trilogia distopica di Frankenheimer (che comprende anche Sette giorni a maggioOperazione diabolica). È un capolavoro ancora oggi in grado di affascinare gli appassionati, in particolare i “complottisti”. Rifatto da Jonathan Demme nel 2004 con Denzel Washington nel ruolo che qui riveste Sinatra.

10 – Inchiesta pericolosa di Gordon Douglas

Le ultime interpretazioni di Frankie lo vedono, quasi sempre, nei panni del poliziotto (in L’investigatoreLa signora nel cemento, anche questi diretti da Gordon Douglas e poi, nel 1980, in Delitti inutili di Brian G. Hutton), ma il migliore è questo cupo poliziesco in cui Sinatra dipinge un tutore della legge onesto e tormentato dal rimorso.

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