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Le riserve
(Usa 2000) di Howard Deutch con Keanu Reeves,
Gene Hackman, Brooke Langton, Orlando Jones, Rhys Ifans, Jack Warden
Vi confesso una mia debolezza:
il cinema americano degli anni '70. Adoro i losers, la paranoia,
la contestazione, il confronto col mito. Anche se spettacolarizzati. E'
stata la seconda età dell'oro di Hollywood, e chissà se
ce ne sarà mai una terza. Ecco perché sono assolutamente
entusiasta de Le riserve, commedia sportiva di Howard
Deutch, in cui si respira aria di Aldrich (di Quella
sporca ultima meta), di Altman (di MASH),
di Landis (di Animal House). Di quel cinema, accanto
a due degli attori più rappresentativi (Gene Hackman e Jack
Warden), ritroviamo le storie (un'improbabile squadra di football
- formata, tra gli altri, da un lottatore di sumo, un calciatore tabagista
e scommettitore incallito, un sordomuto, un detenuto e due body guards
della mala - si trova a sostituire la prima scelta, in sciopero per questioni
economiche. Sappiate che lo sciopero c'è stato veramente, nel 1987!),
gli umori (lo spirito di gruppo contro l'individualismo), la morale (i
perdenti sanno vincere, i vincenti non sanno perdere), il riscatto (di
tutti, anche a costo di rimetterci una gamba), e tutto il repertorio seventies
(le risse - "come nei bei film di una volta" commenta
un telecronista - e le goliardate). Se, come me, siete nostalgici di quegli
anni e di quelle pellicole, vi commuoverete; se non lo siete, vi divertirete
comunque.
Segue elenco di sequenze imperdibili:
· l'arrivo delle riserve;
· la selezione delle ragazze pon pon;
· l'improvvisata coreografia della squadra, in cella, al ritmo
di I will survive;
· la seduta di allenamento in cui si parla della paura;
· le cheerleaders (che in realtà sono stripeuses)
che distraggono la squadra avversaria.
(R.G.)
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