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Romanzo criminale (Italia 2005) di Michele Placido con Kim Rossi Stuart, Pier Francesco Favino, Claudio Santamaria, Jasmine Trinca, Anna Mouglalis

E così, alla fine, Michele Placido ha girato il suo Novecento(settanta). Romanzo criminale, tratto dal romanzone di Giancarlo De Cataldo (che fictionizza la storia della Banda della Magliana) è un kolossal nella misura in cui, oggi, è possibile un kolossal italiano e cioè: una vicenda di ampio respiro (non minimalista per intenderci), con qualche effetto digitale (la sola esplosione della stazione di Bologna, ben fatta, ma stonata rispetto ad una regia che tende a stare più addosso ai personaggi, forse, come ha sostenuto Aldo Fittante su FilmTv, per cautelarsi da eventuali anacronismi) ed una durata fuori dal comune per una pellicola italiana. Romanzo criminale ha dei difetti (l'intreccio tra la banda ed "i massimi sistemi" sembra forzato, qualcosa sembra non quadrare, come, invece, accadeva nella ricostruzione di Lucarelli a Blunotte), ma si riaggancia ad una tradizione (dei Rosi, dei Damiani) evocata esplicitamente dal regista nelle dichiarazioni rese alla stampa, anche se quella tradizione, non per colpa sua, è ben lontana dal poter essere riproposta. E, nel segno di quella tradizione, riafferma l'esistenza anche oggi di una schiera di caratteristi che, speriamo, potrebbe rifar grande il cinema italiano. Pier Francesco Favino è una conferma, ma Stefano Accorsi non è così da buttare e, soprattutto, defilato, emerge un Gianmarco Tognazzi in un ruolo che anni fa sarrebbe stato a pennello a (ma quanti di voi lo conosceranno?) Ferruccio De Ceresa.

(Rosario Gallone)

 

Anna Mouglalis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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