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We Were Soldiers (Usa 2002) di Randall Wallace con Mel Gibson, Barry Pepper, Greg Kinnear, Sam Elliott, Madeleine Stowe, Chris Klein, Keri Russell

E così, anche l'11 settembre 2001 (e la conseguente guerra contro i talebani) ha avuto il suo Berretti verdi. A nulla servono le frecciate alla politica ed ai vertici militari (opportunisti ed ignoranti) oppure i paralleli con l'esercito vietnamita (anche loro tengono famiglia!), quando, poi, tocca ascoltare battute del genere: "Non ascoltare, Signore, le eresie dei nostri nemici ed aiutaci a spedirli all'Inferno", "Sono contento di morire per il mio paese". La regia di Wallace è retorica quanto il suo script (in un profluvio di ralenti che manco ai mondiali di calcio), ma la nota più stonata è la performance di Gibson, lasciatosi coinvolgere nel progetto forse per gratitudine verso lo sceneggiatore che gli ha fatto vincere l'Oscar per la regia (Braveheart), anche se sembra pensare, ad ogni inquadratura: "mi sentivo più a mio agio in Air America".

(Rosario Gallone)

 

le tre mogli dei soldati

guerra! bastardi comunisti!

"quei fottuti figli di puttana hanno le ore contate. Passo e chiudo. Puh! Feccia gialla!

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