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Pollicino (Francia 2001) di Olivier Dahan con Nils Hugon, Elodie Bouchez, Roman Bohringer, Catherine Deneuve

Se paragonato al bidone col naso lungo di Benignaccio, Pollicino sembra avere addirittura più meriti di quanti effettivamente gliene si possa riconoscere. Dahan azzecca alcune trovate (i fondali dipinti rimandano alle illustrazioni dei libri di fiabe; l'orco ha una maschera di ferro che lascia presagire lineamenti spaventosi) e punta sul coté gotico-splatter della favola (non a caso dirigerà I fiumi di porpora 2), ma così facendo taglia fuori un po' tutte le fasce di target: i piccolissimi perché la rappresentazione grafica dell'orrore, già di per se meno conciliante del racconto orale ("Ucci Ucci sento odor di cristianucci" è la frase exemplum della pedofagia non comunista), qui è un po' troppo vivida; gli adolescenti e gli adulti in quanto abituati a ben altri orrori. Il nodo da sciogliere, piuttosto, è più generale: ha senso un'operazione del genere quando alle spalle manca la volontà di una rilettura? Può l'immaginario infantile moderno (saturo di suo) affezionarsi ad una tradizione fiabesca considerata vecchia proprio perché tradizione? Non crediate che abbia una risposta, anzi.

(Rosario Gallone)

Nils Hugon

 

 

 

 

 

 

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