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Proof (Usa 2005) di John Madden con Gwyneth Paltrow, Anthony Hopkins, Jake Gyllenhaal, Hope Davis

Matematici all'arrembaggio. C'è un motivo dietro l'improvvisa invasione degli schermi (il piccolo ed il grande) da parte di quelle sfuggenti figure che sono i matematici? Al Magnifico Rettore dell'Università di Udine, Furio Honsell, ospite fisso di Che tempo che fa? condotto da Fabio Fazio ed al Charlie Eppes di Numb3rs (telefilm prodotto dai fratelli Scott e sospeso da Raidue dopo appena due settimane di programmazione) si aggiungono ora i tre protagonisti di Proof. Sarà forse che il massiccio ricorso ad opinabili sondaggi ed a numeri che, a dispetto delle affermazioni di chi li snocciola ("sono dati ufficiali"), paiono non essere mai definitivi, ha motivato la necessità di ribadire che la matematica non è un'opinione? O è la vena di follia che convenzionalmente viene considerata caratteristica del matematico (ricordate il John Forbes di A Beautiful Mind?) ad attrarre le attenzioni di sceneggiatori ed autori? Qualunque sia la risposta, c'è da dire che il pubblico non sembra condividere l'interesse: Numb3rs, appunto, sospeso (e non era male!), Proof con un incasso risibile (Honsell non fa testo perché è il programma di Fazio a funzionare). Nel caso del film che ha visto collaborare nuovamente John Madden e Gwyneth Paltrow (dopo gli improbabili Oscar vinti da entrambi per Shakespeare in Love), la tiepida accoglienza è dovuta ad un testo teatrale di partenza (di David Auburn) non particolarmente affascinante e ad una regia abbastanza banale (ma cosa ci si poteva aspettare?). La Paltrow, invece, convince in modo quasi inversamente proporzionale alla qualità del film in cui è coinvolta. Ma è l'unica perché Hopkins e Gyllenhaal timbrano il cartellino.

(Rosario Gallone)

 



Gwineth Paltrow ed Anthony Hopkins

 

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