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Moulin
Rouge (Usa/Australia 2001)
di Baz Luhrmann con Nicole Kidman, Ewan McGregor, John Leguizamo, Jim
Broadbent
Alcuni (compreso me) hanno
considerato Luhrmann, dopo le sue due prime pellicole (Ballroom
- gara di ballo e Romeo + Giulietta), un genio.
La sregolatezza, purtroppo, ha avuto la meglio, alla prova numero tre.
Potrei stare qui a citare interviste che ne rivelano la grande cultura
cinematografica ("Usare musica contemporanea in una storia d'epoca
era un trucco standard ai tempi d'oro del musical") o le nobili
intenzioni ("volevamo usare le possibilità digitali per
creare non la perfezione, bensì l'imperfezione"), ma servirebbe
solo a procrastinare quanto ho da dire.
Moulin Rouge è un film brutto e noioso, che fa venir
voglia di andar via dalla sala.
Baz(Luhr)man(n) ha preteso troppo dai suoi poteri, quelli che avevano
funzionato nelle sue precedenti fatiche.
Hai voluto fare un musical, trasformando il locale parigino in
una sorta di Studio 54 dove si intrecciano Lady Marmalade,
Smells Like Teen Spirit, Like a Vergin e
Marilyn? Ok, carino (anche se non originale: vedi Tutti dicono
I Love You, Parole, parole, parole e - perché
no? - Non ci resta che piangere cui ho pensato quando ho
sentito McGregor/Christian intonare Your Song come
se l'avesse scritta lui. Ricordate "Yesterday ta ta. Ta ta sarebbe
la musica"). Perché, allora, sembra di assistere alla
Biblioteca di Studio 1 e ci si aspetta di vedere il Quartetto
Cetra sbucare da un fondale? Perchè le coreografie (forse la
cosa migliore) sono mortificate da uno stupido montaggio che (e parlo
seriamente!), spesso, provoca un vero e proprio fastidio agli occhi?
Hai voluto fare il melodramma (mostrando di conoscere anche quello, musicale,
di Bollywood)? E perché non si versa neanche una lacrima?
Insomma: l'opera lirica, la disco dance, la luna di Méliès,
il tango, Busby Berkeley, Howard Hawks, i cartoons,
Elton John, i Queen, i Police...boom! E' scoppiato
il palloncino.
Ho letto, da qualche parte, che, così facendo, il regista avrebbe
concentrato l'immaginario (cinematografico e non) del Novecento
per farlo cortocircuitare e decretarne, di conseguenza, la fine. Dal postmodernismo
al postmortemismo? Oscar nelle categorie migliori costumi
e miglior direzione artistica.
(R.G.)
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