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X-Men 2 (Usa
2003) di Bryan Singer con Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen,
Halle Berry, Alan Cumming
Ormai è chiaro: Singer è un onesto
mestierante. La vera mente (anche registica, visto il suo esordio dietro
la m.d.p., Le vie della violenza) de I soliti sospetti
era Christopher McQuarrie. Se L'allievo lasciava
ancora una speranza, già il primo capitolo della saga dei mutanti
marveliani denunciava il declino mainstream di Bryan.
X-Men 2 conferma il sospetto: nulla di nuovo, azione ed
fx a profusione gestiti come un qualsiasi Bartkowiak o James
Wong. Per divertire, diverte, ma è inutile negare che ci si
aspettava di più, soprattutto pensando a quali e quanti cortocircuiti
narrativi ed interpretativi hanno arricchito la creazione di Stan Lee
nelle strisce di nuova generazione (quella di Chris Claremont).
Il sequel, invece, lascia soltanto presagire la china da moderno
feuilleton presa dalla saga di celluloide dei più famosi
super freaks del "mondo comic".
(Rosario Gallone)
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