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Terra di confine
(Usa 2003) di Kevin Costner
con Kevin Costner, Annette Benning, Robert Duvall, Michael Gambon
Perennemente al confine tra vecchio e nuovo (sia come
attore che come regista) Kevin Costner, varcatolo nelle ultime
indecorose performance attoriali (Dragonfly e La rapina
sono tra le cose peggiori viste sugli schermi negli ultimi anni, perpetrate
nel tentativo di conquistare fasce di pubblico poco avvezze, in ragione
dell'età e della superficialità, a ritmi e tempi diversi
da quelli di Mtv), fa un passo indietro e rientra in quel cinema old
style che ama fare. L'amore è sincero, si percepisce, ed è
per questo che Balla coi lupi e L'uomo del giorno
dopo sono tra i miei preferiti. Ad essi si aggiunge ora Terra
di confine: un prologo di presentazione dei personaggi, uno sbrigativo
antefatto e poi un'ora di attesa per l'Ok Corral finale, dove all'incedere
classicamente tombstoniano dei contendenti, fa da contraltare una
spaventosa e disillusa sbrigatività nell'esecuzione. E che dire
di quei timorosi cittadini che scendono giù in strada (a differenza
di quelli di Mezzogiorno di fuoco), ma hanno un bel coraggio
a mettersi in 8 contro 1? E quando il film sembra finito, c'è ancora
tempo per la più bella dichiarazione d'amore tra quarantenni che
il cinema western ricordi. Immenso Duvall.
(Rosario Gallone)
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