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Opopomoz

(Italia 2003) di Enzo D’Alò

Mentre la Disney e specialmente la Pixar (ma è notizia di questi giorni che la benemerita costola guidata da John Lasseter si separerà dalla casa madre) hanno cominciato, da qualche anno, a rinunciare alle voci famose ed a colonne sonore di prestigio, ma spesso mediocri (qualcuno ricorda quella di Phil Collins per Tarzan?), la Dreamworks continua a credere nell’incanto della voce celebre ed i neoarrivati italiani anche nel soundtrack famoso. In Opopomoz, ultima fatica di Enzo D’Alò, abbiamo Silvio Orlando, Vincenzo Salemme, Fabio Volo e addirittura John Turturro alle voci e Pino Daniele agli strumenti (ma ciò che si ricorda di più è il blues intonato da Gegè Telesforo sui titoli di coda). In più è la prima volta che il regista napoletano non trae ispirazione da un testo letterario e, non a caso, la storia verte sul presepe (curiosamente il diretto concorrente, Totò Sapore, parla della pizza). Va bene la cronaca, ma il film? Un passo indietro rispetto ai precedenti lavori (specialmente Momo), ma il prodotto finale è sempre di buona fattura, grazie anche al coinvolgimento del recentemente scomparso Walter Cavazzuti.

(Rosario Gallone)

 I tre diavoletti in missione Opopomoz: Scarapino, Astarotte e Farfaricchio

 Scarapino, Astarotte e Farfaricchio travestiti da cammello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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