HOME-PAGE

Magdalene (Scozia/Gb 2002) di Peter Mullan con Geraldine McEwan, Eileen Walsh, Nora Jane Noone

Margaret: colpevole di essersi fatta stuprare da un cugino nel pieno di una festa nuziale; mentre gli altri ballavano, cantavano e si divertivano, la spudorata ha pensato bene di farsi trascinare in un'altra stanza, impaziente che si consumasse il fatto;
Rose
: colpevole di aver messo al mondo un bellissimo bambino senza, però, sciagurata, essersi sposata; Bernadette: colpevole di essere orfana e di essersi permessa di scherzare con dei ragazzi che le facevano complimenti per la sua bellezza.
Condannate a lavare questo ed altri indescrivibili peccati in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle "suore della misericordia" per conto della Chiesa cattolica. Il Leone d'Oro di Venezia 2002 è un magistrale e coraggioso atto d'accusa contro la Chiesa irlandese per gli abusi commessi in passato (mica tanto remoto: l'ultimo convento Magdalene è stato chiuso nel 1996). Allo scozzese cattolico Peter Mullan riesce di raccontare (noncurante degli strascici polemici) la disperazione, la deprivazione, le frustrazioni, la paura, la sottomissione, la passività, l'accettazione, il fatalismo e la rassegnazione delle tre protagoniste e di chi, come loro, lavava via le proprie colpe attraverso lavori di lavanderia ed usciva da questi conventi a volte solo nella bara (erano le stesse famiglie a disporre la sparizione delle indesiderate). Phyllis MacMahon, la madre superiora, è stata realmente rinchiusa in un convento Magdalene. Da vittima nella vita a carnefice sullo schermo.

(Letizia Gallone)

 

manifesto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<back>