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Piazza delle cinque lune (Italia/Gb/Germania
2003) di Renzo Martinelli con Donald Sutherland, Stefania Rocca, Giancarlo
Giannini, F. Murray Abraham
Il 9 maggio 1978 fu ritrovato, in via Michelangelo
Caetani (a metà strada tra la sede della DC e quella
del PCI, i due partiti protagonisti del compromesso storico),
chiuso in una Renault R4 rossa, il corpo senza vita di Aldo
Moro, rapito il 16 marzo precedente dalle BR. 25 anni dopo,
il 9 maggio del 2003, viene distribuito nelle sale, con un tempismo da
marketing hollywoodiano, Piazza delle cinque lune - il thriller,
dopo un conto alla rovescia cadenzato, mediante i manifesti, lungo le
strade di ogni città. Martinelli non è nuovo a simili
operazioni pubblicitarie in cui, cè da dirlo, non ha nulla
da temere dagli Americani. Anche stilisticamente è, di sicuro,
uno dei più preparati registi italiani. Ai suoi film, però,
manca sempre qualcosa: il pathos, la suspense, la tensione. Era così
in Sarahsarà, dove le ingenuità potevano passare
per incertezze di esordiente, ed in Vajont (su Porzus
non posso pronunciarmi, non avendolo visto). Piazza delle cinque
lune tiene in quanto è largomento ad essere avvincente.
Il caso Moro è un po il nostro JFK, e proprio
al nevrotico film-pamphlet di Oliver Stone che Martinelli
sembra ispirarsi (la ricostruzione è supportata da immagini di
repertorio, documenti autentici - la telefonata che rivelava il luogo
in cui trovare il cadavere -, finti super 8, lettura di carte processuali).
Solo che non se ne giova lintreccio fiction escogitato dal regista
e dal cosceneggiatore Fabio Campus (un giudice in pensione viene
in possesso di uno scottante rullo che dimostra alcune anomalie nellattentato
di via Fani e, di qui in poi, cercherà, invano, di arrivare
alla verità con laiuto di una sua pupilla e di un agente
della sua scorta) per spettacolarizzare la pellicola. La maggior parte
del tempo i tre se ne stanno lì a parlare, ma la brutta sensazione
e che, invece di discutere tra di loro, si stiano rivolgendo a noi spettatori.
Manca solo lo sguardo in macchina (alla Lucarelli di Blu
Notte). Non riesce a recuperare neanche con le tecnicamente eccellenti
sequenze dellincidente e dellinseguimento nelle campagne senesi
(una citazione di Intrigo internazionale). Fosse solo per
aver seminato lennesimo dubbio sullennesima oscura vicenda
della nostra storia recente, però, va apprezzato il tentativo.
In attesa di Buongiornonotte di Marco Bellocchio.
(Rosario Gallone)
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