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La sicurezza degli oggetti (Usa 2002) di Rose Troche con Glenn Close, Dermot Mulroney, Jessica Campbell, Joshua Jackson, Mary Kay Place

Gli oggetti danno sicurezza, ce lo insegna il materialismo di matrice consumistica. Fin quando riesco a comprare cose esisto. E Jim Train (Dermot Mulroney) ad aver impostato tutta la sua vita ed il suo matrimonio ("ho comprato la nuova lavastoviglie") su questa convinzione. Per Esther Gold (Glenn Close), invece, l'oggetto (in senso lato) che le dà sicurezza è il figlio in coma neurovegetativo. Insomma, nella miglior tradizione freudiana, è tutta una rincorsa al feticcio che surroghi una perdita (del figlio, dei sogni di ragazzo, dell'innocenza). La sicurezza dei feticci, però, è fragile. Meglio scendere a patti con se stessi, nel bene e nel male, e ricominciare daccapo. Tanto c'è chi veglia (con un dolly) su di noi. Rose Troche abbandona il trasgressivo mondo gay per incrociare altmanianamente esistenze di provincia, partendo dai racconti di A.M.Homes, pubblicati in Italia per i tipi della Minimum Fax. Ne risulta un prodotto forse meno originale, ma più maturo, in cui la regista dimostra polso nel dirigere gli attori e nelle scelte stilistiche.

(Rosario Gallone)

Jessica Campbell

Patricia Clarkson e Joshua Jackson

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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