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Sole negli occhi (Italia 2001) di Andrea Porporati con Fabrizio Gifuni, Valerio Mastrandea, Delia Boccardo, Gianni Cavina

Il Sole negli occhi è quello il cui riflesso nello specchio, con il quale giocano i due bambini che dovrebbero "riconoscere" l'assassino, sveglia il protagonista Marco, all'indomani del parricidio. Oppure è quello che sembra disorientarlo, di continuo, mentre vaga per le spiagge di Rimini, sfuggendo ad un presunto inseguimento della polizia.

Valerio Mastrandrea e Fabrizio Gifuni

E se, invece, fosse "la Luce" cui tutti i comuni (cattolici) mortali, solitamente, aspirano?
Del resto, dal momento in cui Marco uccide il padre, entra in un mondo abitato da fantasmi, da figure non ben definite (a cominciare da quella della colpevolmente consapevole madre, interpretata da Delia Boccardo); un mondo in cui sembra cercare l'assoluzione per non aver rispettato i comandamenti del "non uccidere" e dell' "onora il padre e la madre"; un mondo che potrebbe, con molta fantasia (e da profani), sembrare il Purgatorio (nel qual caso, richiamerebbe Una pura formalità); un mondo che lo porterà , dopo aver espresso il suo più grande desiderio ("voglio andare in paradiso"), ad ammettere l'assassinio, lasciando, però, allo spettatore il dubbio sul movente (anche se "c'è sempre un motivo per cui si uccide qualcuno" sostiene uno dei poliziotti, nell'epilogo del film). Dopo i fatti di Novi Ligure, forse è una falsa speranza credere che, dietro ad ogni omicidio, ci sia un valido motivo. Fabrizio Gifuni è bravissimo, considerando, soprattutto, che la pellicola ruota tutta attorno al suo personaggio ed al suo sguardo accecato dal Sole negli occhi.

(L.G.)

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