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La voce del cigno (Usa 2001) di Richard Rich e Terry L. Noss

Se il brutto anatroccolo sapesse che anche un cigno può essere discriminato, non ci terrebbe poi tanto a trasformavisi. Louie, il protagonista di questo lungometraggio animato, è appunto un cigno emarginato perché muto (ed essendo un cigno trombetta...). L'idea di partenza, da un racconto di E.B.White, non è male e, a dire il vero, per un po' il plot tiene bene (è interessante, ad esempio, che, dopo aver imparato a leggere ed a scrivere per comunicare meglio, Louie non sia in grado di relazionarsi proprio con i suoi simili, che non lo capiscono: la cultura non è tutto!). Purtroppo, è l'ultima mezz'ora a non funzionare (l'entrata in scena del furbo umano Monty - doppiato, in originale, da Joe Mantegna -, il prefinale), così come non eccellono le anodine musiche di Marcus Miller. Se fosse per La voce del cigno, insomma, la Disney potrebbe continuare a dormire sonni tranquilli.

(R.G.)

 

La voce del cigno

 

 

 

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