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Tomb
Raider (Usa 2001) di Simon
West con Angelina Jolie, Noah Taylor, Jon Voight, Iain Glen
La trasposizione cinematografica
di un videogame presenta un handicap, a dir poco, fisiologico:
l'assoluta mancanza di interattività. E' uno dei motivi dell'insuccesso
di tutte le operazioni del genere (da SuperMario a Streetfighter,
fino al recente Final Fantasy), fatta eccezione per quel
Mortal Kombat (più fortunato ai botteghini americani)
che, non a caso, rinunciava all'intreccio ed infilava semplicemente un
combattimento dietro l'altro (quasi come vedere la partita giocata da
un altro). Un'altra delle cause dello scarso appeal di queste pellicole
è costituito, però, da elementi squisitamente filmici: sceneggiature
inadeguate, quando non imbarazzanti come quella di Tomb Raider
(un assaggio? "Nel ventre della balena" "E fuori
dal culo del demonio"), attori svogliati (ricordo uno spaesato
Bob Hoskins nei panni dell'eroe idraulico, mentre qui abbiamo un'Angelina
Jolie meno espressiva dei suoi labbroni ed un papà Voight
che insiste a sputtanare la dignitosa carriera costruita negli anni '70).
Mi dispiace per Simon West, che non aveva sfigurato nelle sue precedenti
fatiche (Con Air, La figlia del generale),
ma questo game è proprio over.
(Rosario
Gallone)
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